Warner Bros e DC Studios hanno pubblicato il primo trailer ufficiale di Supergirl, dopo diversi giorni di marketing per annunciare l’arrivo del filmato integrale online. Il secondo lungometraggio del DCU di James Gunn è scritto dalla sceneggiatrice e drammaturga Ana Nogueira ed è diretto da Craig Gillespie, regista noto per altri film con protagonisti femminili, come Tonya con Margot Robbie e Crudelia con Emma Stone. Anche se non è diretto da Gunn, si nota la sua impronta in un giusto mix tra Guardiani della Galassia (canzoni retrò, il walkman e le avventure spaziali) e Superman (spin-off diretto).
“Quando un avversario inaspettato e spietato colpisce troppo vicino a casa, Kara Zor-El, alias Supergirl, è costretta a stringere un’improbabile alleanza intraprendendo un’epica avventura interstellare all’insegna della vendetta e della giustizia“.
Il trailer e la sinossi ufficiale presentano il quarto progetto del Capitolo Uno del DCU: Dei e Mostri, in sala dopo la serie tv animata Creature Commandos, il film Superman e la serie tv live-action Peacemaker 2. La trama del nuovo cinecomic si ispira al fumetto Supergirl: Woman of Tomorrow di Tom King, la cui lettura è consigliata alla fine del trailer in lingua originale. La storia comincia dopo pochi giorni dalla fine di Superman di James Gunn, in cui la cugina di Kal-El è introdotta con un cameo, e si legge la notizia del salvataggio dell’eroe su un giornale nel trailer.

Kara Zor-El, viaggia attraverso l’universo con Krypto, il cane visto nel film di quest’anno, per festeggiare il suo ventitreesimo compleanno, ma la sua strada si incrocerà con quella di una ragazzina orfana che ha giurato vendetta contro Crem delle Colline Gialle, un conquistatore interplanetario che ha ucciso i suoi genitori.
Supergirl è interpretata da Milly Alcock (House of the Dragon) e Lobo è mostrato solo in un frame mentre cammina lungo un corridoio, in attesa di vederlo di più in un trailer successivo per conoscere meglio il personaggio di Jason Momoa. Nel cast compaiono anche Matthias Schoenaerts (Krem delle Colline Gialle), Eve Ridley (Ruthye Marye Knoll), David Krumholtz (Zor-El), Emily Beecham (Alura In-Ze).
Le parole dei protagonisti di Supergirl
In occasione della presentazione del primo trailer del nuovo cinecomic, la Warner/DC ha organizzato a New York un evento speciale con i produttori James Gunn e Peter Safran, il regista Craig Gillespie e la protagonista Milly Alcock. Supergirl arriverà nei cinema italiani il 25 giugno 2026 e Gillespie ha parlato del suo rapporto con il progetto:
“Quando ho saputo che James Gunn e Peter Safran avrebbero preso il controllo della DC mi sono subito interessato perché adoro il lavoro di James. Adoro il suo stile. Poi è arrivata la sceneggiatura di Anna Nogueira, così bella che è stato il primo script di un cinecomic che sono riuscito a capire. Ho amato il tono e sapevo cosa farne. Milly era già stata scelta per il ruolo, quindi ho fatto le mie ricerche su di lei, ho guardato una serie australiana in cui ha recitato. Conoscevo già House of the Dragon.
Non potevo essere più entusiasta di lei come protagonista. Supergirl è una combinazione perfetta di sceneggiatura, Millie, James e Peter che hanno supervisionato il tutto. La storia affronta aspetti molto cupi e difficili per il personaggio, e ho pensato che avrebbero puntato proprio su questo. Millie era perfetta per il ruolo, con la sua vulnerabilità e il suo umorismo. L’insieme di queste caratteristiche mi ha fatto venire voglia di buttarmi a capofitto nel progetto e dimostrare il mio valore.”
Milly Alcock ha poi parlato della protagonista, specificando le differenze con Superman:
“Rispetto a Superman, Supergirl ha un background completamente diverso. È cresciuta su un pianeta che stava morendo. Tutti quelli che ha conosciuto e amato sono morti. Questo ha creato in lei una psicologia molto cinica, non si fida di molte persone. Ha alzato un grande muro, è molto scettica nei confronti delle persone. Clark è l’opposto: ha fiducia, si aspetta il meglio dalle persone. Ha avuto una vita molto protetta e inoltre finge. Kara non finge mai.
Se qualcosa non le va bene, lo capisci subito. Non ha una facciata, il che è stato piuttosto stimolante da interpretare. Kara non vuole essere un’eroina. C’è un link con la mia esperienza personale di attrice: dovendo assumere un certo ruolo e soddisfare un certo tipo di aspettative esterne, qualche volta ti senti come se non lo meritassi. Mi sono identificata con questo. Lei deve essere l’eroina della sua storia. Molti di noi fanno fatica a farlo, a sentirsi all’altezza.”