Sono disponibili il trailer e il poster di Storia della mia famiglia, la nuova dramedy in 6 episodi creata da Filippo Gravino, diretta da Claudio Cupellini e prodotta da Palomar (a Mediawan Company), solo su Netflix a partire dal 19 febbraio.
Scritta da Filippo Gravino con Elisa Dondi, la serie vede protagonisti Eduardo Scarpetta (Fausto), Vanessa Scalera (Lucia), Massimiliano Caiazzo (Valerio), Cristiana Dell’Anna (Maria) e Antonio Gargiulo (Demetrio).
Storia della mia famiglia, la sinossi
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Questa è la storia di Fausto e del suo ultimo giorno. Una storia fatta di allegria, passione, amore per i figli, e di una sfacciata mancanza di paura per la vita e per il futuro. Ma questa è anche la storia di un amore assoluto e del suo punto di rottura, drammatico e decisivo. È soprattutto la storia di una famiglia improbabile, di uno sgangherato e amatissimo clan a cui Fausto impone responsabilità inattese. Una storia di gioie e di cadute, di risate, di persone capaci di commettere errori macroscopici e piccoli gesti eroici. In cui ognuno, nessuno escluso, dando del proprio peggio cercherà di fare del proprio meglio.
Storia della mia famiglia, i personaggi
Fausto non ha nemmeno quarant’anni ed è l’umano più vitale che si possa conoscere. Fausto ride e fa ridere forte, canta, balla, fa gli scherzi telefonici e sulla spiaggia corre come un bambino. E poi ama tutti, non ce l’ha con nessuno, abbraccia forte e dispensa consigli giusti e crudi, anche se non richiesti. Fausto crede di poter tenere tutto sotto controllo, è testardo e ottimista. Ma soprattutto è un punto fermo e luminoso nella vita dei suoi affetti, soprattutto dei suoi figli, Libero ed Ercole, che lo vedono a metà tra un amico cazzone e un supereroe.
Fausto però è malato, grave. Una serie di metastasi partite dai polmoni lo stanno consumando. Oltre il dolore, la sua morte imminente gli porta un’unica preoccupazione, il futuro dei suoi figli. Esclusa la madre dei bambini, non ha però dubbi su chi dovrà prendersi cura di loro: sua mamma Lucia, suo fratello Valerio e i suoi due migliori amici, Maria e Demetrio. Deve solo convincerli, e sperare che rimangano uniti.
Lucia è una donna matura con un debole per i trentenni. Loro comunque ricambiano, Lucia è attraente e piena di fascino, ma gli innamoramenti durano ben poco, giusto il tempo per lei di essere accecata da un nuovo giovanissimo colpo di fulmine. Una sola volta è stata mollata, da suo marito, che è letteralmente scappato poco dopo che lei ha partorito il secondo figlio. Sebbene non lo confesserebbe mai, è da quel momento che ha sviluppato una sorta di insofferenza per gli uomini della sua età. Lucia ha sempre vissuto a Ercolano, in provincia di Napoli. E dei figli, Fausto e Valerio, ha fatto molta fatica a occuparsi. Lei ama andare a ballare, partire, partecipare alle feste in maschera, innamorarsi.
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Da quando Fausto è morto ha avuto in affidamento i suoi figli. Deve trasferirsi a Roma, lasciare la sua vita, ricominciare a fare la madre. O meglio, cominciare, dato che con i suoi non ci è mai veramente riuscita.
Valerio ha 8 anni in meno di Fausto ed è bello e sfrontato come sua madre. Non si è diplomato, non ha mai lavorato davvero, non ha mai voluto trasferirsi a Roma dal fratello maggiore, malgrado passi le giornate a Ercolano squattrinato e senza impiego, avendo come unica occupazione i continui litigi con Lucia. È irascibile, scontroso, irragionevole, fragile, e si fa di cocaina. Il fratello prima di morire però lo ha incastrato, gli ha chiesto di sostituirlo nella sua attività di NCC, a Roma, e di occuparsi dei suoi figli. Così anche la vita di Valerio ha deviato e ha preso la direzione imposta da Fausto. Per lui, più degli altri, sarà davvero difficile mantenere la calma e l’equilibrio.
