Spiderhead
Paese di produzione: Stati Uniti D’America Anno: 2022 Durata: 107 min Genere: Fantascienza, Thriller Regia: Joseph Kosinski Soggetto: da un romanzo di George Saunders Sceneggiatura: Rhett Reese, Paul Wernick Casa di produzione: Grand Electric, The New Yorker Studios Fotografia: Claudio Miranda Montaggio: Stephen Mirrione Musiche: Joseph Trapanese Cast: Chris Hemsworth, Miles Teller, Jurnee Smollett, Tess Haubrich, Mark Paguio
Sinossi di Spiderhead
Due detenuti formano un’alleanza mentre sono rinchiusi in un penitenziario all’avanguardia, gestito da un visionario che sperimenta sui suoi soggetti alcune droghe che alterano la mente.
Netflix spesso è solita rilasciare i suoi prodotti successivamente ad una sostanziosa campagna pubblicitaria, ma non è questo il caso di Spiderhead, il quale esce sulla piattaforma senza alcun tipo di preavviso, eccetto il trailer. La pellicola diretta da Joseph Konsinski, il quale in questo periodo sta riscuotendo un notevole successo grazie al maggiormente noto Top Gun: Maverick, è comunque riuscita a ritagliarsi un posto di tutto rispetto all’interno di Netflix, restando addirittura prima in classifica tra i film più visti.
La pellicola in sè, da un punto di vista narrativo si basa su un pretesto piuttosto scontato, ossia un gruppo di detenuti rinchiusi in una zona segreta mentre vengono sottoposti a bizzarri esperimenti. Sembrerebbe un copione già visto e rivisto, così come abbastanza prevedibili sono i colpi di scena che si susseguono durante lo scorrere del minutaggio.
Ma allora, se a livello di intreccio la pellicola non eccelle, dove risiedono i suoi punti di forza? Facile, in tutto il resto. Partendo infatti dalla accattivante messa in scena, che ci presenta questi interni dall’arredamento così sgargiante ed a tratti bizzarro, un ambiente a cui tutto farebbe pensare, meno che ad un carcere di massima sicurezza.
Altra nota a favore, sempre legata al comparto visivo, è la fotografia, la quale spesso gioca con lo spettatore, mostrandogli il netto contrasto tra i bui ambienti interni della struttura, ed il soleggiato ambiente marittimo in cui è insediato l’edificio, con a capo un impegnato Chris Hemsworth.
Quella dell’attore americano è probabilmente la performance maggiormente impegnata della pellicola, egli raramente viene scelto per interpretare ruoli diversi dal classico eroe che salva la situazione, ma quando ciò avviene riesce sempre a dimostrare quanto si diverta nello sperimentare una mimica facciale ed un atteggiamento tanto paranoide quanto schizzato, facendo così in modo di restituire al pubblico un antagonista che, seppur sopra le righe, risulta anche intrigante.
Parlando in ultima analisi della regia della pellicola, è possibile sottolineare come la mano di Kosniski si muova con accortezza e mai senza strafare, garantendo una visione sempre commisurata a quelli che sono le differenti situazioni in cui si ritrovano i personaggi. Da notare i ben pochi movimenti di macchina utilizzati, i quali vengono esclusivamente riservati ai momenti in cui il delirio psicologico prende talvolta il sopravvento su alcuni dei protagonisti del film.