Marco Giallini e Valerio Mastandrea sono Giuliano e Tommaso nel nuovo film sull’amicizia, l’amore, la fedeltà tra umani e non solo, nel film in produzione di Simone Spada.
Il nuovo film di Simone Spada “Domani è un altro giorno” è volutamente un invito alla speranza e al futuro, un commovente inno alla vita. In un’epoca di incertezza, in una società fluida, che sta pericolosamente diventando gassosa, dove le relazioni umane sono quasi inesistenti, in un mondo dove trovare punti di riferimento sembra quasi impossibile, Spada rievoca una sorta di cerca del Santo Graal, e ci indica la via.
Dopo “Hotel Gagarin”, Simone Spada si cimenta in questo remake tratto dal film spagnolo “Truman, un vero amico è per sempre” di Cesc Gay, con la scrittura anche di Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo.
“Fare un remake di un film che ti ha commosso, colpito al cuore, fatto ridere e piangere è una sfida molto interessante per tutti noi” confessa Spada, emozionato già dalle prime riprese.
Nel ruolo di Giuliano, Marco Giallini recita in qualche modo sé stesso, ovvero la parte di un attore piuttosto noto che vive e lavora a Roma, condannato però da una diagnosi terminale, e il suo compito più doloroso è trovare una sistemazione a Pato (di nome Truman nel film originario) il suo meraviglioso e tenerissimo amico a quattro zampe. Mentre nel ruolo di Tommaso, Valerio Mastandrea si propone come insegnante e ricercatore nel campo della robotica trasferitosi in Canada.
Una storia proprio dei nostri giorni, in una società dove tecnologia ed arte si coniugano e si alternano, tra fuga di cervelli all’estero e desiderio di ribalta ma soprattutto di verità. Una storia dove si alternano momenti divertenti e altri drammatici, humour, complicità e commozione nella vita di questi due amici messi alla prova dalla vita, che si ritroveranno ad affrontare quattro giorni insieme, indimenticabili e per sempre. Una storia sorprendente, dove sensibilità ed humour si rincorrono in un gioco quasi magico.
Le riprese del film dureranno in tutto sette settimane e si svolgeranno tra Roma (dove son già iniziate) e Barcellona. Chissà, magari persi e trasognati a passeggio nei viottoli del centro, ci si potrà imbattere in questi giorni tra un ciak e l’altro nei protagonisti di questa storia delicata e forte, per respirare insieme attimi di sogno e di speranza.
Nell’originale “Truman, un amico è per sempre”, ognuno, parente prossimo o conoscente occasionale, reagisce di fronte alla morte secondo le proprie umane capacità, riservando delusioni o sorprese. E Julian (Giuliano) reagisce con quell’onestà e franchezza che gli derivano dal ribaltamento delle priorità che avviene in chiunque si confronti con una imminente dipartita.
“Sii forte”, si dicono Tomas (Tommaso) e la moglie proprio all’inizio del film di Gay, e questo è l’invito del regista spagnolo che ci vuole coraggiosi e generosi, perché altrimenti quello che resterà di noi è veramente “molto poco”. Se Truman è il nome del cane, nel pronunciarlo ci rimanda sicuramente all’uomo vero.
Da sempre ma ancora più oggi, un uomo vero sa vivere pienamente l’attimo (come nella poesia “If” di Rudyard Kipling) senza perdersi d’animo né di fronte al dolore né di fronte alla sconfitta; riesce a vivere il domani come un giorno veramente nuovo, e ogni giorno come un risorgere autentico e continuo.
Per questo Spada ha cosi tanto amato questa storia, perché parla dell’uomo di tutti i tempi e del suo desiderio più profondo di vivere l’attimo fuggente dando senso e profondità alla vita che scorse come l’acqua. Con un invito allo spettatore, un sotto testo diffuso, un innesco pericoloso: “Se vuoi essere felice, comincia. Se ci credi, la vita si trasforma…”.
“Domani è un altro giorno” è una lode al genio umano di trovare l’al di là anche qui e ora, in ogni nuovo giorno. Magari prendendosi cura del proprio cane.