Sono passati 25 anni proprio questo mese, forse chissà per quale sortilegio o incantesimo sembra che il tempo si sia fermato. Tutto ci riconduce a quel lontanissimo 1993 e per chi come me lo ha vissuto in diretta sulla propria pelle, complice anche l’età adolescenziale, rimanere impressionati davanti al televisore, impauriti da alieni mutaforma e mostri deformi, sa cosa vuol dire aver i brividi quando le prime note della sigla d’apertura davano il via ad ogni puntata di X-files.
Nato dalla mente geniale di Chris Carter, la serie racconta le indagini sul paranormale dei due agenti dell’FBI interpretati da David Duchovny e Gillian Anderson, ovvero Fox Mulder e Dana Scully, coinvolti in una serie di complotti governativi e cospirazioni tese, principalmente, ad occultare forme di vita provenienti da altri pianeti.
Sembrerebbe una trama estremamente semplice ma non lo è, vediamo il perché.
La trama
Innanzi tutto la serie X-files è una serie pioniera, ha esplorato e sperimentato per la prima volta la narrazione di una storia espandendosi per più puntate e in diversi momenti lasciando sempre, su alcune di esse, un finale aperto e inserendo qua e là piccoli dettagli, che di volta in volta andavano a costruire la fitta rete di intrighi, insabbiamenti e casi inspiegabili durata più di 10 stagioni.
Fox Mulder è un visionario, con le sue idee strampalate e la sua ossessione per la ricerca della verità, sfidando i più alti vertici dell’FBI e del governo, si ritrova a lavorare nel seminterrato del quartier generale di Washington agli x-files, casi considerati irrisolti e in attesa di essere archiviati, un reparto totalmente trascurato e mal visto da esser dimenticato, apparentemente, da tutti.
Dana Scully è l’esatto opposto del suo collega, scettica e razionale, medico e scienziata, viene selezionata dai suoi superiori per controllare e screditare le teorie fantasiose e complottistiche di Fox, sarà quindi lei la compagna di avventure per il famigerato spettrale Mulder.
Insieme i due daranno vita ad una serie di tenebrose avventure, creando con il tempo una complicità inaspettata e un legame che andrà ben oltre alla semplice collaborazione lavorativa, coinvolgendo lo spettatore in un concentrato di suspense e curiosità sfrenata.
Un successo senza precedenti
Erano gli anni novanta, i telefilm e la fiction impazzavano nei palinsesti dei principali canali televisivi, da noi in Italia erano gli anni d’oro di serie tv come Beverly Hills 90210, Melrose Place e Twin Peaks. Quando x-files approda su Italia Uno l’effetto scatenato è di proporzioni enormi, la serie esordisce in seconda serata con una puntata a settimana per via dei contenuti non adatti ad un pubblico di minori, ma nel giro di un breve periodo il programma approda in prima serata raddoppiando il numero di puntate.
In pochi mesi la serie acquista un interesse globale, i due attori principali divengono dei sex symbol e la serie viene immediatamente rinnovata per una seconda stagione, per Chris Carter una vittoria inaspettata. Inizialmente realizzata con un bassissimo budget, arriva a conquistarsi la critica del pubblico e della stampa divenendo nel giro di pochi anni la serie evento e guadagnando premi e riconoscimenti in tutto il mondo.
La serie arriverà a meritarsi ben 11 stagioni, 2 spin off e 2 film distribuiti in tutti i cinema e correlati alla trama principale, sebbene dall’8° stagione alla 9° l’interprete principale di Fox Mulder, David Duchovny, lascia il cast, pur apparendo sporadicamente in qualche puntata e nel finale della nona stagione. La serie subisce dei drastici cali e Chris Carter corre ai ripari concludendola frettolosamente (e temporaneamente). Nel 1998 debutta il film X- files che va a collegarsi a livello cronologico tra la quinta e la sesta stagione, la seconda pellicola invece arriva nel 2008 a distanza di anni dall’ipotetico finale del 2002.
