A quanto pare, alcune star tendono ad avere tutte un'”abitudine” per niente sana, ora che si tratti di vizio o patologia, è chiaro che vari di caso in caso. Analizziamone qualcuno insieme e scopriamo quante di queste celebrità hanno sottratto merce senza pagarla perché davvero affetti da cleptomania e quante invece per megalomania, desiderio di attenzione e per capriccio.
Cleptomania: il vizietto di alcune star note per avere “le mani lunghe”
La più chiacchierata “mani lunghe” di Hollywood è sicuramente Winona Ryder che nel dicembre 2001 è stata fermata e processata per aver rubato oltre 4 mila dollari di merce in un grande negozio di Beverly Hills, Los Angeles. Condannata a tre anni di libertà vigilata e 480 ore di servizi alla comunità, ha dovuto pagare una multa di circa diecimila dollari e, come condanna accessoria, dato l’evidente stato di alterazione psichica in cui versava, ha dovuto seguire un percorso riabilitativo tramite una serie di sedute di psicoterapia.
Tempo dopo, completamente rimessa e pronta a riprendersi la sua vita e la sua carriera, ha dichiarato riguardo l’accaduto:
‘Non sono una persona incline ai rimpianti, perché tutto ciò che uno fa, anche le cose spiacevoli e strane, hanno un loro senso e significato nella lunga. Sono esperienze da cui impari, attraverso le quali cresci. Anche quelle che derivano da momenti di disagio psicologico ed emotivo. C’è stato un momento in cui tutto nella mia vita e nella mia carriera andava troppo veloce. Sono stata sopraffatta dalla velocità, che si è trasformata in nevrosi. Ho sentito quindi il bisogno di rallentare. Lavoravo tantissimo e sentivo su di me pressioni enormi. Non avevo nemmeno 30 anni, ed è stato come se avessi perso il controllo della mia vita. Ammetto che c’è stato un momento in cui non capivo più niente. Mi sono affidata troppo facilmente ai medicinali, ho iniziato a prendere pillole calmanti e psicofarmaci, nell’illusione di rallentare artificialmente la corsa impazzita del treno della mia vita. Quando è accaduto quell’episodio sfortunato del furto e dell’arresto non ero del tutto in grado di intendere e di volere. Non mi stavo rendendo conto di quello che facevo. L’hanno definita “cleptomania”. Io dico “stato confusionale”. E non sto qui a giustificarmi. La mia posizione privilegiata, di persona con una certa reputazione, mi ha consentito di trovare cure adeguate e relativa redenzione. Non tutti gli psicotici hanno la mia fortuna Sono cosciente del fatto che molte persone perdono per un momento la bussola e non ricevono lo stesso trattamento che ho ricevuto io come paziente. Sono stata condannata a molteplici ore di servizio comunitario ma ho avuto la fortuna di non finire in prigione e di poter tornare a casa. Casa nel senso di venire accolta e sostenuta da una famiglia solida e da un gruppo forte di amici veri. Sono tornata a vivere a San Francisco, dov’ero cresciuta, lontana da Hollywood. Ho avuto anche la fortuna di trovare nel cinema stesso una forma di guarigione. La recitazione, che amo tantissimo e che è l’unico lavoro che io abbia mai fatto nella vita, mi ha consentito di trovare sfoghi terapeutici. Ovvero essere in grado non solo di svolgere la mia professione, pur nella situazione precaria in cui mi sono trovata dopo il fattaccio, ma anche di proiettare sui miei personaggi i simulacri dei miei incubi. Immedesimandomi, attuavo uno sfogo catartico ai miei problemi esistenziali. Succede anche agli spettatori semplicemente guardando un buon film. L’arte della recitazione è stata dunque la mia vera medicina, insieme alla possibilità di essere accolta in una casa amorosa e comprensiva. Chi soffre di psicosi e scissioni mentali non sempre ha una famiglia che lo accoglie a braccia aperte, pronta a fare di tutto pur di assicurargli la guarigione. Ecco, per me non c’è psicofarmaco o neurolettico che possa sostituire il potere benefico dell’amore incondizionato di chi ti vuole bene‘.
