Gli anni ’70 e la New Hollywood
William Friedkin nasce a Chicago, da una famiglia di origine ebraica, il 29 agosto 1935. Attivo fin dai primi anni ’60, raggiunge una certa notorietà col documentario The People vs. Paul Crump (1962), un film coraggioso che gli vale la vittoria del Golden Gate Award al San Francisco Film festival.
Si trasferisce a Hollywood nel 1965 e continua a girare, soprattutto per la televisione. Merita una citazione un episodio di The Alfred Hitchcock Hour in cui il maestro del brivido lo riprende perchè senza cravatta.
La grande occasione arriva nel 1971 con Il Braccio Violento della Legge. Dotato di un linguaggio estremamente crudo, il film rompe con gli stilemi classici del poliziesco e alterna frenetici inseguimenti a lunghi piani sequenza, senza trascurare la psicologia dei personaggi, sempre in bilico tra l’etica che imporrebbe il rispetto delle regole e la brutalità che la lotta al crimine esige. Vince 5 premi Oscar, tra cui il miglior film, la migliore regia, il miglior attore protagonista (Gene Hackman) sceneggiatura e montaggio.
Altra pietra miliare della sua carriera è L’Esorcista (1973). William Peter Blatty, scrittore del romanzo e sceneggiatore del film, dopo aver visto Il Braccio Violento della Legge, si innamora dell’ energia e del talento di Friedkin, imponendolo alla Warner. La scelta si rivela vincente (diverse scene restano nella Storia del Cinema, come quella del vomito verde che esce dalla bocca dell’ indemoniata Linda Blair) e lo shock popolare frutta 10 nomination agli Oscar, ridotte però a 2 misere statuette (sceneggiatura e sonoro).
Friedkin impone l’horror al grande pubblico e sdogana la violenza al cinema, oltre ad influenzare profondamente il poliziesco, al pari di altri grandi registi come Coppola (La Conversazione sempre con Hackman) e Pollack (I tre giorni del Condor con Robert Redford). Rappresenta quella “New Hollywood ”, che all’inizio degli anni ’70 racconta la società con un disincanto ed un realismo che anticipano il brusco risveglio dal Sogno cui il Watergate e la sconfitta del Vietnam condanneranno il popolo Americano.