Tra le ceneri, l’arte è la luce che non si lascia spegnere, questo è l’incipit del film The Sound of Flames, firmato da Ye Yiyun (Everybody’s Fine, Think Before You Marry) e Giuseppe Ferlito. La pellicola cinematografica rappresenta un ponte tra due culture, cinese e italiana, offrendo una riflessione universale sulla tensione tra le dicotomie individuo-collettività, vita-morte, natura-società.

In anteprima mondiale alla 82° edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, Maria Grazia Cucinotta ne sarà la Madrina, presentando il film venerdì 5 settembre, ore 12, presso Padiglione Regione Veneto c/o Hotel Excelsior, Lido di Venezia. L’attrice è un’icona del cinema italiano in Cina – vanta legami con le produzioni asiatiche. Simbolo di fusione tra le due arti.
Uno scambio prezioso che arricchisce l’anima e apre il cuore con un film poetico, come The Sound of Flames, dedicato all’arte, rinascita e memoria. Racconta il viaggio interiore di Meng Ran, un affermato letterato cinese, che, durante un viaggio in treno, rievoca i ricordi dell’infanzia e della giovinezza vissuta nell’ultimo periodo della Rivoluzione Culturale. Qui di seguito, maggiori dettagli.
The Sound of Flames, sinossi
Meng Ran, poeta acclamato, viaggia sul treno rivivendo memorie che riaffiorano come paesaggi interiori: l’infanzia serena, tra le montagne, con il nonno – quest’ultimo custode della tradizione del legame con la natura – la giovinezza, segnata da sospetto e violenza, durante la Rivoluzione Culturale. In questo clima di tensione, Meng Ran incontra una giovane dottoressa: Chen Yi Quing.

Entrambi si sentono fuori posto nel caos che li circonda. Tra loro nasce un legame puro, ma ostacolato dalla società, destinato a spezzarsi. Gli anni trascorrono inesorabili e il ricordo di lei continuerà ad accompagnare Meng Ran, guidandolo nella ricerca di una pace interiore, oltre a saper accettare il proprio passato. Tian Zhuangzhuang e Ye Yiyun, i protagonisti di The Sound of Flames.
La visione artistica
La pellicola The Sound of Flames rappresenta il duello silenzioso tra la vita e la morte, individuo e collettività, natura e società. In un mondo ove smarrite le radici più autentiche, tanto da aver sepolto i bisogni dell’anima, il film vuole affrontare la perdita del valore dell’esistenza individuale. Guardare vis-à-vis la verità non è per tutti, Ye Yiyun e Giuseppe Ferlito ci provano, assumendosene il rischio.

Circondati dal conformismo, The Sound of Flames invita a cercare le strade meno battute, ove la luce dell’autenticità non smette mai di ardere. Dunque, imperdibile appuntamento con Maria Grazia Cucinotta a Venezia, il 5 settembre. Un’occasione perché si scopra una realtà lontana, ma ambientata in un’epoca storica temporalmente vicina, osservata attraverso i ricordi di Meng Ran.