Secondo la fonte, in Wonder Woman 1984Diana Prince (Gal Gadot) è già nota al mondo come una supereroina e quindi non ha tenuto nascosta la sua identità come rivelato in Batman vs Superman. Nel film del 2016, Bruce (Ben Affleck) scopriva la vera identità dell’Amazzone che era rimasta nell’ombra dall’ultima missione durante la Grande Guerra. Nonostante Zack Snyder sia ancora accreditato come produttore della seconda pellicola DC Comics diretta da Patty Jenkins, il cambiamento della storia di Diana annulla ancor di più i rapporti tra il regista e Warner Bros.; tuttavia l’inizio di Wonder Woman si collega col finale del film di Snyder e vedremo come tutto si legherà o meno nel sequel.
La prova che Wonder Woman è conosciuta da tutti è costituita da una foto del set che la mostra in corsa e in lotta tra le strade di Washington D.C. davanti agli occhi dei passanti. In Wonder Woman 1984 la protagonista agirà come spia per il governo americano alla ricerca di una spia russa. La fama mondiale di Diana Prince spinge la Dottoressa Barbara Minerva (Kristen Wiig) a voler diventare come lei, ma si trasformerà nella malvagia Cheetah grazie a Maxwell Lord (Pedro Pascal).
I poteri di Maxwell Lord saranno diversi nel film rispetto ai fumetti: non potrà leggere le menti e manipolarle, ma esaudire i desideri delle persone con il corrispettivo di un prezzo. Accontentando il desiderio della scienziata di essere come il suo idolo la renderà Cheetah, inizialmente un’eroina che poi ha ceduto alla sua parte animalesca. Tuttavia, Lord non si è fermato qui perché il suo piano è collegato al ritorno di Steve Trevor (Chris Pine) in Wonder Woman 1984: il genio malvagio trasferirà la sua anima nel corpo dell’ex ragazzo di Diana, creandole molti problemi.