Ti avevo già parlato poco tempo fa di Utopia, la nuova serie Amazon Prime Video in arrivo il 30 ottobre, remake dell’omonimo titolo del 2013 ideato da Dennis Kelly, di cui abbiamo potuto vedere i primi sette episodi (su otto in totale) in anteprima.
Nel cast di Utopia di Gillian Flynn troviamo Edward Norton/ Dr. Kevin Christie, Dan Byrd/ Ian, Ashleigh LaThrop/ Becky, Jessica Rothe/ Samantha, Desmin Borges/ Wilson Wilson, Javon “Wanna” Walton/ Grant, Sasha Lane/ Jessica Hyde, Rainn Wilson/ Dr. Michael Stearns, Farrah MacKenzie/ Alice, Christopher Denham/ Arby e Cory Michael Smith/ Thomas Christie.
Dov’è Utopia? Dov’è il ragazzo? Dov’è Jessica Hyde?
Quando la giovane coppia entra in quella che diventerà la loro dimora per tutta la vita, non ha davvero idea che tra quelle cianfrusaglie che riempiono la casa fino al soffitto troverà le pagine di Utopia, uno dei fumetti più desiderati dagli appassionati, soprattutto dopo i dubbi e le domande lasciate dal manoscritto precedente intitolato Distopia, in cui viene raccontata la storia della misteriosa Jessica Hyde.
Approfittando del FringeCon, l’evento che attira moltissimi nerd in città, la coppia decide di mettere un annuncio per vendere quella preziosa merce, proposta a cui quattro amici non esitano a rispondere. In realtà Wilson, Ian, Becky e Samantha si conoscono solo tramite le chat, ma questa può essere l’occasione finalmente per incontrarsi di persona e magari, chissà, riuscire ad accaparrarsi il fumetto tanto desiderato. Ciò che li lega è anche la convinzione che Utopia celi molti messaggi nascosti, che predicono una minaccia per l’umanità intera.
Presto i quattro si renderanno conto che i pericoli sono reali e che sono molte le parti in causa, comprese persone che faranno veramente di tutto per entrare in possesso di Utopia, ma anche per trovare finalmente la sfuggente Jessica Hyde. Sullo sfondo, la Christie Bio, potente azienda che produce cibo biologico ma che non è esente da qualche scandaloso segreto e una setta misteriosa…
Cosa hai fatto oggi per guadagnare il tuo posto in questo mondo affollato?
Non è facile recensire un prodotto senza confrontarlo con l’originale, anche perché di remake si tratta, seppur tra le due serie siano trascorsi sette anni, dato che la versione del 2013 non ha avuto una vasta diffusione ed è aumentata la richiesta di prodotti di alta qualità da parte degli spettatori. Inoltre, ho potuto visionare i sette episodi in lingua originale, quindi mi perdonerai se nella mia recensione non mi soffermerò su quanto la trama sia stata mantenuta simile all’Utopia del 2013, anche se è ben chiaro che, nonostante la mia comprensione della lingua inglese non sia perfetta soprattutto nel seguire una serie dagli argomenti così complessi come questa, in confronto all’originale la storia si svolge molto più velocemente e qualche particolare è stato cambiato, anche se questi cambiamenti non hanno alterato il senso della storia.
Dopo questa premessa, posso sicuramente dirti che Utopia parte veramente con il botto! Fin dal primo episodio è chiara l’impronta che si è voluta dare alla serie, la quale non lesina in scene di violenza che, però, non sono mai esagerate o estreme, anche se in questo caso potremmo aprire una discussione sui parametri personali con cui ognuno giudica o misura quello che vede.
Quello che viene estremizzato invece è l’argomento cospirativo e possiamo trovare alcune similitudini con l’attualità quando capiamo che, anche in questo caso, c’è una grande azienda che manipola il sistema e a volte spinge le masse ad una sorta di isteria collettiva rendendo così popolazione docile e facilmente influenzabile, ma anche con uno sguardo alle sette, così capaci di inculcare nelle menti delle persone pensieri che molto spesso li trasformano in martiri, immolati ad un alto principio convinti che con il loro sacrificio possano salvare l’intera umanità.
Come nella serie originale troviamo cinque protagonisti, ognuno con il suo carattere e il suo bagaglio di segreti ma anche di ossessioni, differenze che spesso li spingono a violenti diverbi ma che, allo stesso tempo, sono utili per la sopravvivenza e per comprendere cosa hanno scatenato contro loro stessi. Ognuno di loro compie errori, ha il suo momento di gloria come di disperazione; in questa versione di Utopia i personaggi sono più reali e umani, meno fumettistici come erano nell’originale britannico, mentre colei che dovrebbe rappresentare l’eroina della storia è violenta, capace di una freddezza disumana ma che acquista con il trascorrere delle puntate una parvenza di umanità.
Anche se può risultare strano se sei tra quelli che hanno visto la serie originale, il mio personaggio preferito era Arby. Non volendo fare alcun tipo di spoiler che ti rovinerebbe la sorpresa, ti dirò solamente che il suo personaggio subisce una trasformazione così radicale da lasciare basiti e, nella serie del 2013, da desiderare alla fine della seconda stagione di vederne una terza, che però non arrivò mai, solamente per conoscere il destino di Arby.
Saranno stati gli occhi inespressivi e glaciali posti su un viso dalla perenne espressione da bimbo tormentato e che nascondono torbidi, inimmaginabili segreti, sarà stata la grande mancanza di empatia mostrata nel volto, ma a me l’interpretazione di Neil Maskell era sembrata perfetta. In questa versione di Utopia Christopher Denham è molto bravo a dare l’idea di chi sia e di cosa faccia Arby, soprattutto le sue particolari abitudini e atteggiamenti, ma il suo viso non riesce a rendere in pieno l’inquietudine che Maskell riusciva a farti provare con la sua presenza sulla scena.
Utopia è una serie che riesce a mantenere l’attenzione alta, è ricca di azione o comunque di momenti utili allo svolgimento della storia, ben ambientata e con protagonisti giovani e talentuosi, e la trama sicuramente ti conquisterà per i suoi intrecci e le scoperte che via via vengono fatte e che sono sempre sorprendenti e intriganti. Anche l’argomento cospirativo che sta alla base di tutta la storia, che naturalmente non ti svelerò, è adattabile al mondo di oggi e alla nostra attualità, e non sarà difficile che, alla fine della visione di Utopia, anche l’ opinione che ti eri fatto dell’intero racconto subisca una trasformazione: la storia ti spingerà a porti delle domande se certe cose siano giuste o meno, se i buoni sono veramente buoni e perché i cattivi siano davvero così….
Una serie adatta a chi non conosce la storia di Utopia, ma anche un piacevole ritrovo per chi l’ha apprezzata in passato, sperando che questa volta avremo anche una degna conclusione per una trama comunque originale e piena di trovate che ci ha lasciato l’amaro in bocca con la sua cancellazione improvvisa. Come ci dice semplicemente senza sbagliare la showrunner di Utopia Gillian Flynn:
“Questa versione di Utopia in fin dei conti è una storia sulla verità, la cospirazione, l’amicizia e i coniglietti.”
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