Dal 2016 Tom Holland è entrato nell’immaginario collettivo come Spider-Man, dalla sua prima apparizione in Captain America: Civil War, nonostante abbia provato a distinguersi anche in altri film, come Cherry o Uncharted. Intervistato dall’Hollywood Reporter, l’attore ha ammesso in riferimento a una produzione come la serie tv The Crowded Room, che partecipare a progetti esterni al Marvel Cinematic Universe risulta per certi versi spaventoso:
“Mi sono abituato così tanto alla macchina Marvel e a quella sorta di coltre di sicurezza offerta da Spider-Man, sentendomi come se fossi protetto. Quindi, fare qualcosa del genere era incredibilmente spaventoso, ma proprio perché era così spaventoso, è stato così appagante e gratificante”.
L’attore di Spider-Man nel MCUveste i panni di Danny Sullivan, un uomo arrestato nel 1979 dopo un attentato a New York. La detective Rya Goodwin è interpretata da Amanda Seyfried e, quando inizia a interrogarlo, molti elementi del passato di Danny cominciano a emergere. Nei dieci episodi della serie tv vedremo, oltre a Holland e Amanda Seyfried, anche Emmy Rossum, Sasha Lane e Will Chase, oltre ad alcune guest star come Jason Isaacs. Ricordiamo che Tom Holland ha annunciato una pausa dalla recitazionedopo questa serie tv e ha posto una condizione per poter tornare in Spider-Man 4.
In attesa della sua prossima apparizione come Peter Parker, ti sveliamo che ai tempi delle riprese di Spider-Man: Far From Home, Tom Holland era più che sicuro che Jake Gyllenhaal lo stesse ingannando. In una intervista insieme al giovane attore, Zendaya si è rivolta a lui affermando: “Ricordo che eri preoccupato che fosse tuo amico a causa delle riprese“.
Tom Holland ha poi risposto: “Si, perché avevo sentito dire che Jake era un attore di metodo, e nel film lui era qualcuno che si fingeva amichevole con me”. L’ attore si è ricreduto e ha ritenuto il collega una delle persone più gentili e straordinarie che abbia mai incontrato e l’affinità nel loro rapporto si è vista sia fuori sia durante il film.