Catherine Deneuve torna al cinema dal 26 giugno con un racconto intenso, dolce e malinconico che ci porta lontano, fino ad oltrepassare il confine tra la vita e la morte: Spirit Word – La festa delle lanterne. Diretto dal cineasta singaporiano Eric Khoo (12 Stories, My Magic, Tatsumi), da una sceneggiatura di suo figlio Eduard, il film è un drama fantasy che fa da ponte tra la cultura materialistica occidentale e la spiritualità di quella orientale, che mette in connessione mondi terreni e ultraterreni attraverso la tradizione nipponica della festa di Obon, la festa delle lanterne, dove si celebra l’incontro e il saluto tra viventi e Aldilà.
La trama

Obon è la festa giapponese delle lanterne: una breve finestra nel tempo durante la quale i morti fanno visita ai vivi, in estate. Lo racconta un vecchio giapponese, amante della musica, a Claire Emery, leggendaria cantante francese che ha appena tenuto un concerto sold out a Tokyo e che adesso, in un bar, ha bevuto troppo sakè. E qui comincia il viaggio tra questo e altri mondi, tra i vivi e i morti, tra le stagioni e le emozioni, tra la città e il mare, tra le canzoni che Claire ha cantato e i film che un giovane regista in crisi creativa ha realizzato.