L’Incal di Alejandro Jodorwsky sta per diventare un film e sarà diretto dal regista premio Oscar Taika Waititi. Scopriamo insieme tutti i dettagli!
La storia de L’Incal: un Dune che non ce l’ha fatta
Era il 1975 quando Alejandro Jodorowsky, regista visionario che ha scritto una pagina di storia del cinema con i suoi El Topo e La montagna sacra, decise di mettersi all’opera su quello che potenzialmente sarebbe stato uno dei più grandi film mai realizzati e che avrebbe potuto riscrivere la storia del genere fantascientifico. Jodorowsky, per ben due anni, lavorò senza sosta all’adattamento cinematografico di Dune, il romanzo di Frank Herbert.
Il film era diventato il progetto della sua vita, la sua massima ambizione: voleva realizzare il film più grande che si fosse mai visto, dando vita ad un immaginario visivo senza precedenti, dove il romanzo originale era soltanto la base di quell’opera che poi Jodorwsky avrebbe fatto sua, grazie alla collaborazione di un team di artisti formidabili uniti dal regista e che poi avrebbero lavorato insieme ad altri grandi film di fantascienza, primo tra tutti Alien.
Nel film ci sarebbero stati Salvador Dalì, Orson Welles, Mick Jagger, la colonna sonora sarebbe stata composta dai Pink Floyd: si trattava di un progetto ambizioso e di una portata artistica senza pari, rivoluzionario. L’unica pecca è stata però proprio l’eccessiva originalità del progetto, che non ha trovato i finanziamenti necessari per vedere la luce. Un vero peccato, è quasi un crimine che di questo ambizioso progetto non se ne sia fatto nulla…o forse no?
La sceneggiatura di Dune realizzata da Alejandro Jodorowsky era davvero complessa e dettagliata. Il regista, grazie alla collaborazione del fumettista francese Jean Giraud, in arte Moebius, realizzò uno script illustrato, immaginando ogni singola inquadratura. Molte delle trovate registiche da lui immaginate e riportate su carta sono poi approdate sul grande schermo per mano di altri registi, in particolare Star Wars deve molto al lavoro di Jodorowsky, ma in generale tutta la produzione cinematografica fantascientifica si rifà al suo Dune.
La vicenda è raccontata nei dettagli in un apposito documentario, Jodorowsky’s Dune, girato da Frank Pavich, uscito nel 2013 e tornato presso le sale cinematografiche italiane durante i primi giorni di questo settembre. Al termine del documentario, Jodorowsky riporta una conversazione avuta con il fumettista Moebius. Quando, sul finire degli anni Settanta, il regista comprese che del lavoro della sua vita non se ne sarebbe fatto più nulla, in molti dei suoi collaboratori temevano realmente per la sua vita. Moebius gli chiese:
“E ora cosa farai? Morirai?”
Alejandro Jodorowsky aveva dato la sua vita per quel progetto, aveva venduto tutto ciò che aveva per racimolare il danaro per lavorarvi, vi aveva dedicato ore e ore delle sue giornate, aveva fatto di tutto per ottenere la collaborazione di grandi artisti, aveva persino assunto un personal trainer per il figlio dodicenne che avrebbe interpretato il protagonista Paul Atreides, sottoponendolo ad un allenamento estenuante che lo avrebbe forgiato così come accadeva nel romanzo per il giovane della casata di Caladan.
Tutti questi sacrifici non potevano andare sprecati e, dopo alcune settimane di silenzio, il regista si rincuorò e decise di dare nuova linfa al suo progetto. Il fallimento sarebbe stato quello di cambiare direzione, ha dichiarato Jodorowsky. Il regista ha così proseguito sul suo cammino e, con tutti i disegni preparatori e la sceneggiatura realizzati, decise di dar vita ad un fumetto: L’Incal.
L’Incal, di cosa parla?
L’Incal è un fumetto diviso in sei capitoli, pubblicato tra il 1981 e il 1988 dalla casa francese Les Humanoïdes Associés, sulla rivista Métal Hurlant, originariamente con il titolo Une aventure de John Difool, poi divenuto L’Incal per la successiva ristampa del 1998. L’Incal è una space opera che segue la storia del detective privato John Difool, che si imbatte in un mistico artefatto noto come Incal, un oggetto di grande potere ambito da molte persone nella galassia. Quando Difool scopre i poteri e la funzione dell’Incal, inizia una missione per salvare l’universo. Ben presto il nostro protagonista affronterà un vero e proprio viaggio spirituale, portando ad importanti riflessioni sull’esistenza.
