Alan Silvestri nasce nel 1950 a New York. Il suo cognome italiano si deve al padre, nato da genitori originari del piemonte, mentre la madre è di origini irlandesi. Cresce nel New Jersey e la sua passione per la musica lo porta ad iscriversi al Berklee College of Music di Boston.
Al termine degli studi, inizia da subito la carriera come compositore, iniziando a scrivere partiture per le serie TV. Si fa le ossa componendo le musiche di alcuni episodi di Starsky & Hutch, ma curerà la colonna sonora di tutti gli episodi di CHiPs, la fortunata serie con protagonisti Larry Wilcox ed Erik Estrada che racconta le avventure degli agenti Baker e Poncherello, più noti come Jon e Ponch.
Più o meno nello stesso periodo fa anche i primi timidi passi nel mondo del cinema, scrivendo musiche per poco conosciuti come La Gang dei Doberman di Byron Chudnow, del 1972, suo primissimo lavoro nel mondo dei lungometraggi, e anche del suo seguito, Supercolpo dei Cinque Doberman d’Oro. Nel 1984 incontra un giovane regista emergente, Robert Zemeckis, che lo vuole al suo fianco per comporre le musiche di All’Inseguimento della Pietra Verde, una commedia d’avventura con protagonisti Michael Douglas, Kathleen Turner e Danny DeVito.
E’ l’inizio di un grande sodalizio che porterà i due autori a lavorare a fianco a fianco in una collaborazione che perdura ancora oggi ed è proprio anche grazie all’ingegno e alla fantasia di Zemeckis (e dell’amico Steven Spielberg) che Alan Silvestri diventerà universalmente riconosciuto come l’autore delle musiche di una delle più famose trilogie della storia del cinema moderno: Ritorno al Futuro. Un grandissima composizione per una saga che rimarrà nella storia per la sua grande innovazione all’inizio e per la cultura pop che ci riporta inevitabilmente a quel periodo, negli anni successivi. Omaggiata in tutte le salse, Ritorno al Futuro è un vero e proprio trampolino di lancio per il compositore che negli anni ’80 si dimostrerà incredibilmente prolifico.
Oltre a comporre per Zemeckis le musiche di Chi ha incastrato Roger Rabbit e della seconda parte di Ritorno al Futuro, avrà la possibilità di lavorare in Navigator di Randall Kleiser (Grease, Zanna Bianca, un piccolo grande lupo) la cui colonna sonora è contraddistinta da sonorità decisamente più pop rispetto ai suoi lavori precedenti. Lavorerà inoltre con un giovane James Cameron (Avatar) reduce dal successo di Terminator e Aliens – Scontro Finale e in procinto di dirigere The Abyss.
Gli anni ’90 si aprono nuovamente con Zemeckis che conclude la trilogia di Ritorno al Futuro con la terza e ultima parte, ma chiede ad Alan Silvestri di scrivere anche le musiche per La morte ti fa bella con Goldie Hawn, Meryl Streep e Bruce Willis. Il suo stile si rivela particolarmente efficace per i film polizieschi dal taglio comico. Sono sue le partiture di Fermati, o mamma spara di Roger Spottiswoode con un Sylvester Stallone alle prese con una mamma vecchietta, ma arzilla e involontariamente pasticciona. Scrive anche le musiche per Un Piedipiatti e mezzo, Dredd – La legge sono io e Blown Away – Follia Esplosiva.
La colonna sonora per cui viene sicuramente ricordato, rimane però quella di Forrest Gump. Quell’inconfondibile introduzione al pianoforte, che accompagna il racconto di uno straordinario Tom Hanks, vincitore dell’Oscar per il ruolo, è diventata uno dei simboli degli anni ’90. Anche Silvestri sarà in lizza per l’Oscar che però perderà a favore di un imbattibile Hans Zimmer che con Il Re Leone ha sbaragliato gli altri candidati.
Negli anni 2000 il compositore continuerà a scrivere partiture per svariati generi, compresa l’animazione, trattata finora esclusivamente con FernGully – Le Avventure di Zak e Crysta e, in parte, con Chi ha incastrato Roger Rabbit. Per la Disney lavorerà alla musica di Lilo & Stitch, per Uno Zoo in Fuga e per A Christmas Carol, diretto da Zemeckis nel 2009 e facente parte di un filone di film girati in computer grafica, comprendente anche La Leggenda di Beowulf, e Polar Express tutti musicati da Silvestri. Negli ultimi anni scrive inoltre la musica della trilogia di Una Notte al Museo e torna a lavorare con Spielberg in Ready Player One dove sostituirà il consueto John Williams, autore di praticamente quasi tutte le musiche dei film di Spielberg, impegnato in quel periodo nella scrittura delle partiture per la nuova trilogia di Star Wars il cui atteso nuovo episodio è in arrivo a Dicembre. Curiosamente proprio in Ready Player One regista e compositore omaggeranno più volte Robert Zemeckis. In un punto ben preciso del film, per volontà dello stesso Spielberg, Silvestri inserirà esattamente le stesse note che contraddistingono la saga di Ritorno al Futuro.
