La fine di Supernatural si avvicina, anche se la produzione si è momentaneamente arrestata causa Covid-19. Per chi come me è cresciuto con Supernatural, dover dire addio alla serie sarà un dolore immenso. Un po’ come lo è stato leggere quel che Jared Padalecki e Jensen Ackles hanno rivelato in There’ll Be Peace When You Are Done, nuovo libro sullo show, che raccoglie foto, illustrazioni dei fan, ricordi e confessioni da parte di cast e crew.
“Cosa mi mancherà di Dean Winchester? Mi mancherà la sua ca**utaggine. Se sei una persona responsabile, che segue le regole comuni imposte dalla società, raramente puoi fare le cose che solitamente fa Dean. Mi mancherà entrare in una stanza con tutta la confidenza del mondo e tagliare qualche testa a qualche vampiro o fare una retromarcia a 180° a tutta velocità. Mi mancheranno tutte le cose cool che abbiamo fatto per tutti questi anni. E insieme alla ca**utaggine, mi mancherà anche l’umiltà che caratterizza questi personaggi. Credo che sia questo loro equilibrio a renderli davvero reali, per noi e soprattutto per i fan. Non è possibile che esista qualcuno che va sempre contro le regole e che ne esca sempre impunito. Deve esserci equilibrio e deve anche esserci un po’ di vulnerabilità. Credo che riuscire a interpretare questi due estremi sia catartico per noi attori e mi mancherà poterlo fare. E’ stato un privilegio interpretare un personaggio come Dean, che ha ispirato così tante persone e che ci ha insegnato che una qualsiasi scusa per arrendersi non è una scusa sufficiente per arrendersi davvero per i Winchester. Questo è quello che sono. Loro lottano perché credono in quello per cui stanno lottando e questa è anche la parte dello show con cui le persone si sentono più in sintonia: continuare a lottare, non arrendersi soltanto perché tutto sembra contro di te. Supernatural rappresenta quel tipo di resilienza. Credo che quel che Dean lascerà ai suoi fan sia questo, il non arrendersi mai. Lui continua a lottare nonostante tutto. Lo show porta con sé il messaggio “always keep fighting” (sempre continuare a lottare) e questo ha spinto i fan stessi a lottare, qualsiasi sia la loro lotta. Non credo che diremo mai addio del tutto ai nostri personaggi. Fanno ormai parte di noi. Sarà dura appendere quegli stivali e le chiavi dell’Impala. Sono stato Dean Winchester per la maggior parte della mia vita ed è stato un lungo e bel viaggio. Questo show ci ha cambiato la vita quindici anni fa e ce l’ha cambiata diverse volte e non saremo mai più le stesse persone“
“Sono molto orgoglioso di quel che abbiamo fatto e della storia che abbiamo raccontato. Sam Winchester è stato per me una grandissima fonte di ispirazione, così come lo è stato per i fan. Sam è un personaggio che pensa e vede le cose in modo diverso. Fin dall’inizio, Dean era stato scritto come quello più irruento e impulsivo, mentre Sam era il più riflessivo, che sentiva il peso del fare sempre la cosa giusta, anche se non sempre era facile; devo o non devo bere il sangue di demone per diventare invincibile così da salvare delle vite? Vale la pena lasciar morire una persone se puoi salvarne venti? Sam è riflessivo e accorto, mentre io tendo a essere più impulsivo come Dean in un certo senso. Ma Sam mi ha cambiato e mi ha aiutato a essere più riflessivo. Credo che la maggior parte di noi, proprio come Sam, probabilmente lotta per perdonarsi qualche volta. Credo che le azioni di Sam siano state buone e leali e ho sempre voluto che continuasse a lottare – per suo fratello, per la sua famiglia, per salvare le persone. Apprezzo questo in lui. Il modo in cui i Winchester hanno affrontato sfide insormontabili ha ispirato me e spero anche tanti altri ad andare avanti e a lottare. Sono triste che lo show finisca, ma voglio sentirmi triste. Non voglio sentirmi sollevato. Non voglio essere contento che sia tutto finito. Voglio sentirmi come mi sono sentito quando è finito Harry Potter. Anche se è difficile, voglio che lo show finisca lasciando a tutti noi la voglia di avere ancora qualcosa in più, di vederlo andare avanti”.