Tutte le cose che restano – Studio EL a Cinecittà, è il film documentario di Cinzia Lo Fazio, prodotto da Polygono Film e Luce Cinecittà (quest’ultima ne curerà anche la distribuzione nelle nostre sale) e in collaborazione con CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia presenterà questo sorprendente omaggio a Ettore Scola e a un altro grande maestro, lo scenografo Luciano Ricceri, a contorno dei quali c’è una più o meno sotterranea storia di importantissimi maestri artigiani che ha fatto le fortune del cinema italiano.
Il documentario ha debuttato il 29 ottobre al Cinema Troisi a Roma alle 20.00 e dopo gli applausi commossi al BIF&ST – Bari International Film Festival, racconterà nel mese di novembre nelle sale in cui verrà trasmesso, un luogo magico e poco noto del nostro cinema, lo Studio EL a Cinecittà per l’appunto, e con lui alcuni degli oggetti, le testimonianze di alcuni di coloro che lo hanno artisticamente vissuto e diversi e preziosi documenti d’archivio per riscoprire una semplice, ma allo stesso tempo grande, bottega del nostro cinema.
Tutte le cose che restano – Studio EL a Cinecittà. Un luogo magico dell’arte cinematografica che fu e che si spera sarà…
In un angolo nascosto di Cinecittà c’è un posto magico che nessuno conosce e che stava, nel silenzio quasi più assoluto, per scomparire. Si tratta dello Studio EL fondato nel 1983 da Ettore Scola, un maestro mondiale della regia, e Luciano Ricceri, grandissimo scenografo, due grandissimi amici che decisero di fondare uno spazio tutto loro dove creare il loro grande cinema, ognuno attraverso la propria arte.
Lo Studio EL, uno spazio creativo, una piccola bottega rinascimentale e una factory, dove i due cineasti hanno preparato i loro grandi film, ma dove hanno anche dato modo nel corso del tempo a tanti giovani di crescere e migliorare le loro professionalità.
Dopo la scomparsa di Ettore Scola e Luciano Ricceri, il tempo a Studio EL si è però pericolosamente fermato, insieme a tanti oggetti che sono la memoria di quasi 40 anni di storia del nostro cinema, come se la scomparsa dei suoi due padri fondatori, abbia di fatto calato il sipario su questo spazio unico, senza quindi più nessuno che se ne prendesse cura.
Un luogo che, come detto in precedenza, ha rischiato di chiudere, ma che oggi è divenuto – in primis grazie alla cura, alla caparbietà e all’amore di uno storico collaboratore dello studio e protagonista del film, Ezio Di Monte – uno spazio di preziosa memoria all’interno degli Studi di Cinecittà.
A raccontare il tempo che fu, sono proprio loro, gli oggetti, richiamati dalla regista Cinzia Lo Fazio, con l’aiuto di alcune testimonianze eccellenti e magnifici documenti visivi, che faranno sì di suscitare i ricordi dei tanti che in questi decenni lo hanno frequentato. Gli oggetti, proprio loro prenderanno parola e ci guideranno all’interno dello studio che li ospita per farci riscoprire ancora una volta la cinematografia di Ettore Scola raccontata insieme ai loro artigiani.
12 oggetti significativi, 12 ricostruzioni di pezzi della nostra storia cinematografica che avverranno attraverso interviste e preziosi archivi filmici.
Tutte le cose che restano – Studio EL a Cinecittà arriverà nelle nostre sale con un tour di proiezioni evento accompagnate dalla presentazione della regista Cinzia Lo Fazio e da alcuni ospiti amici.
Si parte da Roma, martedì 29 al Cinema Troisi alle 20.00 con una proiezione dove interverranno tanti protagonisti di questa storia: Paola Scola, Massimo Wertmüller, Tosca D’Aquino, il direttore della fotografia Luciano Tovoli, i costumisti Gabriella Pescucci e Carlo Poggioli, Francesco Lazotti, insieme ai protagonisti del film Ezio Di Monte e Silvia Imperi.
Il film, della durata di 69 minuti, arriverà poi in tour a Firenze, Torino, Milano, Genova, Bergamo, Bologna per tutto il mese di novembre, raccontando in queste meravigliose piazze, l’arte di questi due maestri e di tutti coloro che per anni hanno creato e lavorato all’interno dello Studio EL.
A testimonianza di quel mondo che fu, ci saranno appunto gli oggetti, le testimonianze di chi lo ha frequentato e le immagini d’archivio dello studio e magari proprio grazie a questo documentario, facendo ripartire proprio da qui la storia dello Studio EL, seguendo l’esempio di chi lo ha fondato in passato e con passione ci ha lavorato nel corso degli anni, per continuare a raccontare, ancora e ancora, nuove magnifiche storie…