Visto il grande successo di Supernatural, che ancora dopo tredici stagioni continua ad avere un seguito vastissimo, la CW aveva pensato di realizzare uno spin-off della serie, Wayward Sisters. La notizia era stata accolta con enorme entusiasmo da tutti i fan perché, alla fine, di Supernatural non se ne ha mai abbastanza.
L’episodio 13×10 aveva introdotto questa nuova ipotetica serie. L’episodio, attesissimo, è stato ben accolto, ma non abbastanza secondo The Cw che ha infatti deciso che lo spin-off non si farà.
Da parte mia, come grande fan di Supernatural, posso dire che non veder realizzato questo progetto, così legato alla mia serie televisiva preferita, mi spezza il cuore. Ma, a prescindere da gusti personali e considerazioni soggettive, Wayward Sisters sarebbe stata una grande serie. Vediamo perché.
I personaggi sono talmente ben strutturati da poter camminare da soli
Prima tra tutti lo sceriffo Jody Mills, amatissima da tutti i fan di Supernatural. La incontriamo per la prima volta nella 5×15, La città degli zombie. Inizialmente scettica sul paranormale e decisamente ostile nei confronti dei fratelli Winchester, diventerà poi per loro una seconda madre. Costretta ad affrontare moltissime perdite, prima tra tutte quella del figlio e del marito, Jody non si perde, però, mai d’animo e fin da subito ammiriamo la sua forza, la sua decisione, il suo coraggio. Continua a lavorare come sceriffo, ma va anche a caccia di mostri, rivelandosi in più di un’occasione un’ottima e necessaria risorsa per il Team Free Will.
Altra donna decisa e inarrestabile è Donna Hanscum, la poliziotta paffutella e divertentissima che conquista immediatamente la simpatia di tutti. La incontriamo in più occasioni e siamo sempre felici di sentire il suo buffo accento. Donna diventa velocemente amica di Jody ed entra a far parte della sua nuova famiglia, che accoglie ragazze e ragazzi con alle spalle un passato di mostri. Una sorta di Charles Xavier.
Abbiamo poi Claire Novak, che tra tutte ha forse il passato più complicato e anche indissolubilmente legato al nostro Team. Claire è, infatti, la figlia di Jimmy, il cui corpo è stato posseduto dall’angelo Castiel. Si può ben immaginare come inizialmente il rapporto tra la ragazza e i Winchester e l’angelo non sia tra i più idilliaci. Da bambina pacifica e tranquilla, dopo l’arrivo di Castiel e la conseguente scomparsa del padre, Claire diventa una ragazza irrequieta, problematica e indipendente. Decide di dedicare la sua vita a dare la caccia ai mostri seguendo le orme di Sam e Dean. Proprio i fratelli la salveranno in più occasioni, ma la ragazza continuerà a tenere le distanze e a odiare Castiel, ricordo costante del padre, che ora è un mero vestito per l’angelo. Inutile dire che sotto la sua corazza d’odio, Claire in realtà stima moltissimo i Winchester e non può che amare Castiel. Infatti, sarà proprio la ragazza che andrà alla ricerca del gruppo quando verrà risucchiato in un universo parallelo.
Alex Jones, che incontriamo per la prima volta nella 19×9. Alex era stata rapita da bambina da un covo di vampiri, che, invece di ucciderla, l’aveva accolta, le aveva offerto una casa e l’aveva nutrita per nove lunghi anni, senza mai trasformarla. In cambio, la ragazza, che poco si ricordava della sua infanzia e che vedeva i vampiri come la sua famiglia, attirava nel covo vittime di cui poi si sarebbero nutriti. Alla fine, però, Alex fugge e viene aiutata da Jody, che la accoglie e la protegge. Dopo le difficoltà iniziali e i non pochi litigi con Claire, Alex diventa velocemente una seconda figlia per Jody e un altro membro da aggiungere all’enorme famiglia dei fratelli.
