Tom Ballard nasce nel 1988, a Belper in Inghilterra. Sua madre, Alison Hargreaves, era stata la prima donna a scalare il Monte Everest senza ossigeno e in solitaria aveva salito le sei maggiori pareti nord delle Alpi in una sola stagione. Perse la vita il 13 agosto del 1995 a causa di una terribile tempesta di vento e di neve, mentre scendeva dalla vetta del K2. Tom e la sorella Kate sin da piccoli sono stati coinvolti nella passione per l’alpinismo ereditato dalla madre, che aveva scalato la parete Nord dell’Eiger proprio mentre era incinta di Tom.
Li si può vedere insieme alla madre nel documentario Alison’s Last Mountain e in una bella fotografia, inserita nella copertina del libro Le Regioni del Cuore, di Ed Douglas e David Rose che racconta la sua storia. Tom cresce con il desiderio di diventare un grande alpinista e ha tutte le doti necessarie per farcela: abilità tecnica, capacità di concentrazione, un fisico forte e agile. A poco più di vent’anni, nel 2009, traccia una nuova via sull’Eiger, denominandola Seven Pillars of Wisdom, in onore all’opera omonima di Thomas Lawrence. Di quel libro gli era rimasta impressa una citazione, riportata più volte sul suo profilo Facebook:
“Tutti gli uomini sognano, ma non allo stesso modo. Coloro che sognano di notte, nei recessi polverosi delle loro menti, si svegliano di giorno per scoprire la vanità di quelle immagini, ma coloro i quali sognano di giorno sono uomini pericolosi, perché possono mettere in pratica i loro sogni a occhi aperti, per renderli possibili”.
Con poche risorse economiche, la scelta di dedicarsi a tempo pieno all’alpinismo gli impedisce di trovare un lavoro stabile e non può contare su risorse economiche familiari. L’unico sostegno è la modesta pensione del padre Jim, che lo accompagna con un furgoncino in tutti gli spostamenti necessari per le scalate in giro per l’Europa, e che gli fabbrica manualmente chiodi e altri strumenti: “Quelli in vendita costano troppo”, spiegava, “Non è ciò che hai, è quello che fai con ciò che hai che conta”. Sì, Tom Ballard è davvero un alpinista unico nel suo genere, quasi un uomo d’altri tempi. Anzi Tom è l’alpinista solitario che va oltre ogni altitudine perché questo è il suo modo di essere. Tom Ballard ha perso la vita il 25 febbraio del 2019 sul Nanga Parbat insieme a Daniele Nardi sullo Sperone Mummery.
“Il punto è scalare la montagna da solo senza nessuno attorno. Questo è l’importante”, dice Tom nel film.
“Da quando avevo 10 anni tutto quello che volevo fare era salire. Anche prima della mia nascita ho scalato la parete nord dell’Eiger. Quindi penso che non sia una novità quello che faccio ora”.
Il film, intitolato semplicemente Tom (67 minuti), è uscito nel 2015 e ha ottenuto diversi premi importanti. E’ stato prodotto da KOTTOMfilms e Ruggiero Arena, ci racconta la salita di Tom in solitaria compiuta in pieno inverno tra il 2014 e il 2015 chiamata Starlight and Storms. Se ti interessa il genere documentario o biografico, il film puoi guardarlo qui.
Il Film Tratto da un Libro
L’autore del libro è Marco Berti, alpinista himalayano, ed è stato pubblicato dalla casa editrice Solferino in memoria di Tom: Tom Ballard, il figlio della montagna.
Berti è stato un grande amico di Tom e ha avuto la fortuna di scalare le Dolomiti insieme a lui. In questo libro, Berti ha voluto ricostruire quei giorni insieme e tutta la vita di Tom e dei suoi genitori, facendo emergere la personalità dell’alpinista. Un altro pezzo forte del libro è il diario, scritto da Alex Txikon, della disperata operazione di soccorso e ricognizione, che è riuscita solamente ad individuare il punto dello Sperone Mummery dove si trovavano i corpi di Tom Ballard e di Daniele Nardi. Il resto è il racconto e la testimonianza di un bravo ragazzo, grande scalatore, intelligente e ricco di sogni, ma anche di speranze e forse inseguito dall’immagine di Alison Hargreaves che se lo porta sulla parete nord dell’Eiger.
“Il Nanga Parbat era una marcia di avvicinamento al K2″, dove la madre perse la vita, racconta Berti. Grandissima alpinista lei e formidabile arrampicatore e alpinista lui.