Sarà Satine Film a portare nelle sale italiane Sterben (Dying). Il film esordio di Matthias Glasner, è stato presentato in concorso alla Berninale 74. Dove ha conquistato il pubblico vincendo L’Orso d’argento Miglior sceneggiatura, il premio Miglior film Giura Lettori Morgenpost Readers e il premio Miglior Film Cinema Tedeschi d’essai.
Sterben (Dying), una commedia esplosiva
Accolto dalla stampa internazionale come “Un’opera piena di vita”, Sterben (Dying) è il racconto affilato, dirompente, che ti catapulterà all’interno delle vicende legate ai Lunies. Una famiglia sempre più sfaldata dagli episodi della vita e ormai priva di legami di amore convenzionali, che il regista Matthias Glasner, mette in scena, sotto uno sguardo algido e grottesco. Sfida il taboo delle convenzioni con l’obbiettivo, di mettere a nudo sentimenti e situazioni all’interno dell’opera. Creando, un sorprendente melodramma moderno in chiave realista, dove a far da cornice al dibattito relazionale è l’interpretazione autentica e affine del cast.
Sterben (Dying), il regista mette in scena vita e morte, in una complessa e potente opera familiare
Sterben (Dying) è il racconto di una famiglia, che da tempo si nasconde dietro un velo d’apparenza e inganno. Si riunisce a causa di un lutto che li ha coinvolti. Un padre assente, rapito dalla demenza, una madre sempre impegnata, un figlio che lavora come direttore d’orchestra a Berlino e una figlia, impiegata come assistente di uno studio dentistico, con qualche problema con l’alcol.
A tratti sembrerebbe una famiglia normale, un po’ stramba certo, d’altronde quanti tipi di famiglia conosciamo? Dalla più classica a quella più stravagante, la famiglia Lunies rappresentata da Glasner è a tratti distante, divisa e distratta. A tenerli separati quelle pareti, che li tengono distanti, ciascuno con la propria vita e i propri problemi, diventando la colonna portante della storia, costruita da sei capitoli, in bilico tra il senso di vita e il sentore di morte.
A tenere i fili della storia sono i genitori, Lissy e Gerd, ormai vecchi e privi di ogni difesa, affetti da diverse malattie, sospesi in un limbo di demenza senile. Il regista affronta tutto questo in chiave ironica, nonostante le tematiche complesse. Un ritratto familiare che tocca i temi della solitudine nei punti cardinali di un’esistenza a tratti finita, e per altri appena iniziata.
Una linea parallela che Glasner rincorre sempre in Sterben (Dying), inizio e fine, senza rotondeggianti artifici narrativi. Amori finti, promesse infrante, problemi esistenziali che convergono in un’opera forte, ma allo stesso tempo fragile capace di scatenare gli aspetti più emotivi dell’essere umano. Una storia ferma tra il disincanto e l’indifferenza.
Sterben uscirà in Italia all’interno del label Satine Cult
Il film esordio di Matthias Glasner uscirà nelle sale italiane, con Satine Cult. Il nuovo settore dedicato alle voci più coraggiosi e originali del cinema contemporaneo. Label che ha già accolto, con grande riscontro, opere come “L’innamorato, l’arabo e la passeggiatrice” di Alain Guiraudie.
“Siamo onorati e orgogliosi di poter far scoprire al pubblico italiano questo film così audace e ricco di significati“, dichiara Claudia Bedogni, C.E.O di Satine film “e ringraziamo Match Factory per la fiducia accordata. È un’opera davvero inclassificabile per la sua originalità che ci ha travolto e sconvolto fin dalla prima visione. Siamo certi che anche altri spettatori entreranno in empatia per la sincerità l’ estro artistico con cui il regista ha trattato argomenti a lui cari e personali ma in cui tutti, in alcuni momenti, possono riconoscersi. La bellezza del cinema è anche questo“.
Un film assolutamente da non perdere
Il regista tramite quest’opera corale, risucchia lo spettatore, all’interno dello schermo, e dentro la vita dei personaggi. Entrerai emotivamente nella storia, quasi come un personaggio secondario, che sta lì nascosto, dietro quelle mura. Sterben (Dying) ti porterà a rivalutarti, e a far uscire quegli scheletri nell’armadio di cui hai paura. Prossimamente in sala, e tu andrai a vederlo?