Finalmente torna il Marvel Cinematic Universe e WandaVision apre l’attesa Fase 4 con due episodi ricchi di mistero, magia, comicità e romanticismo. Attraverso la propria piattaforma Disney espande i suoi universi più redditizi anche sul piccolo schermo. Dopo The MandalorianperStar Wars, ora i Marvel Studios propongono la prima serie tv su Disney Plus, subito apprezzata dalla critica: su Rotten Tomatoes presenta un indice di gradimento del 97%, con voto medio di 7.35 su 10, sulla base di 113 recensioni. Il merito risiede soprattutto nella camaleontica regia di Matt Shakman (Game of Thrones) che regala ad ogni puntata uno stile diverso, ripercorrendo i decenni della tv americana, come preannunciato dai trailer.
Da lodare, inoltre, le interpretazioni di Elizabeth Olsen e Paul Bettany nei panni di Wanda Maximoff e Visione, che cercano di adattare i loro super personaggi in una tranquilla vita da sposi novelli. I primi episodi di WandaVision sono ancora introduttivi, ma mostrano numerosi riferimenti al MCU, ai fumetti e ai prossimi episodi. Per scoprirli ti avvisiamo della presenza di diversi SPOILER.
Una miriade di Easter Eggs in WandaVision
È sempre grande l’emozione di rivedere l’intro dei Marvel Studios che apre un nuovo film Marvel; ad inaugurare la Fase 4 non troviamo un film, ma la prima serie tv strettamente collegata al MCU: WandaVision. Nel famoso intro scorgiamo anche le epiche scene di Avengers: Endgame e notiamo che le immagini che compongono il noto logo diventano in bianco e nero, come i colori dei primi due episodi del nuovo show di Disney Plus. Il bianco e il nero predominano le scene per ora e solo il rosso rappresenta un’eccezione, ricordando il colore di Scarlet Witch.
WandaVision ci trasporta in una realtà illusoria dove Wanda e Visione vivono da coppia felice: i protagonisti non riescono a rispondere alle domande riguardanti l’origine di questa nuova storia. Loro non ricordano, ma noi, da “veri credenti” (come diceva Stan Lee), ricordiamo gli eventi di Infinity War ed Endgame; e, se volessi rispolverare i ricordi, su Disney Plus è presente Marvel Studios: Legends, una miniserie che ripercorre le storie dei singoli personaggi del MCU.
Per gli Ester Eggs partiamo dalla data del fittizio anniversario di Wanda e Viz, ovvero il 23 agosto. Non è una data casuale perché corrisponde al giorno del 2019 in cui Kevin Feige annunciò il cast di WandaVision al D23 Expo. 23 è il numero dei film del MCU, ma soprattutto 23/8 rimanda al numero 238 di Avengers: in questo fumetto il sintezoide “torna in vita” dopo essere stato disattivato e il cuore sul calendario rappresenterebbe il ritorno di Visione. Speriamo che il personaggio di Paul Bettany non si limiti a tornare solo nella realtà di Wanda.
Intanto all’inizio della serie Scarlet Witch cita gli ultimi istanti di vita dell’amato: “la testa indistruttibile di mio marito”. La battuta è successiva alla rottura di alcuni piatti mossi telecineticamente da Wanda in testa a Visione. Chiaro è il riferimento ad Infinity War, in cui Thanos distrugge la testa del sintezoide per estrarre la Gemma della Mente; ma in questa fantastica realtà Visione non può morire più.
Le pubblicità all’interno di WandaVision ricordano i “nemici” di Wanda. Il tostapane delle Stark Industries produce lo stesso suono della bomba Stark che uccise i genitori di Wanda e Pietro. Lo spot del secondo episodio mostra l’orologio Strucker, con lo stemma dell’H.Y.D.R.A.: si riferisce al Barone Wolfgang Von Strucker che con i suoi esperimenti sulla Gemma della Mente conferì i poteri a Scarlet Witch e a Quicksilver. Nei prossimi episodi mi aspetto anche citazioni ad Ultron o a Thanos.
Prima della cena nell’episodio d’apertura di Wandavision, Wanda accoglie la signora Hart ponendosi alle sue spalle, pensando di trovare il marito; Visione sdrammatizza l’errore dell’amata spiegando che si tratta di “usi sokoviani”. In realtà, duranteAvengers: Age Of UltronWanda utilizza una tecnica molto simile, mettendosi alle spalle delle persone per controllare la volontà con l’imposizione delle mani.
La sigla animata del secondo episodio di WandaVision omaggia Vita da strega, sit-com con Elizabeth Montgomery trasmessa da ABC dal 1964 al 1972. In essa notiamo alcuni riferimenti ai Marvel Comics: si scorge la figura del Sinistro Mietitore, fratello di Simon Williams/Wonder Man, il supereroe da cui Ultron ha copiato gli schemi mentali per creare Visione; nel supermercato dove Wanda fa la spesa è presente il latte BOVA MILK e Bova è la mucca antropomorfa creata dall’alto Evoluzionario per crescere i gemelli Maximoff.
“Wanda, chi ti sta facendo questo?”: la voce insistente che proviene dalla radio dovrebbe appartenere a Jimmy Woo, agente dell’FBI comparso in Ant-Man and The Wasp. Il personaggio di Randall Park potrebbe lavorare per lo S.W.O.R.D., insieme a Monica Rambeau. Abbiamo visto già la figlia di Maria “Photon” Rambeau, amica di Carol Danvers, in Captain Marvel; sono passati circa 25 anni, Monica è cresciuta ed è interpretata da Teyonah Parris in WandaVision. Nel secondo episodio si presenta come Geraldine, vedremo se si tratta di un nome in codice per indagare nel mondo di Wanda e se rappresenterà un collegamento con Captain Marvel 2.
La frase“Il diavolo è nei dettagli”apre alla possibilità di vedere Mephisto come villain di Wandavision. In attesa di scoprirlo, due elementi ci confermano che il personaggio di Kathryn Hahn è in realtà Agatha Harkness, la strega che fa da mentore a Wanda nei fumetti: la data dell’anniversario di matrimonio di Agnes col marito Ralph è il 2 giugno e ricorda l’inizio dei processi alle streghe di Salem, avvenuti il 2 giugno del 1692; inoltre, in ogni puntata Agnes indossa un cameo, proprio come la strega dei fumetti.
Alla fine del secondo episodio di Wandavision, Wanda vede un uomo con la tuta protettiva anti api che esce da un tombino e cerca di tornare indietro nel tempo di pochi secondi, portando anche i colori all’interno di questa realtà. Su quella tuta sembra esserci ancora una volta il simbolo dello S.W.O.R.D., ma l’abbigliamento è tipico degli agenti dell’A.I.M., organizzazione menzionata in Iron Man 3.