E’ finalmente approdata su Prime Video la seconda stagione di Star Trek Lower Decks. Ti abbiamo parlato della prima stagione qui e questa serie animata promette di intrattenerti nell’attesa dell’uscita del quarto film della saga (di cui invece ti abbiamo parlato qui) .
I 10 episodi usciranno uno alla volta a partire dal 13 agosto, e la storia comincia a due mesi di distanza dall’ultima puntata della prima stagione. Se non l’hai vista, salta il prossimo paragrafo perché ricco di spoiler su quell’episodio!
Abbiamo lasciato quella forza della natura che è il guardiamarina Beckett Mariner finalmente in pace col capitano Freeman (che è anche sua madre) ma in rotta col suo amico e parigrado Brad Boimler. Quest’ultimo, infatti, ha accettato un incarico sotto il capitano Riker sulla USS Titan, abbandonando di fatto l’equipaggio dei ponti bassi della USS Cerritos per inseguire il suo sogno di fare carriera e finire finalmente in plancia, nel cuore dell’azione. Fine dello spoiler!
Ecco il trailer della seconda stagione.
A che pubblico si riferisce Star Trek Lower Decks
C’è un’interessante diatriba su chi sia il pubblico a cui è diretto Star Trek Lower Decks perché per molti questa serie animata sarebbe troppo di nicchia: onestamente io penso l’esatto contrario. E’ vero che molte delle chicche, presenti qui e la in ciascuna puntata, sono palesemente in favore di chi conosce la saga originale, ma anche un totale neofita può seguire con piacere la serie (purché, ovviamente, apprezzi la fantascienza).
E’ evidente che alla scrittura di questo progetto ci sia qualcuno con un amore viscerale per Star Trek: Mike McMahan (re dell’animazione per un pubblico adulto, essendo autore anche di Rick e Morty, per nominare un titolo su tutti) ha scelto però di dedicare la sua attenzione ai ponti bassi, mai troppo coinvolti nelle serie originali. Ciò che rende interessante questo lavoro per tutti, infatti, è proprio questo: coloro che operano nei Lower Decks, su questa specifica nave per di più, sono in un certo senso molto più vicini alla “normalità” rispetto agli ufficiali della plancia.
La Cerritos, al contrario delle altre navi più famose nella flotta, si occupa del secondo contatto con le civiltà: il suo equipaggio scarica e consegna materiali, porta a termine gli accordi più burocratici e quindi si perde molta dell’avventura che siamo abituati a vedere nelle altre serie. E’ interessante esplorare cosa succede quando i grandi capitani e ufficiali lasciano il pianeta e bisogna entrare nel concreto dei patti stabiliti.
Ci sono certamente dei riferimenti e delle citazioni che non tutti possono cogliere, ma non rendono più lento o complicato il racconto: la storia nel suo complesso si riesce a seguire senza troppe difficoltà.
Poi certamente, per i Trekkie che capiscono l’inglese, è un brivido di gioia sentire le voci degli attori delle serie originali interpretare i propri personaggi nella loro versione animata: il capitano William Riker è doppiato da Jonathan Frakes, il caotico Q da John Lancie, Tom Paris da Robert Duncan McNeill. Ma anche il resto dei personaggi originali di questa linea temporale vanta un cast d’eccezione dietro al microfono: tra questi, Jerry O’Connell, Kari Wahlgren (che presta la voce a svariati personaggi nella versione originale di Rick e Morty) e Jack McBrayer; puoi sentire un estratto delle loro interpretazioni in questo video.
Il mio suggerimento è che Star Trek Lower Decks venga guardata in coppia da nerd e non nerd, dove i primi promettono di guidare i secondi nelle citazioni sparse tra gli episodi, e chissà che non ci riesca di convertire qualcuno di loro alla serie madre!