(Come dici, hai chiamato davvero l’899 77 22 11 e ti hanno appioppato il set di padelle firmate Giorgione Mastrota? Ma cosa vuoi, dovresti ringraziarmi. Sono pure antiaderenti…).
Caro lettore o cara lettrice di icrewplay.com, I Wonder Pictures (Sua Maestà I Wonder Pictures) è lieta di presentare al pubblico il nuovo teaser di The Substance, pellicola dell’avanguardistica (?) regista Coralie Fargeat che tanto successo ha riscosso all’ultimo Festival di Cannes.
Il film, infatti, è stato acclamato (?) dalla folla degli addetti ai lavori, ottenendo persino la vittoria del premio come migliore sceneggiatura della manifestazione (woah, mai visto questo…).
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Tutto ciò anche grazie alle performance attoriali, intense e gagliarde, financo spassose, di gente che il mestiere dell’istrione lo ha nel sangue. Parlo di artisti del calibro di Demi Moore (mica bau bau micio micio; si dice, addirittura, che potrebbe essere una delle candidate all‘Oscar 2025), Margaret Qualley (mai sentita prima, ma io di cinema non so nulla) e Dennis Quaid (ah, sì, ho capito chi è dopo averlo cercato su Wikipedia…).
Vuoi sapere, caro lettore o cara lettrice di icrewplay.com, quando The Substance sbarcherà nelle sale? Ora vado a controllare, mica posso ricordarmi tutto, io.
Dai, ho fatto. The Substance, bontà sua, sbarcherà nelle sale il 17 ottobre (che è un giovedì, ti toccherà spostare la tua lezione di pilates).
(O era a zumba che andavi?).
The Substance, il teaser
Il teaser, dopo averlo visto, posso dire che è davvero fico. Il montaggio incalzante, accompagnato da un incisivo utilizzo del sonoro, funziona e incuriosisce realmente (non lo dico, quindi, solo perché il comunicato stampa dice così; le verifico le cose, io) (o meglio, le verifico finché la mia fatica si limita a 59 secondi di teaser, poi mi assale la pigrizia e preferisco le discutibili televendite di Giorgione Mastrota).
Ad ogni modo, quei 59 secondi ci portano nel mondo delle due protagoniste; un immaginario cinematografico peculiare, tra Povere Creature e Barbie (ah, ecco perché è un horror movie…), che mixa Lynch e Kubrick (questi due li ho già sentiti nominare, a differenza di Margaret Qualley), Cronenberg e Frank Capra, con un tocco della visionarietà di Tarantino e del miglior Zemeckis (l’unica cosa che so di questi ultimi quattro registi è che a Tarantino piacciono i piedi di Uma Thurman).
(Forse anche quelli di Margot Robbie).
(Togliamo il forse).
The Substance, le tematiche
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Cosa saresti disposto a mettere in gioco, quasi faustianamente, pur di perseguire un ideale di perpetua giovinezza?
Qual è il prezzo da pagare per l’ossessiva ricerca della perfezione?
E poi, quanto tutto ciò è, seppur potenzialmente problematica, legittima aspirazione dell’essere umano, e, invece, quanto è solo mera imposizione di modelli estetici irrealistici, quindi alienazione?
Questi i quesiti, attualissimi in epoca social, a cui la pellicola invita a riflettere per interposta persona, Elizabeth Sparkle (aka la nostra Demi Moore), la quale si affida a un prodotto rivoluzionario, The Substance, appunto, per generare Sue (Margaret Qualley), una nuova lei stessa più giovane e bella, senza difetti.
L’unica regola da rispettare è il dividersi il tempo: una settimana la vive la vecchia versione, una settimana la nuova.
Ti devo forse dire che le cose non andranno come previsto?
(D’altronde nemmeno a te le cose andranno come previsto, visto che dovrai spostare la lezione di zumba per andare al cinema il 17 ottobre).
(O tu eri quella dell’acquagym?).