Torna il nostro appuntamento meraviglioso, percorso che ci condurrà al gran finale della terza fase marvelliana, the road of the last Avengers!
Questa settimana parleremo del secondo incredibile episodio dedicato al vendicatore corazzato, meglio conosciuto con il nome di Iron Man. Andiamo a scoprire tutte le curiosità, aneddoti e gli spunti presi dai fumetti per questo sequel che ha rivoluzionato, sotto molti aspetti, il mondo dei cinecomics.
Un sequel di successo
Iron Man 2 esce in tutte le sale del mondo nel 2010, come nel primo episodio vediamo in cabina di regia John Favreau e, naturalmente, Robert Downey Jr nei panni del mitico Tony Stark, Gwyneth Paltrow in quelli di Pepper Pots e di John Favreau che tornerà ad essere Happy Hogan. Cast invariato quindi, ad eccezione del personaggio di Jim Rhodes/War Machine che viene abbandonato da Terrence Howard per far posto a Don Cheadle, incomprensioni a livello finanziario hanno infatti portato la Marvel studios a chiudere i rapporti con Howard, che richiedeva un compenso più alto per interpretare il suo ruolo.
Fra le novità di questo sequel va evidenziato l’esordio di un personaggio femminile di enorme spicco nel panorama fumettistico della Marvel, stiamo parlando di Vedova Nera (Black Widow), l’affascinante e letale spia russa Natasha Romanov interpretata da Scarlett Jhoansson, personaggio che insieme a War Machine rivedremo in altri episodi legati al mondo del MCU (Marvel Cinematic Universe).
Non solo Black Widow in questo film, altre due new entry fanno la loro importante comparsa il primo è Sam Rockwell, provinato in origine per la parte di Tony Stark nel 2008, che interpreta Justin Hammer, imprenditore multimiliardario con la smania per il potere e l’ossessione per la fabbricazione e distribuzione di armi in tutto il mondo, concorrente primario delle Stark Industries.
Il secondo è Mickey Rourke nei panni Ivan Vanko / Whiplash, temibile supervillian (termine utilizzato per identificare la nemesi per eccellenza di ogni supereroe) che ha, in questo film, origini con il passato di Tony Stark, figlio di Anton Vanko, scienziato che ha lavorato al Reattore Arc con Howard Stark (padre di Tony), ma che poi è stato deportato per via delle sue ambizioni di ricchezza portando il figlio a provare un odio spropositato per tutta la famiglia Stark.
Ritroviamo tra i vari personaggi secondari anche Samuel Jackson nella parte di Nick Fury, e la voce di Paul Bettany per l’intelligenza artificiale J.A.R.V.I.S che guida e assiste, oltre a tutti i dispositivi elettronici di casa Stark, anche la sua imponente armatura. Giusto citare Jarvis per due motivi fondamentali, inanzi tutto Jarvis nel fumetto originale della Marvel è il maggiordomo di Tony Stark nonché al servizio dei Vendicatori (Avengers) e di fatti lo potremo rivedere in tutta la sua fisicità nelle due stagioni dedicate a Peggy Carter nel serial TV Agent Carter dove impersona il maggiordomo di Howard Stark nel periodo post Captain America: The first Avenger (2011). Secondo Motivo è per la ricomparsa di Jarvis nella sua mutazione di intelligenza artificiale che progredirà nel secondo capitolo degli Avengers , Age of Ultron, dove prenderà forma e sembinaze di Visione, altro importantissimo personaggio Marvel, ma questa è tutta un’altra storia di cui parleremo più avanti.
