#un altro piccolo favore #prime #chefacciomeneprime #sìteneprime #chedisdetta
Sapevo dell’esistenza di Fottimadre, ma fino agli eventi del film scorso non pensavo esistessero le Fottimariti. E invece quella melma di Anna se l’è ciulato, e ha mandato la sottoscritta al gabbio solo perché, secondo lei, avrei dato fuoco ai capelli di mia sorella, cosa, ci tengo a dirlo, smentita dai costosissimi avvocati in appello.
E niente, questo è il prequel. Ora la scrofetta è damigella d’onore al matrimonio successivo della qui presente, nella lisergica cornice di Capri. Le invidio il davanzale, forse, dice lo strizzacervelli di fiducia, ma la vista più gettonata è la mia, da binocolo sul mare. Lei è soltanto una ex timida, lo dicono pure i follower.

Devi conoscerlo il promesso sposo: moro, muscoloso, prestante… un Padrino perfetto, insomma, che non becca la congiuntivite da Leone Presidente. E poi lo ha bello grosso, un vero Pinocchio.
A ogni modo, ero a presentare il libro nella sala conferenze, quella del cinema, quando Blake è entrata in scena. Il classico ricatto da bulla di ferro, se non mi accompagni in campagna ti segnalo all’ufficio immigrazione e torni in Canada, e tu capisci, tu capisci, bleah, Ottawa, Robin, orrore, e allora ho detto Blake, stai serena, ho preparato la valigia e detto alla chat che partivo, quasi un testamento spirituale.
Il film, interpretato dalla star di Gossip Girl, è del 2025, per la regia di Paul Feig. È al primo posto dei più visti su Prime. Due ore di pellicola di dubbio gusto, siamo abituati, è lo streaming, ma per 36 euro l’anno, contando che mi consegna le macchine in tempo record, ci sta. È un concentrato di wokismo, dove tutti i personaggi hanno una sessualità atipica, per acchiappare i click dei vecchi tromboni de sinistra e indignare quelli che che schifo le ragazze che si baciano.
L’assassino è il maggiordomo, clone di Robin e Alfred. C’è un salto di Tiberio, bravo, ti sei meritato il croccantino, ometto, e la restante challenge filmata è una delle top 100 strunzate mai pensate nella storia del medium. Menzione per Sean, il collassato del fintalecca, dallo sguardo stralunato sulla scena del delitto, accanto alla doccia piena di rum e coca, per la serie vivi molesto muori molesto.
Che altro, madri e donne, almeno Un piccolo favore era accettabile, questo sequel no, non c’è nulla da dire, davvero. Sostenete il cinema, le sale sono importanti, che brutta l’omologazione, forza Gesù, sempre sia lodato Cristo Re.