Continua la nostra rubrica sui cinecomics con questo sesto appuntamento
Era l’estate del 1998, ero in villeggiatura dai parenti a Roma, per la precisione a Monterotondo. Io e mio cugino, estremamente legati per via delle molte passioni e interessi in comune, stavamo sfogliando dei fumetti Marvel commentandone il contenuto.
Per me era ormai una dolce abitudine trovarci a parlare dei nostri personaggi preferiti, di quali avremmo voluto vedere prendere vita in qualche trasposizione cinematografica. In quegli anni erano ancora ben presenti nei nostri ricordi i Superman interpretati da Christopher Reeves e i Batman diretti da Tim Burton, le nostre curiosità erano tutte incentrate sul perché in casa Marvel non venissero ancora realizzati dei film sui loro personaggi.
Non vi erano probabilmente le capacità di oggi, la possibilità di realizzare effetti speciali cosi realistici o di scrivere storie funzionali su dei personaggi così complessi ed evoluti, per noi un vero e proprio strazio non venirne a capo. Cosi passavamo intere giornate a fantasticare su quali sarebbero stati i film che ci avrebbe fatto piacere vedere al cinema.
Dopo una serie di congetture legate agli X-men e Spiderman (che negli anni duemila videro concretizzarsi sul grande schermo come film) elencai in cima alla lista dei miei desideri più sfrenati la prima posizione del film che avrei atteso più di ogni altro, si trattava degli Avengers.
Quel giorno entrambi convenimmo che quel film sarebbe stato impossibile da realizzare, troppi effetti speciali, troppi personaggi, storia difficile da raccontare e così via. Ma io non persi mai la speranza, leggevo tutte le testate fumettistiche dedicate ai personaggi della famiglia Avengers, quello sarebbe stato un sogno che si sarebbe realizzato, ne ero certo. 14 anni dopo Avengers fu proiettato nei cinema di tutto il mondo.
Quel giorno arrivò per davvero….
“E venne un giorno, un giorno diverso dagli altri, in cui gli eroi più potenti della Terra si unirono contro una minaccia comune! Quello fu il giorno in cui nacquero i Vendicatori, per combattere quei nemici che nessun supereroe, da solo, avrebbe mai potuto affrontare”
I Vendicatori (Avengers) sono un gruppo di supereroi ideato nel 1963 da Stan Lee e Jack Kirby e composto da personaggi immaginari dei fumetti della Marvel Comics come Capitan America, Thor, Iron Man, Hulk, Ant-Man e Wasp. Ha esordito negli Stati Uniti d’America nel settembre 1963 nella omonima serie The Avengers (vol. 1)
Questo gruppo di supereroei nacque con l’esigenza di controbattere il successo in casa DC di un altro grande gruppo celebre del fumetto statunitense, ovvero la Giustice League of America che comprendeva nei ranghi grossi calibri come Batman, Superman, Wonder woman, Flash, Acquaman e Lanterna Verde.
Una grande famiglia
Molti sono stati eroi della Marvel che appartennero al gruppo degli Avengers, cominciando dal gruppo dei membri fondatori composto da: Iron Man, l’eroe corazzato meglio conosciuto come Tony Stark, nonché finanziatore del progetto Avengers; Il dio del tuono figlio di Odino, Thor, dotato di poteri enormi e di un martello magico; la mostruosa creatura verde di nome Hulk che in realtà altro non era che il fragile ma brillante dottore Bruce Banner e infine i due personaggi che facevano già coppia nelle loro testate, stiamo parlando di Ant-man e Wasp. Questi ultimi nel fumetto hanno le identità di Henry Pym (quindi diverso dalla storia narrata nei film marvel) e Janet Van Dyne, entrambi con il potere di potersi rimpicciolire di statura come uno spillo o, all’occorrenza, ingigantirsi come un palazzo.
Le origini del team-up
Il nemico comune che ha l’onore di aver reso possibile questo team-up storico è Loki, personaggio di nostra conoscenza, dio dell’inganno e fratellastro di Thor che, escogitando un piano malefico, riesce ad ingannare Hulk facendogli perdere il controllo di se, innescando così una reazione a catena che porterà all’inesorabile alleanza di questi grandi eroi.
Naturalmente Hulk verrà poi liberato da questa illusione e diverrà a tutti gli effetti un membro fondatore dei Vendicatori, che abbandonerà poi a breve per via della sua incontrollata rabbia e fragile stabilità mentale.
Questo porterà dopo un anno all’inserimento di un nuovo componente, trattasi niente poco di meno che della leggenda vivente che fece capolino negli anni 40, esordendo come sentinella della libertà contro il terzo reich: Captain America.
Sparito nel nulla poco prima che il secondo conflitto mondiale ebbe fine, il capitano Steve Rogers,in una missione di sabotaggio di alcuni missili nucleari, non solo vede morire davanti ai suoi occhi il suo partner Bucky Burnes, ma finisce catapultato, dopo un’esplosione, nei mari dell’Antartide dove per diversi decenni rimarrà ibernato e in perfette condizioni.
Durante una missione di ricognizione gli Avengers trovano casualmente il Capitano giacere nelle profondità del mare, una volta risvegliato egli si ritroverà “adottato” dal gruppo e reso così uno dei membri portanti dei Vendicatori, insieme ad Iron Man, uno dei leader degli Avengers.
