Un anno fa usciva The Holdovers, una brillante commedia diretta da Alexander Payne, con il tempo diventata parte di quella cerchia di pellicole che si vede insieme alla famiglia durante le festività, gustandosi un buon panettone artigianale e scartando i balocchi più belli.
La trama ruota attorno a Paul Hunham (interpretato da un magistrale Paul Giamatti), un professore di storia sarcastico e disilluso, che si ritrova a dover trascorrere il Natale con un gruppo di studenti che non sono riusciti a tornare a casa. Accanto a lui c’è la cuoca della scuola, interpretata da Da’Vine Joy Randolph( vincitrice dell’oscar all’attrice non protagonista), una donna che nasconde la sua solitudine dietro un sorriso generoso, e un giovane studente che si distingue per una spiccata vivacità e forza di ribellione. I tre si ritroveranno da soli a festeggiare il natale con un senso all’inizio di distacco, che poi diventerà sempre più unito e amorevole.
Il film esplora temi come la solitudine, la redenzione e l’importanza delle relazioni umane. La chiave del suo successo risiede nella capacità di mescolare il dramma con momenti di umorismo tagliente, senza mai perdere di vista la profondità emotiva dei personaggi. La performance di Giamatti è, come sempre, impeccabile: il suo personaggio, sebbene cinico e spigoloso, è anche incredibilmente umano, suscitando empatia nonostante le sue molte imperfezioni. Il contrasto tra il suo atteggiamento scettico e il calore che alla fine emerge attraverso le sue interazioni con gli altri è uno degli aspetti più affascinanti e dolci della pellicola.
The holdovers: la solitudine e il calore del natale
È un ritornello comune per gli spettatori adulti, o semplicemente per chiunque voglia guardare un bel film senza esplosioni o CG eccessiva, lamentarsi del fatto che Hollywood non faccia più grandi film come una volta. Non è esattamente vero, esistono film più sinceri e semplici che possono entrare nei cuori di tutti. The Holdovers non è semplicemente unico, ma riscalda l’animo umano, come solo i grandi classici natalizi sanno fare.
The Holdovers sarebbe stato altrettanto speciale se fosse uscito nel 1973 o nel 2003. Ma siamo nel 2023, i nostri multisala sono dominati da troll e lucertole giganti, mentre The Holdovers è una rarità: un film su “persone normali” che non nasconde le proprie complessità, né offre una chiara risoluzione per nessuno. I personaggi del film sono veri e trascorrono anche loro, in maniera personale, quella che è una delle notti più felici dell’anno.
Bisogna prendere in considerazione che negli ultimi anni sono tanti i film natalizi in uscita, dopo una lunga pausa rappresentata solamente da commedie commerciali di poca importanza. Nel 2019 per esempio è uscito il capolavoro dell’animazione Klaus, ovvero un film spagnolo che racconta la storia della nascita di Babbo Natale, utilizzando fantasia e comicità.
The Holdovers è un film natalizio, ovvero non solo una storia di luci scintillanti e momenti festosi, ma un’occasione per riflettere su valori universali come l’amore, la generosità e l’importanza della famiglia. Anche se spesso si tratta di trame familiari e sentimentali, questi film ci ricordano che, al di là delle festività, è il calore umano e la connessione che rendono veramente speciale il Natale. Che sia una commedia leggera o un dramma più profondo, ogni film natalizio ci invita a riscoprire il vero spirito delle feste e a celebrare insieme ciò che conta davvero.