La star di Mission Impossible è in trattative per la parte del protagonista nel nuovo lungometraggio, ancora senza titolo, di Alejandro Iñárritu. Questo progetto significherebbe, per il regista messicano, un ritorno a un film in lingua inglese a quasi dieci anni da The Revenant, uscito nel 2015.
Il film sarà prodotto dalla Warner Bros. insieme alla Legendary Pictures.
Tom Cruise
Prima che Barbie e Oppenheimer ingaggiassero una lotta all’ultimo sangue su chi avrebbe vinto il box office estivo – con Barbie che alla fine ha trionfato con quasi un miliardo e mezzo di incassi globali, mentre Oppenheimer sta attualmente prendendosi la sua rivincita raccogliendo praticamente ogni premio possibile (vedi Golden Globes e Bafta 2024) -, un altro film l’anno prima aveva sfidato e sconfitto il dominio dei cinecomics: Top Gun Maverick. Il sequel dell’iconico film del 1986 non si è rivelato solamente un successo di pubblico, incassando un miliardo e mezzo di dollari e così diventando il maggior incasso del 2022, ma è stato anche fortemente acclamato dalla critica.
Questo film si è rivelato un’ulteriore scommessa vinta da parte di Tom Cruise, che negli ultimi anni, anche grazie alla saga di Mission Impossible, si è rivelato quasi sempre dominante al box office.
Anche se nell’ultimo decennio Tom Cruise si è concentrato su film a grosso budget e creati per avere successo al botteghino, soprattutto nella prima parte della sua carriera ha partecipato anche a film più autoriali, diretto da alcuni dei più grandi registi del passato e del presente. Tra le sue varie interpretazioni è impossibile dimenticare quelle in Magnolia di Paul Thomas Anderson, e in Eyes Wide Shut, ultimo film di Stanley Kubrick, dove Cruise recita assieme all’allora moglie Nicole Kidman.
Forse l’obiettivo di Tom Cruise è cercare di dare un coronamento definitivo alla sua già straordinaria carriera, con la vittoria di un premio Oscar. D’altronde Iñárritu portò bene anche a un altro divo che in quanto a vittorie mancate era diventato un vero meme: Leonardo Di Caprio. The Revenant, non solo ha incassato più di 500 milioni di dollari al botteghino mondiale, ma ha anche vinto numerosissimi premi, tra cui per l’appunto l’Oscar a Di Caprio e la seconda statuetta come miglior regista a Iñárritu.
Alejandro Iñárritu
Iñárritu oltre a dirigere e sceneggiare il film sarà anche uno dei produttori.
La sceneggiatura del lungometraggio è stata scritta nel 2023 dallo stesso Iñárritu insieme a Sabina Berman – scrittrice e giornalista messicana, già in passato collaboratrice di Alfonso Cuarón -, Alexander Dinelaris e Nicolas Giacobone, quest’ultimi due cosceneggiatori di Birdman. Attualmente non ci sono dettagli sulla trama, l’unica informazione certa è che si tratti di una storia originale.
Il regista dopo il clamoroso successo consecutivo di Birdman e The Revenant ha deciso di prendersi una pausa. Solo nel 2022 è uscito il suo nuovo film, Bardo, la cronaca falsa di alcune verità, girato interamente in spagnolo e prodotto in Messico – è il secondo film fatto interamente nel suo paese natale dopo Amores Perros -. Presentato, in concorso alla 79ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, dopo una distribuzione limitata in sala è stato diffuso globalmente da Netflix, nella propria piattaforma streaming.
Il film che racconta la profonda crisi esistenziale di un documentarista messicano, alle prese con problemi familiari e lavorativi e in preda a folli e bizzarri ricordi, è stato accolto piuttosto tiepidamente dalla critica internazionale, diversamente dai suoi due titoli precedenti che avevano unito ed estasiato la quasi totalità dei critici cinematografici.