Patience Turner, la nipote di Missouri Moseley, la veggente che aveva aiutato in molte occasioni i fratelli. La incontriamo nella tredicesima stagione. È una ragazza normale, studiosa, sportiva; ha una famiglia unita che le vuole bene, ha tanti amici. Un background, quindi, molto normale rispetto a tutte le altre donne di Supernatural. In realtà, Patience scoprirà ben presto di avere le stesse capacità della nonna, che era stata allontanata dalla sua famiglia e che non aveva più visto da quando era piccola. Anche lei entrerà a far parte della famiglia di Jody e si allenerà per diventare una cacciatrice.
Kaia Nieves. Forse tra tutte il personaggio più particolare, ma che si è visto anche meno. Anche lei la incontriamo nella tredicesima stagione. Rimasta orfana fin da piccola, abbandonata da tutti, si trova a vivere da sola, completamente spersa. La incontriamo all’interno di una casa di cura dove era stata ricoverata per abuso di droghe e autolesionismo. O almeno così pare all’inizio. Ciò che si viene poi a scoprire è che, in realtà, i mille graffi e lividi sul corpo della ragazza sono stati inflitti da creature di altri mondi, di universi paralleli oscuri, che visita in sogno, contro la sua volontà. Terrorizzata da queste creature, cerca in tutti i modi di non dormire, angosciata dai suoi sogni spaventosi che non riesce a controllare.
Ma perché Supernatural è così longeva?
La cosa bella di Supernatural è che non è solo una serie sul sovrannaturale. Anche perché è difficile che con un argomento del genere si riesca ad arrivare a ben tredici stagioni, portandosi dietro un enorme numero di fan che non fa che aumentare. Prima o poi, gli spunti, le idee si esauriscono se ruotano intorno a un unico argomento. Ma nella serie, come detto, c’è molto di più.
Ciò che noi amiamo è il rapporto tra i due fratelli, un rapporto vero, spesso anche tormentato e segnato da esperienze dolorose. La grande famiglia che i Winchester hanno intorno a loro, non la loro vera famiglia, ma un nucleo altrettanto forte e che li ama allo stesso modo, perché, per citare Bobby: “La famiglia non finisce con il sangue”. E poi i personaggi, così complessi e ricchi di sfaccettature che diventano reali, talmente reali che ci rispecchiamo in loro, scorgendovi tante parti di noi.
E anche le Wayward Sisters avevano la stessa dinamica, gli stessi punti di forza
Alex e Claire sono una sorta di Sam e Dean. La prima, superato il trauma e il suo passato legato alla sua “famiglia” di vampiri, grazie a Jody trova una seconda famiglia e una casa. Recide i legami con il sovrannaturale e con i mostri e cerca di vivere una vita normale, continuando gli studi e cercando un lavoro. Un po’ come il nostro Sammy che aveva abbandonato il business di famiglia per diventare un avvocato e vivere una vita tranquilla, lontana dai mostri, con Jessica. Claire, invece, è complicata. Anche il suo rapporto con Jody è di amore-odio. Non vuole avere alcun legame con nessuno, è indipendente, si dedica anima e corpo alla caccia. La guida un completo senso di sfiducia verso il futuro e un grande senso di abbandono che si porta dietro fin dall’infanzia. Una Dean donna a tutti gli effetti. Anche il rapporto, quasi fraterno, che insatura immediatamente con Kaia rispecchia sia la relazione tra i Winchester, sia il profondo legame di Dean con Castiel. Un legame che dà nuova speranza alla scontrosa Claire.
Lo spin-off, quindi, sarebbe stata un’ottima serie, con personaggi ai quali siamo affezionati. Una squad tutta al femminile, che combatte alla pari con i Winchester
La Family di Supernatural è sicuramente una tra le più unite e anche più battagliere di tutte. Anche stavolta, i fan si sono mobilitati e, da giorni, sul web si trovano centinaia di proteste e petizioni per salvare lo spin-off.
E se sei un vero appassionato della serie firma: Salviamo Wayward Sisters!