Le serie spin-off ambientate nello stesso universo della serie, invece, non hanno lunga vita e nel giro di pochi anni vengono inesorabilmente cancellate. La prima si intitola Millennium e parla di alcuni episodi del mondo dell’occulto e del paranormale. Protagonista Lance Henriksen, interpretato da Frank Black, un sensitivo che cerca di sgominare le malvagie operazioni di conquista del mondo da parte di una setta massonica. Scarso il successo, a tal punto che il finale della serie verrà dirottato in una puntata della settima stagione di x-files.
Nel 2001 tentano di replicare il tentativo di uno spin-off con The Lone Gunmen, incentrato sui Pistoleri Solitari, personaggi comprimari della serie portante e amici dell’agente Mulder. Anche questa serie verrà cancellata dopo una sola stagione per lo scarso riscontro ottenuto.
L’inaspettato ritorno
Nel 2016, 14 anni dopo, Chris Carter decide che è il momento di tornare a riaprire gli x-files e arriva la stagione dieci, con una storia che va a riprendere con le pinze un secondo finale ormai archiviato dal film del 2008 X-files: i want to believe. La partenza viene accolta con clamore e le prime puntate della serie raggiungono più di 16 milioni di audience, tutto perfetto se non fosse per il fatto che la serie accusa il cambio generazionale e non è in grado di competere con quelle di maggior successo di questi periodi.
Un po’ per le storie non incisive e per nulla intriganti e un po’ per il contesto totalmente privo di innovazioni e spunti originali, lo show è tenuto in piedi dalla sola presenza degli attori principali, tornati dopo diverso tempo nei ruoli che li hanno resi celebri, ma questo non basta.
Nel 2018, non contento degli scarsi risultati della decima stagione, Chris Carter e Fox ci riprovano, ma il tiro non viene calibrato. Nelle puntate sembrano ripetersi gli stessi errori narrativi delle precedenti, X-files sembra aver perso di interesse ma soprattutto diventa in queste due ultime stagioni la brutta copia della serie che era un tempo, ridicolizzandosi e minimizzando al massimo qualsiasi tipo di colpo di scena e suspense.
La festa comunque è qui
Nonostante le defezioni di questi ultimi anni, X-files merita un premio per aver portato nelle nostre case un’idea e una concezione di serie tv totalmente nuova, che con gli anni ha spalancato le porte dando spunti a soggetti e storie di altri incredibili programmi come Lost e Fringe, per tirarne in ballo alcuni.
La serie di Chris Carter ha dato il via ad un enorme interessamento verso l’ambito ufologico e dell’esoterismo. Programmi e documentari, come quello di Mistero in Italia, li si devono, almeno in parte, a x-files, incredibile serie curata in ogni dettaglio, basata su fatti e avvenimenti verosimili e che, soggiogando con intelligenza e stupore l’attenzione dello spettatore, ha fatto in modo che diventasse a tutti gli effetti un vero cult.
Al di là di alieni, ufo e complotti, c’è molto di più, qualcosa che va a fondo e tenta di ispezionare l’animo umano, di andare in profondità nel subconscio umano, questo perché l’ignoto, ciò che non possiamo conoscere, che non sappiamo, ci ha sempre affascinato. Che sia fantascienza o realtà non ci è dato di sapere quella che sia la verità, ma poco importa poiché questa rimane pur sempre una storia raccontata.
Da bimbo mi spaventavo, crescendo mi appassionavo, ricontemplando oggi questi lunghissimi anni di casi irrisolti, sento di autoinvitarmi a questa festa e di rendermi portavoce di questo importante anniversario. Che sia la fine per gli x-files o solo un momento di stallo in attesa chissà di quale sorpresa, sento di omaggiare questa splendida serie tv, una colonna portante nella storia della televisione, un avventura senza fine che tutti gli appassionati del genere non dovrebbero farsi sfuggire.
Un bell’articolo in cui traspare la.tu passione