E dobbiamo ammettere che non potremmo essere più fieri di lei, perché il valore di una persona non si misura con i passi falsi che ha fatto, ma piuttosto per l’impegno che mette nel rialzarsi.
Passiamo alla regina del dramma in persona: Lindsay Lohan. La bella e capricciosa star, ha collezionato una serie numerosa di arresti e reati minori tra guida in stato di ebrezza e comportamenti violenti di vario genere, ma nel 2011 è stata addirittura accusata di aver rubato una collana del valore di 2.500 dollari, in una gioielleria californiana, a Venice. Condannata a quattro mesi di reclusione e 480 ore di lavori socialmente utili, è stata subito rilasciata su cauzione, dopo aver pagato 75mila dollari. Cleptomania o tendenza a delinquere in genere?
E cosa dire della cara Britney B**ch? La donna non soltanto è stata fermata per aver rubato una parrucca (già, proprio una parrucca) nel sexy shop di Hustler, ma nel 2007, durante una sua festa di compleanno ha sottratto quattro cappotti bianchi della stilista Katja Berglung per un valore complessivo di circa 28 mila dollari. Pare che Britney volesse regalarli a tre sue amiche come “omaggio” per aver partecipato alla festa, peccato che i cappotti fossero quattro e quindi la “generosa” biondina pare abbia pensato di farsi un auto-regalo non proprio regolamentare e poi in questo modo il dono alle sue amiche lo ha fatto la stilista, mica lei!
L’attrice Bai Ling all’aeroporto di Los Angeles è stata pizzicata a rubare due riviste ed una confezione di pile, per un totale di ben 16 dollari di refurtiva! Fermata dalla sicurezza dell’aeroporto e denunciata, è stata condannata a duemila dollari di multa per taccheggio.
La modaiola Sarah Jessica Parker, diventata un’icona di stile a tutti gli effetti anche grazie al suo ruolo come Carrie Fisher nella serie Sex and the City, seguita dai due lungometraggi omonimi conclusivi della complicata storia tra lei e Mr. Big, pare sia una donna estremamente pretenziosa e molto capricciosa. Sul set di Sex and the City 2, Sarah si è appropriata di un set di ben 24 bicchieri da cocktail ricoperti da cristalli Swarovski del valore di 4.680 dollari e di un abito marca Pucci che ha indossato in una delle due locandine che pubblicizzano il film. La vicenda viene ricordata grazie ad un approfondito articolo del New York Post intitolato Cash & Carrie.
L’attrice per quel film, ha guadagnato ben 15 milioni di dollari e sebbene abbia sempre sostenuto che il vestito le fosse stato regalato dalla casa di moda, resta il furto dei bicchieri per non parlare del fatto che pare abbia insistito all’inverosimile per tenersi un paio di stivali alti René Caovilla indossati nel film, tanto che lo staff del film ha dovuto pregare la casa di moda italiana che li ha prodotti a donarglieli. Sebbene penso che la Parker sia solita ricevere questo genere di omaggi sul set, eleganza ed educazione avrebbero richiesto che si fosse quantomeno offerta di pagarli per tenerli, quindi credo di poter permettermi il lusso di definirlo, più che un atto di cleptomania, un comportamento quantomeno patetico.
La cleptomania di Megan Fox, invece, è “cosmetica” dal momento che l’attrice ha confessato di aver spesso rubato dei trucchi quando era una teenager e qualche tempo fa, è stata sorpresa a rubare da Walmart un lucidalabbra del valore di sette dollari. Non ci sono state per lei gravi conseguenze, ma è stata segnalata dalla catena di negozi come “cliente non gradita“.
La bella Charlie’s Angel Farrah Fawcett, nel 1970, è stata pizzicata in due boutique di Los Angeles nel tentativo di rubare degli abiti. Non può parlarsi proprio di cleptomania in questo caso, poiché la donna si era recata in quei negozi per cambiare degli abiti difettosi e, al rifiuto dello staff, aveva deciso di “farsi giustizia da sè”.
Tu cosa ne pensi? Cleptomania o frivolezza?