Sono lunghissime ed inesauribili le liste dei personaggi che hanno fatto parte, seppur per un breve lasso di tempo, degli Avengers punto, tra i personaggi più celebri è giusto citare Occhio di Falco, i due primi mutanti a far parte di un team che non fossero gli X-men, ovvero Scarlet Witch e Quicksilver, la spia russa meglio conosciuta come Black Widow, Black Panther, Capitan Marvel, che nel fumetto non ha nulla a che vedere con quella che vedremo nel marzo 2019 nel prossimo film Marvel (di fatti la Carol Danvers che andremo a conoscere, prima di divenire a tutti gli effetti la supereroina che conosciamo, era nota con il nome di Miss Marvel), poi ancora Doctor Strange, Spiderman, Luke Cage, War Machine, Sentry, Bestia, il Cavaliere Nero, She Hulk e persino Wolverine.
Resta il fatto che con Avengers va a rimarcarsi quel concetto di famiglia già ben noto ai lettori Marvel con I Fantastici Quattro. Stan Lee conduce una filosofia in cui gli eroi non sono cosi spensierati e lieti di far gruppo, hanno divergenze, si confrontano, discutono, litigano, piangono e soffrono come tutti i comuni mortali, questo rende il fumetto più realistico e allo stesso tempo epico e ricco di azione.
Una scommessa vincente
Per la Marvel studios è arrivato il momento decisivo, quello che milioni di fan in tutto il mondo aspettavano da sempre, la riunione degli eroi, il grandissimo epilogo della prima fase Marvel. Con Avengers tutto può finire o tutto può iniziare, il verdetto sarà emesso dal pubblico e dagli incassi al botteghino. Quello che successe nella primavera del 2012 credo che ormai sia diventato memorabile nei ricordi di molti appassionati di cinema e di fumetti, la marvel trionfa in pieno, il film si piazza al terzo posto dei film con maggiore incasso di tutti i tempi, con più di un miliardo e seicento milioni di dollari è il migliore cinecomics di sempre nella storia del cinema.
La trama
Un cast stellare composto da Robert Downey Jr., Chris Evans, Mark Ruffalo, Chris Hemsworth, Scarlett Johansson, Jeremy Renner, Tom Hiddleston, Clark Gregg, Cobie Smulders, Stellan Skarsgård e Samuel L. Jackson.
In The Avengers, Nick Fury, direttore dello S.H.I.E.L.D., recluta Iron Man, Capitan America, Hulk, Thor, Vedova Nera e Occhio di Falco per formare una squadra per fermare Loki, il perfido fratellastro di Thor, che vuole conquistare la Terra con il suo esercito alieno di Chitauri. Da qui addirittura le basi che hanno portato al concepimento di altre due fasi Marvel e al recente Avengers Infinity War, perché già in questo film si intravede il perfido titano pazzo meglio conosciuto con il nome di Thanos, che, proprio grazie a Loki, decide di invadere la terra al fine di soggiogare tutta la razza umana e divenirne il padrone assoluto.
La Marvel trionfa
Il film è un cocktail perfetto che mischia azione con umorismo, effetti speciali con scene di azione da cardiopalmo , ma soprattutto lo stile del regista Joss Whedon, già conosciuto per aver dato vita alla famosa serie TV Buffy, e sceneggiatore delle più grandi saghe a fumetto statunitense, che riesce a dare al film la buona dose di elementi equilibrati fra di loro donando spazio di apparizione equo ad ogni personaggio, rispettandone le caratteristiche e facendolo interagire con gli altri eroi con coerenza e in contesti giusti.
In questo film riappare il cubo cosmico, ancora non definito come gemma dell’infinito, ma se ne comprende la reale importanza mostrando parte del suo potere, questo darà il via ad una serie di riferimenti continui per tutti gli altri film che terranno ben incollati tra di loro tutte le altre storie che ne susseguiranno.
Un sogno che si realizza…
Ero in sala quel giorno e mi tornano ancora in mente le emozioni che ho provato alla sua visione, il film lo sono andato a rivedere almeno altre due volte al cinema, ma quella prima volta la ricordo come se fosse ieri, ricordai di quei pomeriggi insieme a mio cugino, delle nostre fantasie, dei nostri sogni, e mi resi conto che dopo più di dieci anni mi ritrovavo a sentire su di me quella stessa sensazione che percepivo da adolescente mentre leggevo i fumetti di questi eroi, era un sentimento nitido e puro, e non mi vergogno a dirlo, che nella sequenza in cui a 360 gradi si mostrano tutti i membri dei vendicatori insieme per la prima volta, mi scese persino una lacrima di commozione.
L’arte fa questo, convoglia emozioni e le trasmette verso chi le vuole vivere e condividere, a seconda del proprio gusto, della propria percezione. Il cinema mi ha dato la possibilità di tornare a essere bimbo quel giorno, questo non può competere con nessun tipo di costo, è l’esempio che ognuno di noi ha il proprio modo di capire e interpretare un film, questo è riuscito a fare la Marvel Studios. Sul fronte emozionale ha dato modo a tanti piccoli e grandi fan di sognare ad occhi aperti, così è stato sicuramente per me e per mio cugino.
Grande Alexander!!