The Vast of Night (L’immensità della notte) segue la giovane ed accattivante operatrice di centralino Fay (Sierra McCormick) e il carismatico DJ radiofonico Everett (Jake Horowitz). Ambientato in New Mexico alla fine degli anni Cinquanta, i due stanno seguendo e trasmettendo dalla loro sede radiofonica la partita di basket della città; 
d’un tratto scoprono una strana frequenza audio che potrebbe cambiare la loro piccola città e il futuro per sempre. Ambientato all’alba della corsa allo spazio e pieno di dettagli del periodo ironico e misterioso, The Vast of Night cade nella tana del coniglio di The Twilight Zone di Rod Serling e mette insieme una narrazione caccia al tesoro tramite chiamate perse, segnali radio AM, bobine segrete di nastro dimenticate in una biblioteca, centralini, patchline incrociate e una telefonata anonima. L’imprevisto viene esplorato sia nella trama intricata del film che nel suo audace stile cinematografico, che include una lunga macchina fotografica furtiva movimenti e persino uno schermo nero spaventosamente efficace. 
McCormick e Horowitz sono affiancati da un cast di locali del Texas e dell’Oklahoma, tra cui il ladro di scene Gail Cronauer come una donna anziana con un oscuro segreto, e Bruce Davis, di cui sentiamo la voce durante un scena di telefonata affascinante. Il regista Andrew Patterson, nativo di Oklahoma City, ha realizzato il suo film debutto cinematografico, si annuncia come una nuova grande voce americana nel cinema e nella narrazione. Con allusioni alla televisione classica, vecchi programmi radiofonici e maestri del cinema come Michael Mann e David Fincher, The Vast of Night è comunque un originale mozzafiato. L’esperienza trascina gli spettatori in a il tempo e una città nascosti – e con misteri silenziosi che si presentano solo a quelli abbastanza curioso e paziente da sentirli.
The Vast of Night – Cosa ha voluto trasmettere Patterson
Da una intervista esclusiva al regista e sceneggiatore riportiamo alcune sue risposte nell’intento di capire cosa c’è dietro questo progetto che a tutti gli effetti è un omaggio alla fantascienza di tanti anni fa.
D: Fai riferimenti piuttosto espliciti a The Twilight Zone, in particolare tramite l’uso di un programma televisivo immaginario chiamato Paradox Theater, che funge da dispositivo di inquadratura.
R: Grande tempo. Sai, i callback di The Twilight Zone erano un modo per dire al pubblico che sappiamo cosa
stiamo facendo qui. Volevo segnalare che stiamo raccontando una storia familiare. Saremo tanto inventivi, freschi e intelligenti come la storia permetterà. Il nostro obiettivo è quello di raccontare la storia in modo diverso.
D: Cosa intendi dicendo in un modo diverso?
R: Bene, la densità della storia e il numero di colpi di scena sono stati molto intenzionali. L’idea era di fare
qualcosa di forte; più di quello che normalmente avremmo potuto fare. Provi a costruire personaggi che hanno coinvolgimenti nelle storie ed ardono di desiderio affinché possano raggiungere l’obiettivo. Al tempo stesso, il percorso non deve essere tortuoso, anzi deve essere semplice; a me non piace mettere troppa carne al fuoco. L’intento è di entrare troppo nella storia. Il piano del progetto è quello di farti interessare a te, come spettatore, a qualcosa di specifico. Più di incentrare il focus solo su due persone non potevo fare.
Oltre The Vast of Night – Le serie sci-fi in esclusiva su Amazon Prime Video
In occasione dell’arrivo su Amazon Prime Video di The Vast of Night, lungometraggio di debutto alla regia di Andrew Patterson, acclamato dalla critica e vincitore di svariati premi in vari festival internazionali, definito dal Guardian “un mistery sci-fi intelligente e audace”, la piattaforma Amazone Prime Video ti propone un viaggio nella science-fiction con serie e film disponibili quando vuoi tu nell’attesa che riaprano i cinema. Ecco l’elenco completo:
- E.T.;
- Gravity;
- Interstellar;
- Lucy;
- Melancholia;
- Metropolis
- Minority Report;
- Battlestar Galactica;
- Continuum;
- Electric Dreams;
- Future Man;
- Star Trek Picard;
- Tales From the Loop;
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