Maria è la migliore e unica amica di Fausto. È nervosa, polemica e incapace di astenersi dal dare opinioni su tutto e tutti. Se può dire una parolaccia, ne dice due. Irrimediabilmente pessimista ma senza vittimismo. Insegna lettere alle scuole serali, è appassionata del suo lavoro e generosa oltre ogni limite. Ha un forte senso di giustizia, si prende sempre cura degli altri, pensando peraltro di essere la migliore nel farlo, ma è incapace di impiegare un po’ di questa cura nei confronti di se stessa.
Fondamentalmente perché non si conosce a fondo, non ha un suo centro e il pensiero di guardarsi dentro le fa venire i brividi. Innamorata da sempre di Fausto senza essere ricambiata, non ha mai sperimentato l’amore vero e crede di non meritarsi la felicità. Ah, a volte racconta bugie.
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Demetrio è un uomo timido dall’aspetto un po’ stropicciato. Se gli chiedessero di scegliere un superpotere, sicuramente chiederebbe il dono dell’invisibilità. Tuttavia gli sarebbe più utile un corno rosso gigante perché, diciamola tutta, Demetrio è un po’ sfigato, e gliene succede una dietro l’altra. Con le donne peggio che mai. Gli manca proprio il coraggio. Maria è la sua più grande amica e il suo più grande amore, ma lei dichiara di essere al corrente solo della prima cosa.
Demetrio ha sempre vissuto all’ombra carismatica di Fausto che era per lui l’amico che ti spinge nella vita, che ti ci butta dentro. Fausto gli ha fatto da padre, da àncora, da nord e anche da scusa codarda. Perché a Demetrio ha fatto comodo avere qualcuno a fianco che decidesse per lui il lavoro, la casa, le scarpe… Ma adesso che Fausto non c’è più, Demetrio non può più scappare da se stesso e dovrà trovarsi faccia a faccia coi suoi desideri più profondi.
Libero ha dodici anni e suo fratello Ercole nove. Sono diversi. Libero, malgrado sia il maggiore, è il più fragile ed esplicito nel mostrare le sue emozioni, come sua madre. Ercole invece vuole apparire forte, come suo padre. È inoltre convinto che la madre lo reputi la causa della propria infelicità. Fino all’ultimo giorno sono stati il motore della vita di Fausto. Il centro delle sue azioni, anche quelle più sbagliate, perché pur di proteggerli è stato disposto a tutto.
Prima di morire, Fausto li ha affidati alle persone più vicine, legandole con forza tra loro, a una promessa in cui tutti si sentono costretti, ma che nessuno ha il coraggio di spezzare. Ciò a cui però Fausto non aveva pensato è il naturale richiamo alla vicinanza materna, soprattutto da parte di Libero, che metterà a dura prova l’unità familiare che lui aveva sperato di dare loro, prima di morire.
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Sarah era arrivata in Italia per quello che doveva essere un breve periodo, un mese intenso durante il quale conoscere la lingua, la cultura, l’arte del Belpaese. Quando partì dalla sua Bristol per atterrare a Roma, non avrebbe mai potuto immaginare che quella città, che all’epoca le sembrava sterminata ed estranea, sarebbe diventata casa sua. Infatti, in Italia Sarah ha avuto l’incontro più importante della sua vita: Fausto è entrato nella sua esistenza travolgendo e sconvolgendo tutto ciò che lei era stata fino a quel momento.
Anche se nati in luoghi lontani e provenienti da famiglie agli antipodi, Sarah e Fausto sembravano fatti l’uno per l’altra: complici, compagni, alleati, amanti. Presto, lei e Fausto hanno avuto prima Libero, poi Ercole, ma col tempo entrambi non sono più stati in grado di gestire lo sproporzionato carico emotivo dei loro sentimenti.
Per Sarah, Fausto è stato cura, ma col tempo è diventato anche pena. Perché Sarah è una donna tanto sensibile al punto da essere fragile, impreparata a barcamenarsi tra le difficoltà della vita e ormai da tempo non vive più con i suoi bambini. Forse però Sarah, oggi, si sente pronta a tornare, ma deve ancora dimostrare a sé stessa e al mondo di poter essere per Libero ed Ercole la mamma che vorrebbe.