Non è una novità che Patriota (in originale Homelander) da The Boys sia una versione estremizzata (ma manco troppo) dell’ex (e futuro) Presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Era molto esplicativo il character poster rilasciato per la 4a stagione della serie che faceva il verso ai manifesti elettorali e raffigurava Patriota con sotto uno slogan elettorale che suonava molto come “Make America Great Again”.
Trump e il McDonald’s: la realtà supera la finzione e The Boys raggiunge la realtà
Negli ultimi giorni però, come se ancora servisse, è arrivata un ulteriore conferma del fatto che Patriota, nella mente degli sceneggiatori, è assolutamente Donald Trump.
Il 20 ottobre, il tycoon ha lavorato in un McDonald’s a Feasterville-Trevose, in Pennsylvania.
Ovviamente il tutto è stato organizzato per la sua campagna elettorale. Trump voleva fare riferimento al fatto che Kamala Harris, la sua avversaria elettorale dei Democratici, abbia scritto sul suo curriculum di aver lavorato in un McDonald’s nel 1980, secondo lui inventandoselo.
La carriera da friggitore di patatine di Donald Trump è durata in tutto mezz’ora, l’imprenditore ha riempito qualche confezione di patatine e ha servito gli ospiti, selezionati precedentemente tra il pubblico e il suo staff, per poi rispondere a domande dei giornalisti.
Al momento, la catena di fast food non si è espressa al riguardo del fatto che Kamala Harris abbia effettivamente lavorato per loro, ma almeno questa storia ci ha regalato un grande momento di politica estera.
La risposta della Vought International
L’account Instagram della Vought International non si è fatto attendere troppo e ha parodiato l’accaduto con un esilarante post:
Crescendo, Patriota sognava di lavorare nel suo Vought A Burger locale. Recentemente, il suo desiderio si è avverato, poiché Vought ha chiuso un ristorante e usando clienti preselezionati, Patriota ha potuto “servire” “cibo” “alle persone. ” Grazie, Patriota, per aver mostrato a tutti che sei un vero uomo del popolo!
Beh, il riferimento sembra chiaro.
The Boys, serie di Amazon Prime tratta dal fumetto cult dell’irlandese Garth Ennis (Preacher), si conferma quindi come uno dei prodotti più satirici statunitensi degli ultimi anni, la cui satira addirittura va oltre la sola serie.
Il fumetto era una sorta di critica al fumetto supereroistico classico, che prendeva i beniamini del pubblico e (sotto falsi nomi) li rendeva dei depravati senza limiti che fingevano di essere eroi ma erano solo dei prodotti della multinazionale Vought.
La serie invece, con un lavoro di adattamento e modernizzazione eccellente, alterna satira sull’industria dei cinecomic a satira politica, come abbiamo già visto con i continui parallelismi tra Patriota e Donald Trump.