Muschietti è tornato a parlare dell’esperienza traumatica di The Flash durante un episodio del podcast Bingeworthy, in occasione dell’uscita di Welcome to Derry, la nuova serie horror ambientata nell’universo di IT e in arrivo in Italia su Sky e Now il prossimo 27 ottobre. Il regista argentino ha raccontato di aver vissuto l’uscita del film con delusione, ma anche orgoglio. Dopo anni di produzione il cinecomic del 2023 è diventato per una serie di motivi un titolo molto controverso del DCEU, tra gli ultimi film della vecchia gestione, ma già sotto l’occhio di Gunn.

The Flash ha incassato solo 271 milioni di dollari a fronte di un budget di circa 200 milioni; il regista di IT non è stato dispiaciuto solo per questo, ma soprattutto per il giudizio senza riserve online, criticando i leoni da tastiera o le scimmiette troll come in Superman: “Molte persone non l’hanno visto. Ma oggi funziona così: la gente non guarda i film, preferisce parlarne male. Saltano sul carro dell’odio senza sapere davvero di cosa si tratta. La rabbia spesso nasce da motivi che non c’entrano nulla con l’opera.”
Andy Muschietti confida che guarderà avanti, difendendo la sua opera, The Flash, ma anche il team creativo del progetto, che ha lottato in una campagna promozionale influenzata dalle vicende personali di Ezra Miller: “Abbiamo semplicemente voltato pagina e capito che, a volte, ci si trova controvento anche con un progetto a cui hai dedicato molto lavoro. E ne siamo molto orgogliosi. Penso che sia un bel film. Certo, abbiamo avuto una crisi di pubbliche relazioni con Ezra, è innegabile. E non lo metto in discussione. Ma sì, amiamo il film. E in realtà lo consigliamo davvero”.
Considerando la travagliata produzione, il contesto in cui è uscito il film, tra cambio dirigenza e controversie legate all’attore protagonista, The Flash è stato un buon film e Andy Muschietti continuerà a lavorare per il mondo DC: James Gunn e Peter Safran l’hanno scelto per la regia di The Brave and the Bold e non solo Batman perché i fratelli Muschietti hanno stretto un accordo di tre anni con Warner Bros., che prevede lo sviluppo di progetti sia per il cinema che per la TV.
Già in The Flash il regista si è divertito portandoci addirittura tre Bruce Wayne diversi; ora dovrà introdurlo nel DC Universe con il film The Brave and the Bold insieme alla sua “bat-famiglia”. Un nuovo attore per il Cavaliere Oscuro nei DC Studios si confronterà in una storia padre e figlio con Robin/ Damian Wayne, figlio biologico di Bruce e Talia al Ghul. La produzione è ancora alle prime fasi, ma James Gunn rassicura i fan sulla trama, definendola “davvero, davvero buona per ciò che riguarda Batman”.
A chi è piaciuto The Flash?
Tra chi ha veramente visto e apprezzato il cinecomic di Muschietti troviamo ironicamente il nemico giurato del Velocista Scarlatto in tv: Tom Cavanagh ha interpretato l’Anti-flash in The Flash dell’Arrowverse insieme ad altri ruoli collegati a Barry Allen. Nei mesi scorsi ha voluto commentare positivamente The Flash (film) in un’intervista a Comicbookmovie:
“L’ho visto! A) L’ho visto davvero, B) Mi è piaciuto! Io penso che… So che hanno avuto un sacco di problemi, questioni dietro le quinte e cose del genere. Hanno fatto un lavoro straordinario, la prima metà di quel film, secondo me, da persona che è molto protettiva nei confronti di Grant Gustin come Flash, era assolutamente riuscita… L’hanno giocata sull’abbassare il suo QI, e credo sia stato un bene. No, ma l’hanno fatto apposta, e penso che abbia reso Flash molto più innocente o comunque diverso. È stata una buona mossa.
Perché non vuoi ripetere quello che un tizio ha fatto per un decennio in televisione. Quando Keaton arriva – attenzione spoiler! – pensi: “Santo cielo!”. È così divertente se guardi la copertina del DVD di Flash, cosa c’è scritto? Batman, che ti dice qualcosa. Poi la fine, è un’enorme cosa digitale. Non è sempre facile da realizzare, ma se guardi la prima metà di quel film e la sua genesi, era un po’ diversa dalla nostra e ho pensato che fosse estremamente ben fatta.”