È in lavorazione Stan & Ollie, il film, diretto da Jon S. Baird, che racconta l’unico mitico tour europeo che i due comici realizzarono nel 1953.
Atollo K., del 1951 fu l’ultimo film di Stan Laurel e Oliver Hardy. Non fu un gran successo, forse perché non fu nemmeno un gran film. Laurel ne fu talmente deluso da sperare che non fosse nemmeno distribuito. I motivi furono molti, fra i quali le non perfette condizioni fisiche dei due attori ma, soprattutto, non fu prodotto da Hal Roach, che aveva sempre dato carta bianca al duo. Imbrigliati dalle regole della produzione, Laurel e Hardy non lavorarono serenamente e il risultato è sotto gli occhi di tutti.
Per riscattarsi e per divertirsi, Laurel, che era il cervello della coppia, pensò a un tour nel suo paese d’origine, la Gran Bretagna, dove avrebbero proposto le loro gag nei teatri. Quella tournée è la storia del film. A interpretare Stan è un attore inglese, Steve Coogan, a interpretare Ollie è un attore nordamericano, John C. Reilly, anche se Hardy era del sud e Reilly è di Chicago.
Stan aveva detto: “Se mai faranno un film sulla mia vita – e spero che non lo facciano – vorrei che Dick Van Dyke interpretasse me. È uno dei pochi, davvero pochi comici in circolazione, che sanno usare il proprio corpo per ottenere una comicità autentica“. Peccato che Van Dyke ormai abbia 92 anni suonati e non si può certo pretendere che interpreti un attore maturo, ma con trent’anni di meno. Peccato, perché non si può non essere d’accordo con Stan, ma confidiamo nella bravura di Coogan, anche se quello che è impressionante per la somiglianza è John Reilly.
Il film sarà nelle sale all’inizio del 2019.
Le aspettative sono alte e molto attendiamo, anche perché questo fantastico duo, che è ancora in grado di far sbellicare dalle risate chiunque, forse non è stato debitamente riconosciuto.
Stanlio e Ollio saranno stati snobbati dalla critica ufficiale, ma non dai loro fan. Molti sanno che nel 1965, John McCabe, biografo del duo, fondò l’associazione I Figli del Deserto, dall’omonimo film di Laurel e Hardy, ma pochi sanno che anche in Italia ci sono le tende dell’associazione.
Nella foto vediamo alcuni membri della tenda di Sheffield, assieme ai membri della tenda di Piacenza e di Prato, che interpretano, a modo loro, Honolulu baby, sempre tratto dal film.
La biografia di McCabe è stata recentemente tradotta in italiano, grazie anche ai membri della tenda italiana “Noi siamo le colonne“, da Sagoma editore, una piccola casa editrice specializzata in libri su film e attori comici con un catalogo vasto, vario e molto ben fatto. Inutile dire che consigliamo la lettura di tutti i volumi; valgono veramente la pena.