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Innanzitutto, ci tengo molto, vorrei ringraziare il Team Mercedes, da Toto Wolff a tutte le 2000 persone, manager e tecnici, che hanno reso possibile questo. Non sarei qui senza di loro, che hanno creduto in me dai 12 anni, con financo le spese della carriera pagate.
Una scommessa puntare su un giovane, dopo il passaggio di Lewis Hamilton alla Ferrari, sette volte iridato, nonché Sir, che ha totalmente spiazzato l’ambiente di Stoccarda, con la firma direzione Maranello a inizio 2024.

La discreta regia targata Kyle Thrash, poi, in collaborazione con Whatsapp, ha affrescato un documentario ad hoc, tra chat e videochiamate riservate, unite alle testimonianze dirette dei protagonisti.
Un percorso iniziato sui kart, col direttore di gara sempre a dire che avevamo firmato un regolamento, che dovevamo rispettare le bandiere, giusto, per carità, il cs è importante, ma bisogna spingere in pista, vincere e farsi notare.
Il Campionato europeo Junior, i successi nelle categorie minori, le performance in Formula 2. E così mi han dato il posto da titolare, rookie in un top team. Il compimento delle volontà che avevo da bambino, quando giocavo con le macchinine e inneggiavo frasi quali E Kimi Antonelli, che sorpasso al tornante, immerso nelle piste che costruivo personalmente per l’occasione.
L’avanguardia di Brackley, sede della scuderia, narrata dagli aneddoti di James Allison, le prime prove di pit stop, il crash al debutto assoluto su una Formula 1, al venerdì di Monza.
Un testacoda alla Parabolica, un momento difficile, di raccoglimento interiore, chiuso nella mia stanza, lontano dalle pressioni del mondo. Veronica era particolarmente scioccata, Marco molto dispiaciuto.
Ma in famiglia, pian piano, è tornato il sereno, con i dialoghi in auto con mio padre, ci siamo confrontati sul passato, sul perché era così duro con me, mai a comparmi le figurine Calciatori Panini, per realizzare per interposta persona, com’è noto, i sogni di gloria di un perdente di successo.
E poi i pranzi tutti insieme, la banda Antonelli al completo, tra lasagne al ragù e specialità emiliane, con tanto di pittoresche storie di nonna sull’orecchio, torte della mamma, nonché portafortuna di papà, che, ovviamente, non spoilero qui.
40 minuti d’un fiato, gli allenamenti in gym, le corse nel deserto, la stella della Mercedes sempre al centro della scena, fino al 4⁰ posto dell’Australia, sotto la pioggia scrosciante delle Idi di marzo, atto finale di una storia tutta ancora da scoprire.