Hemsworth torna a collaborare con il regista Sam Hargrave in questo film prodotto da AGBO di Joe e Anthony Russo con sceneggiatura di Joe Russo. Golshifteh Farahani riprende il ruolo del primo film affiancata da Adam Bessa, Olga Kurylenko, Daniel Bernhardt e Tinatin Dalakishvili.
Il film è ispirato alla graphic novel “Ciudad” di Ande Parks, da una storia di Ande Parks, Joe e Anthony Russo con illustrazioni di Fernando León González. TYLER RAKE 2 è prodotto da Anthony Russo, Joe Russo, Mike Larocca, Angela Russo-Otstot, Chris Hemsworth, Patrick Newall e Sam Hargrave, mentre la produzione esecutiva è affidata a Jake Aust, Benjamin Grayson, Steven Scavelli, Christopher Markus e Stephen McFeely.
Domande e risposte con Sam Hargrave, regista di Tyler Rake 2
In realtà abbiamo avuto la sensazione che la storia potesse avere un seguito già durante le proiezioni preliminari di Tyler Rake. Anzi, le prime reazioni sono state così positive da indurci a cambiare il finale del primo film. All’inizio io e Joe Russo eravamo d’accordo sul fatto che una storia di redenzione fosse adatta al personaggio di Tyler Rake e che il sacrificio della sua vita alla fine del film fosse un finale appropriato. Ma quando le reazioni degli spettatori ci hanno fatto capire che il personaggio stava in piedi e il pubblico avrebbe gradito un altro capitolo, siamo tornati sui nostri passi e abbiamo girato un nuovo finale.
Naturalmente, non potevamo sapere come avrebbe reagito il pubblico internazionale. Quindi, quando il film è uscito nel 2020 e la risposta è stata così positiva, abbiamo capito di aver preso la decisione giusta. Gli ingranaggi per la storia successiva si sono messi in moto quasi subito.
In che modo questo nuovo film approfondisce la storia originale?
L’obiettivo era approfondire il passato di Tyler Rake e scoprire cosa lo spinge ad agire. Il primo film allude a un evento profondamente emotivo, una tragedia familiare, ma per lo più rimane un personaggio misterioso. Abbiamo ritenuto di dover dare al pubblico maggiori informazioni su ciò che lo muove. Così abbiamo introdotto alcuni nuovi personaggi che aiutano a mettere a fuoco il suo passato e a scoprire maggiori dettagli su come agisce e perché lo fa. Del resto quando c’è una famiglia distrutta da una tragedia, è naturale volerne conoscere l’impatto sul resto delle persone coinvolte.
È un approfondimento dell’universo interiore di Rake, e di quello che lo circonda, che avviene per gradi. Joe Russo è molto sottile nella sua narrazione: pianta piccoli semi di ciò che potrebbe accadere. Mi piace la natura minimalista di questo aspetto. Ogni pezzettino, ogni mattone che posiamo, aiuta a costruire il suo mondo ed è stato emozionante portarlo in vita in questo nuovo film.
Innanzitutto devo dire che Chris infonde così tanto di sé a questo personaggio che senza di lui Tyler Rake non esisterebbe. Molti dettagli della storia provengono da lui. Scrivevamo le scene insieme a Joe, e tra noi tre si è instaurata una collaborazione molto bella. In realtà è stato Chris a proporre l’idea che la famiglia salvata da Rake fosse in qualche modo legata alla sua ex moglie Mia. È stata un’idea geniale, che ha alzato la posta in gioco, perché questa volta si tratta di una questione personale. E tutto si ricollega all’idea di chiudere il cerchio del lutto e della redenzione.
Alla fine del primo film Rake dà la vita per questo ragazzo, o almeno pensa di averlo fatto. Ma dopo essere stato rianimato attraversa una crisi esistenziale. Tutto il film è fondamentalmente una risposta alla domanda: “Perché sono qui?”. E credo che Tyler trovi la propria risposta e la pace nel sapere che è destinato ad aiutare gli altri, per quanto cruento e difficile questo possa essere.
“L’elemento essenziale della storia di Tyler Rake è la vita emotiva di Rake. È fatalista a causa delle scelte che ha fatto, di cui ora si pente profondamente e per le quali sta cercando di redimersi. Coinvolgere la sua famiglia è essenziale per capire chi è.” (Joe Russo, sceneggiatore-produttore)