The Patient; Creatori: Joel Fields, Joe Weisberg; Genere: Drammatico, thriller psicologico; Regia: Chris Long, Kevin Bray, Gwyneth Horder-Payton; Cast: Steve Carell, Domhnall Gleeson, Linda Emond, Andrew Leeds, Alan Blumenfeld, Alex Rich, David Alan Grier; Musiche: Nathan Barr, Justin Burnett; Fotografia: Dan Stoloff, Moira Del Pilar Morel; Produzione: The JS Scallie Filmworks, Inc, FX Productions; Distribuzione: Disney Platform Distribution; Episodi: 10; Durata: 21-46 minuti; Paese: USA; Anno: 2022.
The Patient: sinossi
Un thriller psicologico dalle menti di Joel Fields e Joe Weisberg (The Americans) su un terapeuta, Alan Strauss, tenuto prigioniero da un paziente, Sam Fortner, che si rivela essere un serial killer. Sam ha un’insolita richiesta terapeutica per Alan: frenare le sue pulsioni omicide. Da solo in prigionia, Alan scava nel proprio passato attraverso i ricordi del suo vecchio terapeuta, Charlie, e si confronta con i suoi problemi repressi: la recente morte della moglie, Beth, e il doloroso allontanamento dal figlio religioso, Ezra.
Nel corso della sua prigionia, Alan scopre non solo quanto sia profonda la compulsione di Sam, ma anche quanto lavoro debba fare per riparare la frattura nella sua stessa famiglia. Con il tempo che stringe, Alan lotta disperatamente per fermare Sam prima che diventi complice dei suoi omicidi o, peggio, diventi lui stesso un bersaglio.
Una terapia specchiata: chi è il paziente?
The Patient, serie tv in arrivo su Disney+ il 14 dicembre, rapisce fin dai primi minuti per un setting conciso, che si configura in maniera similare alla messa in scena teatrale, avvalendosi per la maggior parte della narrazione di un’unica stanza. La serie, inoltre, si serve di un minutaggio stringato non per assenza di profondità, ma per catalizzare l’attenzione sull’introspezione dei due personaggi principali, il terapeuta Alan e il serial killer Sam.
L’azione viene ridotta all’osso, sostituita da una statica alternanza di pensieri e dialoghi che indagano le motivazioni del serial killer, ma anche e soprattutto i demoni che finiscono per annidarsi nell’animo umano, maschere fatte di indifferenza e negligenza. Diventa chiaro, dunque, che non solo Alan tenterà di raggiungere le radici dietro i comportamenti criminali di Sam, ma dovrà cercare di rimediare ai propri errori, nel poco tempo che gli rimane a disposizione.
Messo alle strette da una catena al piede e dalla chiusura forzata nel seminterrato di Sam, il dottor Strauss ripercorre la propria vita, sottolineando le insidiose tematiche che The Patient porta sulla superficie di una crime story. L’accettazione del lutto e il rapporto – spesso complicato – padre-figlio diventano dunque i protagonisti indiscussi di una storia che fa dell’analisi il proprio punto forte.
Steve Carell ammalia attraverso un’espressività che risulta sempre calibrata, ben dosata tra momenti di tensione e attimi di distensione e abbracciando il dramma per calarsi nei sotterranei della mente, regalando una delle sue interpretazioni più convincenti. Al contempo, la costruzione del suo antagonista si muove in bilico sul filo della follia senza mai eccedere, supportata anche da situazioni di estrema lucidità che finiscono per delineare un profilo canonico del serial killer.
The Patient convince per l’introspezione che Alan Strauss riesce mettere in atto, configurandosi come un thriller che non desidera concentrarsi sull’azione, bensì predilige una riflessione più distesa seppur a discapito dell’approfondimento del serial killer, che finisce per rimanere in seconda luce.