Vedere Roma è come sfogliare l’album dei ricordi di Alfonso Cuarón. Con la speciale versione DVD e Blu-ray, organizzata da The Criterion Collection, approfondiamo a 360° il suo capolavoro, notando l’impegno profuso dal regista per realizzare il suo personalissimo film. Dal 14 Dicembre 2018 è disponibile online su Netflix e risulta il primo film prodotto dal colosso dello streaming ad arrivare in DVD. Scopriamo insieme i contenuti extra del dvd, disponibile dal 26 Marzo e contenente un booklet con due saggi esclusivi della scrittrice Valeria Luiselli e dello storico Enrique Krauze.
Con Roma il regista torna indietro nel suo passato
Trasmesso per la prima volta il 30 agosto 2018 alla 75ª edizione della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, Roma ha poi vinto 2 Golden Globe (Miglior Regia, Miglior Film Straniero) e 3 premi Oscar (Miglior Regia, Miglior Film Straniero, Miglior Fotografia). Alfonso Cuarón riproduce la Città del Messico dei primi anni Settanta, durante la sua infanzia, omaggiando la donna che l’ha cresciuto nella figura di Cleo (Yalitza Aparicio). Quest’ultima è la domestica indigena di una famiglia borghese, che vive un periodo difficile in un particolare contesto storico messicano; Cleo si prenderà cura dei quattro bambini della famiglia anche quando sarà scossa da drammi interiori ed esteriori.
Ringrazio Warner Bros. Italia per avermi inviato il Blu-ray di Roma, una splendida sorpresa in un periodo in cui i cinema purtroppo sono chiusi. La prima particolarità del DVD è che l’audio è solo in spagnolo-latino; ciò rappresenta un pregio, non un difetto: per apprezzare meglio i “ricordi” di Cuarón consiglio assolutamente di ascoltarlo con la sua lingua. L’edizione Blu-ray presenta un’ottima definizione video con un formato 1080p High Definition 16×9 2.39:1 e un’ottima qualità audio attraverso Dolby Atmos-True HD. Il menù, accompagnato dalla colonna sonora e da alcune scene del film, apre la scelta tra l’inizio del film (MOVIE), la selezione scene (TIMELINE o CHAPTERS), la selezione lingue (SETUP) e i contenuti extra (SUPPLEMENTS).
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“Credo che l’infanzia ti segni la vita. Sin da piccolo ho avuto una relazione intima col cinema.”
Road to “Roma” rappresenta il primo contenuto speciale del dvd, un documentario sulla realizzazione del film con un’ampia e interessante intervista ad Alfonso Cuarón. Per creare un film personale il regista ha evitato di includere citazioni ad altri film. Il cineasta messicano conduce molte ricerche per realizzare i suoi film: per Gravity, per esempio, si è concentrato sui meccanismi di movimento in assenza di gravità. Dalle sue parole, scopriamo come anche Roma sia stata curato nei minimi dettagli, ma in questo caso si tratta di una questione di memoria.
Ha cercato di ricreare integralmente la sua infanzia, recuperando quasi l’80% dei mobili della sua casa; inoltre, la casa nel film si trova nella stessa via dove ha vissuto perché ha affermato che il tempo passa, ma lo spazio non cambia, lì restano i ricordi. La realizzazione di Roma ha fatto rivivere a Cuarón alcuni momenti della sua infanzia e ciò gli ha provocato una crisi interiore, che è riuscito a superare grazie alla sua troupe. Tutti i suoi collaboratori, in particolare lo scenografo Eugenio Caballero, hanno aiutato il regista nella sua cura maniacale dei dettagli che arriva persino alla scelta delle comparse.
L’inizio e la fine, inoltre, sono simbolici: Roma comincia con uno sguardo al pavimento, in cui è riflesso il cielo, a cui poi si rivolge il termine della pellicola. Il film è stato concepito in bianco e nero perché il regista voleva trasmettere un significato e ha evitato un formato con la grana per non portare una riproduzione nostalgica. È stato registrato da lontano per essere obiettivo, senza seguire il punto di vista di nessun personaggio. Infatti, Cuarón con questo stile di regia dà la stessa importanza sia al personaggio sia al contesto, rappresentando non solo i ricordi personali, ma anche il contesto della società, di ciò che avveniva in Messico. Road to “Roma” è disponibile anche su Netflix.
Snapshots from the Set è il secondo contenuto extra che troviamo nel Blu-ray di Roma, in cui possiamo vedere le foto dal set. Gabriela Rodríguez e Nicolás Celis, che hanno prodotto il film insieme ad Alfonso Cuarón, hanno descritto le estenuanti settimane di riprese e le difficoltà incontrate. Luis Rosales, il direttore del casting, ha affermato che il cast doveva riprodurre le persone che il regista aveva visto da piccolo e perciò si sono susseguiti tantissimi provini; in particolare per il ruolo di Cleo sono state messe alla prova 3500 donne prima di arrivare Yalitza Aparicio. L’attrice, che ha debuttato al cinema proprio in questa pellicola, ci ha poi raccontato la sua esperienza sul set.
