The girl with the needle si apre con volti ed espressioni contorte e deformate che vogliono preparare lo spettatore al film che sta per vedere, un’opera disturbante e triste, tratta da una storia accaduta realmente nella malinconica Danimarca del primo dopoguerra.
La storia è ambientata nella Copenaghen post Grande guerra, dove una giovane operaia incinta accetta di lavorare per una donna carismatica che gestisce un’agenzia di adozioni illegali. Tra le due nasce un legame inaspettato, finché una scoperta improvvisa non cambia tutto. Un segreto atroce viene svelato, quando la protagonista scoprirà che la donna porta i bambini in angoli oscuri della città, per poi ucciderli e gettare i corpi in tombini profondi. La donna compirà delle mostruose atrocità, ma allo stesso tempo ne pagherà il prezzo perché verrà fermata una volta per tutte.
Questo affascinante film danese, del 2024, è diretto dal cineasta scandinavo Magnus Von Horn ed è già stato candidato a premi importanti come il Golden globe 2025, la Palma d’oro del festival di Cannes e ambisce ad essere nominato agli Oscar come il miglior film straniero e come miglior fotografia.
The girl with the needle: un film meravigliosamente disturbante
Ciò che si deve premiare di quest’opera, è senza ombra di dubbio l’estetica, che offre una fotografia in bianco e nero, piena di dettagli e di prospettive diverse dei personaggi. The girl with the needle offre paesaggi magnifici della citta e immagini tetre e sinistre degli interni.
Il film esplora temi come il dolore, la solitudine e la ricerca di identità, con una scrittura incisiva e spesso inquietante. La protagonista è un personaggio enigmatico, la cui evoluzione psicologica è tratteggiata con grande attenzione ai dettagli. Il regista gioca con le aspettative dello spettatore, creando suspense e mistero in ogni capitolo. Il ritmo della narrazione è ben bilanciato, alternando momenti di introspezione a colpi di scena.
L’atmosfera del film unisce momenti inquietanti, dove lo spettatore si sente schiacciato da un’opprimente angoscia, che non riesce a gestire di fronte a certe scene. Il mood e l’inquietudine del film ricordano molto la pellicola Eraserhead del noto maestro, appena scomparso a 78 anni, David Lynch.
Il film, per quanto risulti incredibile, non riesce ad accendere quella scintilla nello spettatore, e rimane impresso nelle menti solamente per l’estetica e per le scene inquietanti.
In conclusione The girl with the needle si propone come un thriller drammatico magnifico, ma che purtroppo non verrà ricordati nei prossimi anni.