L’Incal è un’opera straordinaria e di rara bellezza, innovativa a tal punto da essere d’ispirazione per numerosi titoli sci-fi, tra cui Blade Runner, Il quinto elemento e Matrix. Anche se il fumetto è frutto di una sceneggiatura originariamente tratta dal Dune di Frank Herbert, del romanzo originale conserva ben poco o quasi nulla, perché ormai Jodorowsky aveva fatto propria quell’opera, estirpata dalle sue radici.
Sempre nel documentario Jodorowsky’s Dune, il regista ha poi dichiarato che gli sarebbe piaciuto vedere la trasposizione cinematografica del suo fumetto. Ebbene, quel sogno si sta per realizzare!
L’Incal sta per diventare un film! Ecco cosa sappiamo
Pochi giorni fa, Alejandro Jodorwsky ha pubblicato su Twitter un post misterioso, annunciando che L’Incal sarebbe diventato un film e che per maggiori informazioni avremmo dovuto consultare un apposito sito.
Big news coming soon!
More infos on https://t.co/04WiZC6UaH#theincalmovie pic.twitter.com/DNqzlevAWE— Alejandro Jodorowsky (@alejodorowsky) November 1, 2021
Sul sito in questione però non vi era nulla inizialmente: soltanto una misteriosa immagine ed una scritta che preannunciava che, per scoprire il nome del regista, avremmo dovuto attendere il 4 novembre. Insomma, è stato creato molto hype attorno a questo grande annuncio!
Finalmente oggi possiamo dirvi il nome che si cela dietro questo epico progetto: Taika Waititi! Il regista ci viene presentato in un apposito video pubblicato su Youtube e sul suddetto sito, realizzato da Pavich, già autore del precedente documentario.
Alejandro Jodorowsky, formatosi come regista, non si occuperà dunque della trasposizione della sua graphic novel. Lui stesso ha dichiarato di essere ormai troppo anziano (il Signor Jodorowsky ha ben 92 anni!) e di non essere dunque nelle condizioni di dirigere un film che si prospetta come un’enorme epopea. Con grande umiltà, il regista ha scelto il suo successore, colui che si occuperà di realizzare il suo sogno di vedere sul grande schermo il lavoro di una vita.
La volontà di Jodorowsky era quella di affidare questo importante compito ad un regista che innanzitutto fosse un artista, una persona che non pensi ai soldi e che piuttosto ambisca a cambiare il mondo con i suoi film. A detta di Jodorowsky, Taika Waititi è esattamente la persona giusta per questo progetto:
“Quando il CEO della Humanoids Fabrice Giger mi ha introdotto ai lavoro di Taika Waititi, mi è sembrato ovvio che fosse la persona giusta. Ho piena fiducia nella creatività di Taika e sul fatto che riuscirà a conferire a L’Incal un taglio che sarà, allo stesso tempo, unico, intimo e di portata cosmica”.
Dal canto suo, Taika Waititi è estremamente onorato di lavorare a L’Incal. Il regista ha dichiarato:
“I film e le graphic novel di Alejandro Jodorowsky hanno influenzato me e tante persone per lungo tempo. Sono rimasto sbalordito per aver ricevuto l’offerta di dare vita ai suoi iconici personaggi e sono grato di ciò nei confronti di Alejandro, Fabrice e tutti quelli che alla Humanoids hanno avuto fiducia in me”.
La sceneggiatura de L’Incal sarà scritta da Taika Waititi, insieme ai suoi fedeli collaboratori Jemaine Clement e Peter Warren. Ad oggi non sappiamo ancora chi produrrà il film, quale casa riuscirà ad accaparrarsi i diritti per la sua distribuzione, chi saranno gli attori protagonisti. Ciò che è certo è che si tratterà di un’opera straordinaria, o almeno tutte le premesse ce lo fanno sperare e siamo davvero entusiasti di poter vedere, un giorno, un film così importante.