Lo scorso 23 novembre è uscito presso le sale cinematografiche italiane Strange World – Un Mondo Misterioso, nuovo atteso film targato Disney. Come ormai accade frequentemente da qualche anno con i titoli del noto studio d’animazione, ancora una volta è emerso il problema della censura riguardo alla presenza di tematiche LGBTQ+. Disney ha quindi deciso ovviare alla questione non facendo uscire il film in ben venti territori: ecco tutti i dettagli!
Strange World, di cosa parla?
Strange World – Un Mondo Misterioso segue una leggendaria famiglia di esploratori, i Clade, in un inaspettato viaggio in una terra sconosciuta e pericolosa insieme a un variegato equipaggio che comprende una specie di “blob” piccolo e dispettoso, un cane a tre zampe e una serie di fameliche creature.
Strange World è diretto da Don Hall, regista già noto per Big Hero 6 (grazie al quale si è aggiudicato il premio Oscar per il miglior film d’animazione) e Raya e l’ultimo Drago. Accanto a lui ci sarà Qui Nguyen, in veste di co-regista e sceneggiatore, che ricordiamo per lo script di Raya e l’ultimo Drago, segnando così la sua seconda collaborazione con Hall. Roy Conli (Big Hero 6, Rapunzel – L’intreccio della torre) invece figura come produttore.
Lotta contro la censura
Uno dei protagonisti, Ethan (nel doppiaggio originale interpretato da Jeboukie Young-White), è omosessuale ed ha una cotta per un altro ragazzo del film. Si tratta di un elemento centrale per la trama di Strange World e proprio per questo motivo non vi è stato alcun modo di rimuoverlo senza che la storia diventasse incomprensibile.
Per evitare che il film venisse censurato, Disney questa volta ha deciso di giocare in anticipo negando direttamente la distribuzione di Strange World in quei paesi dove dati argomenti, quali la rappresentazione di temi LGBTQ+, non sono ancora accettati nei media. Tra i paesi in questione ci sono il Medio Oriente, la Cina, La Malesia, l’Indonesia, Il Pakistan, l’Africa orientale (Tanzania, Uganda, Kenya), l’Africa occidentale (Nigeria, Ghana), le Maldive, il Nepal e il Bangladesh. Naturalmente, tra i territori in cui non è uscito il film figura anche la Russia, dove numerose case cinematografiche oltre la Disney hanno bloccato la distribuzione delle proprie pellicole.
In un comunicato ufficiale, Disney spiega le ragioni della propria scelta:
“Nei paesi dove lavoriamo, intendiamo condividere le nostre storie nella loro forma originale, come le abbiamo concepite noi e i nostri artisti. Se facciamo delle modifiche, per motivi legali o per altre considerazioni, si tratta sempre di piccoli cambiamenti. Non facciamo mai modifiche che pensiamo possano avere un impatto sulla storia. In quel caso, preferiamo non distribuire un contenuto in un determinato paese”.
Strange World è solo l’ultimo di molti altri titoli che hanno subito lo stesso trattamento in precedenza, basti pensare alle recenti polemiche emerse con l’uscita di Lightyear, o ancora ricordiamo lo scalpore suscitato da una semplice battuta presente in Onward, inevitabilmente vittima di censura.