La trama del film
Ecco a voi la trama del film: ora che il mondo sa che Iron Man altri non è che l’industriale miliardario Tony Stark (Robert Downey Jr.), questi cerca di perfezionare il costume di Iron Man rilanciando la stravagante Fiera Mondiale Stark Expo, organizzata da suo padre (la vedremo anche nel film Captain America), che presenta una serie di innovazioni tecnologiche rivolte al bene dell’umanità. Mentre il governo statunitense insiste affinché Tony consegni la rivoluzionaria arma ai militari, Ivan Vanko (Mickey Rourke), un oscuro personaggio legato al passato della famiglia Stark, si fa avanti per distruggere Tony con una nuova arma devastante, ispirata alla tecnologia Stark. Contrastato da tutti e tormentato dai demoni interiori, Tony dovrà fare appello a tutti i suoi alleati, vecchi e nuovi, per poter affrontare le forze che minacciano di distruggere l’umanità intera.
La trasposizione tratta dal fumetto
Un film che prende spunto da diversi archi narrativi del fumetto, infatti per molti degli appassionati sarà chiaramente percepibile il collegamento con la saga del il demone nella bottiglia. In questo storico episodio Iron Man deve fronteggiare il suo più temibile avversario, l’industriale e genio del crimine Justin Hammer, che ha raccolto intorno a se un esercito di supercattivi. Ma Tony Stark dovrà anche combattere con un implacabile demone che lo pervade, un nemico che nessuna tecnologia potrà mai sconfiggere: l’alcolismo.
Il problema legato all’alcolismo di Tony Stark ha una componente fondamentale per la crescita del personaggio, tramite esso è chiaro il collegamento che, come filosofia di Stan Lee, si vuole dare ai fumetti Marvel. Ogni supereroe viene etichettato ad un problema sociale e contemporanea ( a seconda dell’epoca di pubblicazione) ogni testata rappresenta non solo un arco di avventure diversificate a seconda della caratteristica del personaggio, ma soprattutto alle vicissitudini che ognuno di loro affronta quotidianamente nella propria controparte civile, ovviamente escluse quelle del loro alias. Esempi di questo tipo potrebbero essere: discriminazione razziale (x-men), la depressione adolescenziale (spiderman), i traumi postguerra di tutti i veterani (Captain America), solo per citarne alcuni.
Iron man è un po’ un ‘eccezione sotto questo aspetto, si cita infatti in un fumetto un’affermazione del miliardario egocentrico: “ci sono supereroi che rinunciano alla loro identità segreta in continuazione, perché io dovrei rinunciare a quella civile? Già! d’ora in poi non ci sarà più nessun Tony Stark! Solo Iron Man!”. Tony è potente, ricco e sregolato, per lui essere Iron Man non rappresenta una responsabilità o un dovere tanto quanto può esserlo per personaggi come Daredevil o Spiderman, spesso in confusione interiore e in continue crisi d’identità. Tony vuole essere Iron Man, gli piace essere Iron Man e non lo nasconde al pubblico, sebbene per molti anni nei fumetti la sua identità viene preservata facendo credere che il vendicatore non fosse altro che la sua personale guardia del corpo, questo ha nulla che vedere con l’evoluzione del personaggio che vediamo nei film.
Il progetto Avengers prende forma
In questo film si fa sempre più vivida e concreta l’idea di voler realizzare una serie di tasselli che andranno a comporre il mosaico ambizioso di raffigurare in un’unica pellicola gli Avengers uniti contro un’unica minaccia globale, torna quindi a esser citata l’operazione Vendicatori da Nick Fury che, dopo le vicende accadute al protagonista del film, decide di estrometterlo dal progetto. La cosa che più di tutte esalterà i fan di tutto il mondo è la scena bonus del film, in cui si vede sul fondo di un cratere, nel deserto del new Mexico, un martello conficcato nel terreno, un chiaro riferimento all’imminente film basato su un altro personaggio di prestigio del mondo fumettistico, il dio del tuono, Thor!
Non perdetevi quindi la prossima puntata della nostra rubrica settimanale. La scoperta dell’universo Marvel, esploreremo tutti i film e scopriremo curiosità ed eclatanti informazioni che ci delizieranno. Fra sei mesi l’arrivo in sala di Avengers 4 (titolo provvisorio), la fine di un’era e un momento storico per tutti gli appassionati di fumetti e film di tutto il mondo.