Ognuno di noi ha la sua opinione sui social e li usa secondo le proprie necessità. C’è chi come me li considera solo un modo per restare in contatto con amici e parenti lontani, per molti sono diventati un mezzo con cui arricchirsi e conquistare notorietà, e per altri purtroppo solo un mezzo con cui compiere meschine e malate vendette, o sfogare recondite frustrazioni.
Ma i social, soprattutto per i minori, sono un mondo che nasconde tante insidie, in cui sono celate persone che molto spesso si approfittano dell’ingenuità e dell’importanza che ora si dà al numero di like o follower, caramella golosa con cui si tentano le giovani menti, o che viene usato per ferire o distruggere la vita di un altro essere umano, dileggiandolo di fronte a migliaia di utenti o bullizzandolo solo perchè “diverso”.
In base ad uno studio condotto circa un anno fa dall’associazione Osservare Oltre (fonte: money.it), 8 under 14 su 10 si iscrivono sui social fornendo un età fasulla, seppur per legge al di sotto dei 13 anni non si potrebbe accedere. Resta il fatto che molte volte, per le più svariate motivazioni, il controllo che esercitano i genitori sui propri figli per quanto riguarda i social è inesistente. Secondo lo studio infatti, il 91% dei partecipanti non racconta niente della sua esperienza sui social ai genitori e parenti e che 9 su 10 non chiedono nemmeno il permesso e si arrabbierebbero se l’accesso venisse negato.
Và anche detto però che se per molti i social sono una vile arma o un’occasione di effimera notorietà, per altri invece sono diventati il rifugio in cui poter trovare parole gentili, in cui condividere le proprie problematiche con esseri umani che vivono la stessa situazione, ma alla fine per tutti sono semplicemente una piccola fuga dalla realtà. Come si dice, ne andrebbe fatto quell’uso consapevole dei social che purtroppo molto spesso manca.
Guernica Film ci ha proposto Users, un mini corto diretto da Duilio Scalici, regista, musicista e scrittore che ha collaborato tra gli altri con Francesco Renga e Marina Rei, il quale dopo Enfer, in concorso al Raidance Film Festival 2020 in cui ci racconta l’eterna e tormentata storia d’amore tra il diavolo e il mondo, questa volta vuol presentare una denuncia per evidenziare l’uso inappropriato dei social da parte dei minori.
Users nasce da un soggetto di Ninfa Santoro, la fotografia e il montaggio sono curati da Duilio Scalici, Original soundtrack di Diego Guarneri, suono di OKRA, mentre le due piccole interpreti sono Elisa Calabrese e Giulia Calabrese.
Users si apre con una musica inquietante che accompagna due mani adulte nell’atto di porgere un pacchetto racchiuso da un fiocco viola, dono che viene raccolto da mani infantili. Ed ecco due bambine, forse sorelle, sedute sul pavimento di spalle, due realtà, ma anche due epoche diverse.
Una ha una lunga treccia nera, un elegante vestito rosso e gioca con una semplice bambola, come le bambine di un tempo si gode quel semplice oggetto infantile. L’altra porta i capelli sciolti e una maglia sbarazzina con fiamme rosse e arancio, ed è impegnata a postare un video in cui canta e,con la testa china e le dita abili e veloci, segue i commenti che arrivano dopo la sua esibizione.
All’improvviso la bambola non è più così interessante se paragonata alla tecnologia, al futuro, e la bambina con la lunga treccia chiede all’altra di lasciarla giocare un pò con il cellulare. Dopo il rifiuto, tra le due scoppia una lite e il telefono cade a terra rompendosi. Le conseguenze saranno inimmaginabili, anticipate dallo sguardo d’odio della ragazzina che ha appena perso quello che lei considera il suo oggetto più prezioso…
Forse ad una prima occhiata Users può sembrare esagerato, gli eventi sembrano esagerati, ma se ci si ferma un secondo a riflettere e la memoria torna ad alcuni episodi di cronaca, tutto prende un’altra prospettiva. La freddezza degli occhi della ragazzina, il suo continuare in un certo modo a vivere nel mondo fittizio dei social nonostante il suo gesto, l’incapacità di distinguere il mondo reale da quello virtuale, la volontà di vivere in un mondo che si può influenzare con un semplice click, tutto questo in un piccolo corto dal messaggio crudo e diretto, un gesto per rendere consapevole chi non presta le dovute attenzioni ai minori e al loro rapporto con i social.
Arriva la denuncia lanciata da Users? Forte e chiara, cruda e fredda come solo la vita a volte può essere, un messaggio mostrato attraverso un’ambientazione familiare, tranquilla, una quotidianità vissuta da ognuno di noi e che può essere stravolta in un’attimo con un gesto violento quanto inaspettato e inspiegabile, che ci invita a prestare più attenzione ai nostri figli o nipoti, a non lasciarli soli in un mondo pieno di insidie come quello dei social, ma anzi, a fornire loro gli strumenti per un uso più consapevole.