È intervenuto anche lo scenografo Eugenio Caballero descrivendo la ricostruzione delle strade come erano all’epoca e della casa d’infanzia del regista che è diventato un set cinematografico. Lynn Fainchtein nel supervisionare la musica di Roma ha affermato che è stato stressante perché Cuarón avrebbe potuto richiedere qualcosa anche a tarda sera, quando le idee gli venivano in mente; aggiunge che ciò avveniva con tutti i collaboratori e simboleggiava la sua genialità.
The post production process è un contenuto speciale che si divide in due analisi: Look of Roma e Sound of Roma. Nella prima parte ci concentriamo sull’aspetto visivo durante la postproduzione. Emmanuel Lubezki, meglio noto come Chivo, vincitore di 3 Oscar consecutivi per la migliore fotografia (per Gravity, Birdman e The Revenant), ha dissolto Cuarón nel realizzare la pellicola con un formato Accademy (o quadrato) e scegliere un widescreen. Chivo non ha più diretto la fotografia del film, ma è stato lo stesso fondamentale per la realizzazione di Roma. Ricordiamo che Alfonso Cuarón ha poi diretto la fotografia del film vincendo l’Oscar per la miglior fotografia.
Il responsabile della postproduzione Carlos Morales ha descritto quali tipi di luci sono stati utilizzati, indicando come scena più difficile da realizzare quella del cinema. Roma è stato ripreso con un’ARRI ALEXA 65 captando luci delicate per rendere il film naturalistico. È stato girato a colori e poi trasformato in bianco e nero con tabelle di grigi per creare i giusti contrasti. Gli effetti visivi sono stati utilizzati per creare palazzi alti e tram che ora non esistono più.
In Sound of Roma, invece, il supervisore del montaggio sonoro Skip Lievsay ha affermato di aver utilizzato il sistema Dolby Atmos per rendere il suono interessante quanto l’immagine. Sergio Diaz ha supervisionato i suoni che entravano e uscivano dalla scena per creare armonia come in una danza. In postproduzione bisognava scegliere i suoni per portarli in modo naturale al pubblico. In campo sonoro la scena più completa è stata quella della grandine.
“Roma” brings together: the theatrical tour in Mexico rappresenta un interessante approfondimento riguardo la distribuzione e l’impatto sociale del film. Gabriella e Nico, i produttori, hanno raccontato di aver gioito insieme al resto della troupe come se il Messico avesse vinto un Mondiale quando hanno visto in televisione la premiazione del Leone d’oro a Venezia nel 2018: Roma è stato il primo film messicano a raggiungere questo traguardo. I produttori ci tenevano a distribuire il film al cinema e hanno lottato contro i problemi di distribuzione: molte catene cinematografiche non volevano trasmettere film di Netflix.
Come prima soluzione si rivolsero a cinema indipendenti, con molte persone che volevano vedere la pellicola che acquisiva popolarità grazie ai festival internazionali. Nico e Gabriella aiutarono i cinema indipendenti che accolsero la proiezione di Roma, migliorando gli impianti. Il film andava visto in Messico ad ogni costo e Netflix finanziò per la distribuzione che si servì del Cinemovil (cinema mobile gratis in un camion) e della Romathon (campagna di proiezioni all’aperto). La pellicola di Cuarón arrivò in tutto il Messico, fino alla città di Libo, la domestica a cui si ispira il personaggio di Cleo. Il ricavato della Romathon andò a Mexico Rises, un’ONG fondata dal regista per ricostruire le città colpite dal terremoto in Messico nel 2017.
Roma provocò un forte impatto sociale perché riuniva molte persone per vedere il film all’aperto, alcune di loro non erano mai state al cinema. Inoltre, nel Dicembre 2018 la corte suprema annunciò la modifica della legge che obbligava i datori di lavoro ad assicurare i lavoratori; un paio di settimane dopo l’Oscar, Yalitza andò all’ONU per la Giornata Internazionale della Donna per parlare dell’importanza dei lavoratori domestici a tutto il mondo.
Per ultimo, tra i contenuti extra troviamo i due trailers diffusi per la distribuzione di Roma:
https://www.youtube.com/watch?v=ajyxVQdIFJc
Infine, nella confezione del DVD troviamo un booklet con due saggi. Il primo, Le venature di Roma, è stato scritto da Enrique Krauze: lo storico e saggista messicano si rivede nella storia raccontata da Cuarón, in quanto anche lui da piccolo viveva in una famiglia borghese durante le difficile situazioni sociali del Messico, che ci descrive dettagliatamente. Nel secondo saggio, “Roma”, o l’arte di costruire rovine, la scrittrice messicana Valeria Luiselli descrive il film come uno specchio della realtà che riproduceva, ricco di emozioni e problemi, “qualcosa che sta per terminare, ma poi non succede, perché tutto viene tenuto insieme dall’equilibrio, dalla tenerezza e dalla forza di una donna che riesce a stare su una gamba sola ad occhi chiusi”.
Roma è acquistabile su Amazon: https://www.amazon.it/Roma-Bs-Blu-Ray-vari/dp/B083YK3HDC/ref=sr%20%201%203?%20%20mk%20it%20IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&keywords=roma&qid=1583768407&sr=8-3