Una sparatoria in Texas ha toccato il cast e la produzione di 13, che ha deciso di rimandare la première negli Stati Uniti
Nove studenti ed un professore hanno perso la vita in una sparatoria in una scuola superiore di Santa Fe, Texas. L’esecutore della strage è un ragazzo di 17 anni, che da qualche tempo era vittima di bullismo.
Sicuramente vi starete perchè una sparatoria in Texas debba condizionare una serie televisiva. La ragione è presto spiegata: la prima stagione di tredici ripercorre il suicidio dell’adolescente Hannah Baker, interpretata dall’attrice Katherine Langford. Nonostante il grande successo ricevette al contempo numerose critiche, tra cui quella di istigazione al suicidio. Il caso ha voluto che questo secondo capitolo si concentri proprio sul bullismo tra i giovani: nel trailer reso disponibile prima dell’uscita della seconda stagione in italia, le armi sembravano essere un elemento importante per la vicenda.
Per questo motivo appena è arrivata la notizia della strage in Texas la produzione ha deciso di spostare l’uscita della prima puntata negli Stati Uniti, in segno di lutto e vicinanza verso il dolore delle famiglie colpite da questo dramma. All’inizio di ogni episodio questa volta sarà presente un piccolo videoclip recitato dal cast, in cui si avvisano gli spettatori sulla delicatezza dei temi trattati, spronandoli a parlare in caso di problemi e condividere con gli altri i propri dolori.
Il responsabile nazionale del sostegno scolastico di Headspace Kristen Douglas ha affermato di aver ricevuto mail da numerose scuole e genitori, tutti preoccupati per l’impatto che potrebbe avere questa storia sui giovani. Si teme infatti che raccontando il suicidio così dettagliatamente possa peggiorare ulteriormente la condizione degli spettatori.
Secondo la Douglas, il suicidio non può essere trattato come tutte le altre morti, né semplificato implicando il bullismo come causa principale.
In una recente intervista per un giornale locale ha affermato testuali parole:
“Non è come un incidente automobilistico o come avere il cancro, un’irresponsabile rappresentazione del suicidio potrebbe portare a ulteriori morti. La ricerca nazionale ed internazionale indica chiaramente che l’impatto reale e l’esposizione al suicidio potrebbe accrescere il rischio di un possibile contagio suicida”.
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