Will Smith, le conseguenze dello schiaffo
Lo schiaffo di Will Smith a Chris Rock è costato caro all’attore, che ora dovrà pagare le conseguenze del suo gesto impulsivo durante la notte dello scorso 27 marzo.
In alcuni precedenti articoli abbiamo già affrontato in modo approfondito la vicenda che si è consumata durante una delle cerimonie più attese nel mondo del cinema, gli Oscar 2022, che ad oggi possono considerarsi una delle peggiori edizioni in assoluto, non soltanto a causa di uno share in costante discesa, ma anche e soprattutto per lo schiaffo che Will Smith ha tirato a Chris Rock, reagendo ad una battuta infelice detta dal comico riguardo all’alopecia di Jada Pinkett-Smith, moglie dell’attore. La vicenda è sulle bocche di tutti da settimane e oggi sembra che si sia giunti a delle conclusioni piuttosto severe.
Il Board dei Governatori dell’Academy, composto da illustri figure del panorama cinematografico tra cui Steven Spielberg, Laura Dern e Whoopi Goldberg, si è riunito via Zoom ieri, 8 aprile, per discutere quali provvedimenti prendere nei confronti dell’attore, che lo scorso 1 aprile ha deciso di rendere le sue dimissioni dall’Academy, dopo essersi scusato pubblicamente non soltanto con quest’ultima, ma anche con il diretto interessato, Chris Rock.
L’Academy aveva inizialmente preso in considerazione la possibilità di revocare l’Oscar vinto dall’attore quella stessa sera, per il ruolo da protagonista in Una famiglia vincente – King Richard, ma si è poi ritenuto che questa soluzione non fosse adeguata. Effettivamente si sarebbe trattato di un provvedimento eccessivo, soprattutto considerando che la revoca dell’Oscar non è mai stata disposta nemmeno in circostanze più gravi.
Basti ricordare, ad esempio, il caso di Harvey Weinstein, ex produttore cinematografico e co-fondatore della Miramax, condannato per aggressioni e stupri; o ancora Roman Polanski, regista che per timore di finire in prigione per un caso di violenza sessuale su una minore, è latitante in Francia dal 1978, anche se negli anni ha comunque conseguito diversi riconoscimenti, compreso il premio Oscar per la regia de Il pianista nel 2003.
Insomma, la revoca dell’Oscar sarebbe stato un provvedimento davvero sproporzionato. Nonostante ciò, l’Academy ha sottolineato l’esigenza di adottare una qualche forma di sanzione nei confronti di Will Smith, dichiarando:
“Questa azione che stiamo prendendo oggi in risposta al comportamento di Will Smith è un passo verso un obiettivo più grande: proteggere la sicurezza dei nostri artisti e ospiti, e ripristinare la fiducia nell’Academy. Speriamo anche che questo possa iniziare un periodo di guarigione e restauro per tutte le persone coinvolte e colpite”.
L’Academy si è poi detta dispiaciuta di non aver saputo gestire adeguatamente la situazione durante la diretta televisiva:
“Durante la nostra trasmissione televisiva, non abbiamo affrontato adeguatamente la situazione. Per questo, ci dispiace. Questa è stata un’opportunità per noi di dare l’esempio ai nostri ospiti, agli spettatori e alla nostra famiglia dell’Academy in tutto il mondo, e non siamo stati all’altezza, impreparati a un evento senza precedenti”.
Il provvedimento dell’Academy: Will Smith bandito dagli Oscar per i prossimi 10 anni
Dopo una lunga riflessione, l’Academy è giunta ad una decisione: Will Smith non potrà più partecipare, né di persona né virtualmente, ai futuri eventi organizzati dall’Academy per i prossimi dieci anni. Ciò non significa che l’attore non potrà più essere candidato per le sue future interpretazioni, ma semplicemente non potrà più prendere parte alle prossime cerimonie e altri dovranno ritirare gli eventuali premi per conto di Will Smith. Del resto non si tratta della prima volta in cui si decide di espellere qualcuno da tali eventi, come suddetto.
Che sia un provvedimento troppo severo per uno schiaffo? Forse, ma l’Academy ha specificato più volte la volontà di dissociarsi da tale gesto e da ogni altra manifestazione di violenza, per cui si tratterebbe di una decisione esemplare, che evidenzia una presa di posizione da parte della stessa. D’altro canto, Will Smith si sta facendo carico delle sue responsabilità e ha accolto la decisione presa nei suoi confronti:
“Accetto e rispetto la decisione dell’Academy”
Alcuni progetti a rischio
Sembra però che le conseguenze dello schiaffo non riguardino soltanto l’espulsione dagli Oscar per i prossimi dieci anni. Alcuni progetti che vedevano Will Smith come protagonista, infatti, sono stati sospesi. Tra questi in particolare ricordiamo Fast and Loose, progetto targato Netflix per il quale si era in trattative per un regista. Il colosso dello streaming ha dichiarato di aver sospeso le ricerche di un nuovo regista e non è chiaro se il film vedrà mai la luce, magari sostituendo addirittura l’attore protagonista.
Un altro progetto in cantiere era Emancipation, un dramma sulla schiavitù che Apple TV+ ha comprato per 120 milioni di dollari. Il film sarebbe dovuto uscire quest’anno, ma dopo i recenti accadimenti gli studios coinvolti non hanno più fissato alcuna data d’uscita. E ancora ricordiamo che era in lavorazione Bad Boys 4: il film era in fasi più che avanzate ma Sony ha deciso di frenare il progetto, per ora.