Infine, Alan Silvestri, compone la colonna sonora di Captain America e soprattutto di The Avengers dal quale scaturirà il tema principale che verrà ripreso in tutti i film successivi della saga, anche da altri compositori, e che riprenderà personalmente in mano negli ultimi due capitoli.
Un compositore a tutto tondo, grande amante dell’orchestralità più classica, ma ampio sperimentatore di composizioni più azzardate e “pop”. Te lo facciamo ascoltare nella nostra selezione di brani scelti fra i suoi migliori.
Un topolino sotto sfratto (Mouse Hunt – Gore Verbinski) – Main Title
La colonna sonora di Un Topolino Sotto Sfratto, film per famiglie di Gore Verbinski con protagonista un astuto topolino che fa di tutto per proteggere la casa in cui vive da tempo dalle grinfie di due fratelli (Nathan Lane e Lee Evans), ereditieri della stessa, che vogliono venderla a tutti i costi, è una parte fondamentale ed è in grado di “muoversi” esattamente come il protagonista: un piccolo topino che con le zampe svelte si muove furtivo in ogni angolo della casa. Una breve ouverture, tipica delle colonne sonore di Silvestri, lascia spazio presto ad un ritmato fagotto che si muove sinuoso tra flauti traversi e altri strumenti a fiato che lo accompagnano nel suo rapido viaggio. Una colonna di taglio più classico, che strizza vagamente l’occhio alla musica del collega John Williams che, tra le altre opere ha musicato anche Mamma, ho perso l’aereo, la cui storia può ricordare, in un certo senso, quella di Un Topolino Sotto Sfratto.
Navigator (Flight of the Navigator – Randall Kleiser, 1986) – Main Title
Un genere decisamente più “pop” è quello che contraddistingue le prime note di Navigator film degli anni ’80 diventato un cult. Prodotto dalla Disney, ma considerato troppo “maturo” per le produzioni dell’epoca, inizialmente è stato distribuito da Touchstone Pictures. Le note iniziali del film, che all’inizio possono ricordare vagamente l’intro di Ritorno al Futuro, si trasformano ben presto in un brano dance/pop con le sonorità tipiche degli anni ’80, associabili facilmente a film come Footloose o Flashdance. Il resto della colonna sonora è composto essenzialmente da brani strumentali composti però con sintetizzatori.
Il padre della sposa (Father of the bride – Charles Shyer, 1991) – End Credits
Un fulgido esempio della versatilità di questo grande compositore. Il brano che accompagna i titoli di coda è una suite che comprende i temi principali del film. Decisamente orchestrale, si apre con la consueta ouverture, ovviamente a tema nozze e sfruttando tutte le componenti dell’orchestra, in particolar modo archi e corni, ci accompagna verso un valzer dolce e quasi intimo. La musica evoca inevitabilmente il padre della sposa intento nel tradizionale lento con la figlia appena data in moglie, dopo mille peripezie per organizzarle il migliore dei matrimoni. E infine con un geniale giro armonico, la musica muta ancora in un brano jazz tipico dell’agiatezza dei locali lounge e del comfort del salotto di casa, per esplodere poi nell’improvviso finale.
Contact (Robert Zemeckis, 1997) – Good To Go
Uno stupendo film di Zemeckis che chiede al pubblico di interrogarsi su scienza e fede. Dove può arrivare l’una, prima che inevitabilmente ceda il posto all’altra? Questo brano ricco di suspence precede il momento del lancio della macchina costruita secondo i piani decodificati da un suono sconosciuto registrato dalla protagonista, che non si sa però dove potrà portarla. E’ il momento in cui tenta di comunicare alla torre di controllo che, nonostante quello che sta succedendo, è pronta a partire. Ancora un’opera di fantascienza per il compositore, che con questo genere cinematografico va veramente a nozze. Il pezzo in questione ricorda le sonorità di Navigator, ma contrariamente alla partitura sviluppata per il film di Randal Kleiser, è composto da un’orchestra completa.
Forrest Gump (Robert Zemeckis, 1994) – Forrest Gump Suite
Forse il capolavoro assoluto di Alan Silvestri. Ha quasi sfiorato l’Oscar con questa maestosa colonna sonora. La suite raccoglie i temi principali dell’intera opera, iniziando con un motivo al pianoforte diventato davvero celebre e continuando con i motivi che accompagnano le scene più toccanti del film divenuto una vera e propria leggenda grazie anche all’intensa interpretazione di un grande Tom Hanks.