Suspiria di Luca Guadagnino, uscito nell’estate del 2018, è un film che ha sempre suscitato pareri contrastanti, c’è chi lo ama alla follia, ritenendolo addirittura migliore di quello di Dario Argento e chi lo odia, pensando che si scosta troppo dall’originale. Tuttavia, oggi le considerazioni sul film passano in secondo piano, perché di certo quello su cui sono tutti d’accordo è che la colonna sonora di Suspiria è una vera perla degli ultimi anni.
Il regista, infatti, ha fatto compiuto la scelta giusta scegliendo come compositore Thom Yorke, cantante e frontman dei Radiohead al suo debutto come compositore. Le canzoni dei Radiohead sono presenti in diversi film e nell’album Ok Computer, la quarta traccia, intitolata Exit Music (For a film), fu utilizzata, ad esempio, nei titoli di coda dell’episodio Zitto e balla di Black Mirror.
La musica che Thom Yorke ha composto negli anni insieme ai Radiohead evoca spesso sentimenti che passano (raramente) dalla gioia, ma soprattutto attraversano il dolore, non c’era dubbio che l’artista avrebbe saputo precisamente come coinvolgere e allo stesso tempo turbare lo spettatore con la colonna sonora di Suspiria.
Thom Yorke racconta l’esperienza con Suspiria
C’è da dire che i presupposti tra il regista e il compositore non erano di quelli migliori, infatti Luca Guadagnino nei film precedenti aveva sempre utilizzato canzoni già edite e Thom Yorke ha dichiarato che avrebbe rifiutato l’idea di comporre un’intera colonna sonora, ma come detto già prima, il passo più lungo e lungimirante è stato proprio di Guadagnino che nella lettera scritta a Yorke l’ha convinto.
Pare che sia stata proprio la descrizione del ballo Volk a dare la spinta finale per accettare la proposta, il cantante ha dichiarato che mentre leggeva la scena, già la immaginava con la musica perfetta, ed è così che è nata questa incredibile collaborazione.
«Luca è venuto a cercarmi a uno dei miei concerti, prima mi aveva scritto una lettera molto carina. Di norma avrei risposto “No, io non faccio queste cose”, ma Luca me l’ha descritto in un modo… e poi c’era il fatto che i Goblin avessero scritto la colonna sonora originale. Tutti erano assolutamente disposti ad avere un approccio alternativo. Non so, il modo in cui Luca mi ha parlato del progetto mi ha affascinato» ha dichiarato Yorke.
Dal canto suo, il regista di Suspiria spiega perché proprio Thom Yorke: «Thom ha una profondità, un impegno nella musica e una ricerca incessante che fa di lui la voce musicale della nostra generazione. Ma, allo stesso tempo, è uno che non ha mai rifuggito la musica metallica ed inquietante. Sapevo che sarebbe stato un autore perfetto per la musica del mio film».
Suspirium – Un viaggio che si discosta anche dal film
Si può pensare alla colonna sonora come un viaggio, un’esperienza unica che si discosta anche dal film, in quanto le sensazioni vorticose evocate da ritmi spezzati alternati a momenti fluidi ed evanescenti, introducono chi ascolta in uno stato ipnotico, quasi magico, un sogno gotico e angosciante, soprattutto con i brani Has ended, Klemperer Walks, Open Again, Sabbath Incantation e The Inevitable Pull (che vengono in sequenza).
Dopo questi brani che ci introducono allo stato emotivo del film, c’è Olga’s destruction, traccia che accompagna la scena più forte del film: Susie che balla i passi di Volk, il ballo creato da Madame Blanc, e Olga che da un’altra stanza percepisce e riceve dentro di sé quei passi come fossero continue violenze, fino a contorcersi, distruggersi le ossa e non riuscire a ritornare più come prima. Sarà uno dei primi terribili incantesimi che vediamo in Suspiria, una scena dall’impatto visivo e sonoro più belle degli ultimi anni e Thom Yorke, senza dubbio, non poteva creare di meglio.
Un altro brano degno di tutta l’attenzione e forse il più bello è Unmade: il piano che accompagna tutta la canzone, con la voce (questo è uno dei pochi brani cantati) di Thom Yorke sempre sottile, sempre dolce, ma contemporaneamente forte e nostalgica, coronano quello che già il titolo suggerisce: We’re broken pieces, unmade (siamo pezzi rotti, incompleti). Di fronte ad un brano del genere ci si dimentica completamente della colonna sonora, quasi Suspiria non esiste, esistono solo le sensazioni. C’è da dire, tuttavia, che la scena che accompagna una canzone apparentemente dolce, è una violenta rivelazione della vera essenza di Susie (chi ha visto il film, ricorderà).
A scuotere di nuovo, ancora una volta la mente, sono i ritmi di Volk, brano su cui si fonda il famoso ballo, ritorniamo ai momenti ansiogeni, Volk si spezza continuamente con suoni spettrali, è un climax ascendente di tensione fino ad arrivare allo scoppio finale, da brividi.
Un ultimo, la perla dell’album, Suspirium, che troviamo nei titoli di testa di Suspiria e ci conduce già verso il viaggio. Suspirium è la punta di diamante, probabilmente la traccia più famosa che, insieme ad Unmade, fa parte di quelle in cui c’è anche la voce di Thom Yorke. Bisogna ascoltarla per coglierla nella sua immensità:
L’album è uscito per intero il 26 Ottobre 2018 e contiene 25 brani (clicca qui se vuoi acquistarlo).
- A Storm That Took Everything
- The Hooks
- Suspirium
- Belongings Thrown in a River
- Has Ended
- Klemperer Walks
- Open Again
- Sabbath Incantation
- The Inevitable Pull
- Olga’s Destruction (Volk Tape)
- The Conjuring of Anke
- A Light Green
- Unmade
- The Jumps
- Volk
- The Universe is Indifferent
- The Balance of Things
- A Soft Hand Across your Face
- Suspirium Finale
- A Choir of One
- Synthesizer Speaks
- The Room of Compartments
- An Audition
- Voiceless Terror
- The Epilogue