Stan Lee: The Final Chapter racconterà gli ultimi irrequieti anni di una delle più grandi icone nella storia della nona arte: è un documentario molto atteso, che mostra l’ultimo periodo della vita del grande fumettista ed editore Marvel, comparso anche nei film dei suoi eroi grazie ai suoi peculiari cameo. Il regista Jon Bolerjack ha raccolto centinaia di ore di filmati in cui si notano anche comportamenti non consoni da parte delle persone vicine al Sorridente e ci ha svelato una sorta di trailer del suo documetario:
Jon Bolerjack rivela un progetto finora tenuto segreto riguardante gli ultimi anni di vita di Stan Lee: costantemente ha ripreso la star Marvel in giro per il mondo, tra convention di fumetti e anteprime di film, portandoci attimi spontanei e chiacchierate amichevoli nella sua dimora di Hollywood Hills, ma anche momenti meno felici per l’ex editore.
Il progetto di un fan per celebrare Stan Lee
“Mi chiamo Jon Bolerjack e negli ultimi quattro anni della vita di Stan Lee sono stato il suo assistente, il suo confidente, ma soprattutto il suo amico. Ho viaggiato per il mondo con lui, assistendo in prima persona agli incredibili alti della sua leggendaria carriera, ma anche ai bassi strazianti”

Queste sono le prime parole del trailer del progetto intitolato inizialmente Stan Lee: The Final Years; ora Bolerjack con una campagna lanciata su Kickstarter cerca di completare il film, per cui ha già speso centinaia di migliaia di dollari. Gli ultimi anni di vita dell’autore sono stati colpiti da difficoltà, come ci ricorda un’inchiesta del 2018 pubblicata da The Hollywood Reporter, in cui si denunciano presunti episodi di abusi nei suoi confronti, in un contesto di lotta per il controllo della sua assistenza e del suo patrimonio.
Come riporta un articolo comparso nelle scorse ore sempre su The Hollywood Reporter, tra le persone coinvolte sembra che ci sia Max Anderson, ex manager di Stan Lee per gli eventi pubblici, già citato nell’inchiesta del 2018, che in passato aveva respinto ogni accusa di cattiva condotta. Secondo l’autore del nuovo docufilm, la situazione era ancora peggiore di quanto conosciamo e afferma che Stan Lee fosse in crisi finanziaria nel novembre 2018, quando ci lasciò.

Il trailer di Stan Lee: The Final Chapter presenta un’icona anziana e stanca, indotta a firmare autografi nonostante la sua condizione fisica a 95 anni. Jon Bolerjack, appassionato di fumetti e laureato in cinema con specializzazione in documentari, l’ha conosciuto dieci anni fa tramite un amico comune e il suo scopo iniziale era proporgli la realizzazione di un reality show; Il Sorridente fu d’accordo e il regista entrò nel suo entourage.
Jon Bolerjack si accorse dopo poco che la folta agenda di Stan Lee, tra viaggi e sessioni di autografi, lo appesantiva molto e cercava di aiutarlo per ridurgli il carico di lavoro; era contento di supportarlo, nonostante avesse infranto una delle regole fondamentali del documentario, ovvero mantenere un distacco dal proprio soggetto: “Ho iniziato a considerarlo un amico, quasi un familiare, e volevo davvero essere lì per difenderlo. Ho fatto il meglio che potevo”.

L’immagine che Stan Lee mostrava al mondo è sempre stata contornata da entusiasmo e positività e ci stupirà vedere la creazione di un documentario che presenta anche i momenti più difficili della sua vita; ma Jon Bolerjack sostiene di aver ricevuto il consenso del suo soggetto, conscio che il progetto si sarebbe tramutato da iniziale reality show iniziale ad approfondito documentario:
“Ne ho parlato a lungo con lui, persino negli ultimi momenti della sua vita. Gli sono successe molte cose, ma non ho mai avuto la sensazione che ne provasse vergogna. Credo che volesse che tutto fosse raccontato, come un monito per il futuro”.