“Western Stars come ogni mio lavoro non è altro che l’estensione di una conversazione che porto avanti con il mio pubblico da 45 anni: scrivo delle mie esperienze e del prezzo da pagare per gli errori che ho commesso, sperando di aiutare i miei fan a non fare gli stessi sbagli”.
Bruce Springsteen
Sono passati 44 anni dall’uscita di Born to Run, il suo terzo album in studio che lo ha definitivamente lanciato nel firmamento del rock mondiale. Arrivato a 70 anni, con all’attivo un’autobiografia e uno spettacolo portato sul palcoscenico di Broadway, il Boss ha deciso di regalarci anche un’esperienza cinematografica (che vedremo in Italia il 2 e il 3 dicembre a pochi mesi di distanza dall’uscita di Blinded by the Light, film ispirato e scandito dalle sue canzoni) nella quale si esibisce in un doppio ruolo, quello di protagonista e regista, con l’aiuto dell’amico Thom Zimmy. Western Stars è, dopo 5 anni di silenzio, il suo ultimo album in studio, del quale il rocker americano rilegge e suona dal vivo, nel fienile della sua casa in New Jersey, 13 brani inediti, accompagnato dalla band di amici e colleghi di cui fa parte sua moglie, la chitarrista Patti Scialfa. Un racconto e un documentario: tra un’esibizione e l’altra infatti si ha la possibilità di entrare in contatto con l’intimità di Springsteen, di saper di più sul suo rapporto con la moglie, fonte d’ispirazione costante per la sua musica.
Nei testi delle canzoni e sullo schermo si susseguono alter ego diversi, siano essi uno stuntman con le caviglie spezzate o un cowboy solitario che cavalca verso ovest, senza sapere cosa lo aspetta. Proprio la scelta di chiudere con una cover di Rhinestone Cowboy, ballata scritta da Larry Weiss e portata al successo da Glen Campbell nel 1975 (in alto l’audio dal film), è una scommessa vinta: pur essendo dal punto di vista musicale lontana dal tono generale dell’album, la sua vicinanza con i personaggi rappresentati nelle altre canzoni e anche con la vita e la biografia del Boss la rendono l’epilogo ideale di questo allegorico viaggio nell’anima di Springsteen stesso. Un uomo perennemente in bilico tra il bisogno di perdonarsi gli errori del passato e la voglia di scappare da essi, guardando sempre avanti. Aggredendo la vita in una lotta eterna dalla quale non puoi aspettarti risposte, solo domande migliori: “Ogni singolo giorno ci troviamo di fronte alla possibilità di rovinare tutto o di fare le cose per bene. Magari diventi più bravo a gestirla e ti crei una vita piena, sul lavoro e a casa. È un viaggio quotidiano. Tocchi ferro e ti auguri che domani sia un giorno migliore“.
O come diremmo noi, suoi fan: “Waiting on a Sunny Day…”
Western Stars – le canzoni
- Hitch Hikin’ – 3:37
- The Wayfarer – 4:18
- Tucson Train – 3:30
- Western Stars – 5:25
- Sleepy Joe’s Café? – 3:14
- Drive Fast (The Stuntman) – 4:16
- Chasin’ Wild Horses – 5:03
- Sundown – 3:17
- Somewhere North of Nashville – 1:52
- Stones – 4:44
- There Goes My Miracle – 4:05
- Hello Sunshine – 3:56
- Moonlight Motel – 4:16
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