La Walt Disney Company può dirsi soddisfatta dei risultati ottenuti finora nel 2020: il successo di Disney Plus, la piattaforma streaming lanciata quest’anno, è sotto gli occhi di tutti e può contare su oltre 60 milioni di abbonati. Non pago, secondo le dichiarazioni del CEO Bob Chapek, il colosso dell’intrattenimento intende raddoppiare l’offerta in streaming lanciando Star, una piattaforma che dovrebbe fungere da ideale complemento di Disney Plus, offrendo show diretti a un pubblico più adulto. “Parlando di offerte internazionali per l’intrattenimento generale, vogliamo replicare la nostra strategia di successo di Disney+ utilizzando la nostra piattaforma tecnica, e portando contenuti che già abbiamo, per distribuirli sotto un brand di successo internazionale, che pure già possediamo e che è, ovviamente, Star.”
In particolare, Star ospiterà contenuti originali (quindi non su licenza, come avviene attualmente negli USA e in Giappone per HULU) targati ABC, FX, Freeform, Searchlight e 20th Century Studios, ormai tutti di proprietà della Disney, a partire dal 2021. Alla luce di questa nuova strategia di mercato, pare che quindi Disney abbia rinunciato ad estendere la fruibilità di HULU al di fuori degli attuali confini territoriali, come in un primo momento era stato prospettato.