Benvenuto/a a Lumbria! Un luogo magico dove la principessa Ellian e i suoi genitori regnano felici – o almeno così si vorrebbe. In realtà è una storia tutt’altro che facile, soprattutto per la giovane figlia quindicenne costretta a sopportare un grande peso. A questo punto lasciati condurre nel meraviglioso mondo di Spellbound-L’Incantesimo scoprendone ogni più piccola sfumatura ma…senza spoiler!
Film d’animazione diretto da Vicky Jenson, dal 22 novembre è sbarcato su Netflix. Potrai commuoverti, ridere e assaporare la narrazione nei suoi singoli elementi, persino tecnici. La storia, le immagini, le voci – e che voci! Abbiamo un cast vocale pazzesco, soprattutto italiano, ma anche i doppiatori internazionali non scherzano – un tripudio di magia, nel vero senso della parola.
Spellbound-L’Incantesimo: è solo un film per bambini?
Una ragazzina caparbia che ha già superato molteplici difficoltà, nonostante la sua giovane età. Difatti è a un passo dal compiere 15 anni, tuttavia il compleanno non si preannuncia così roseo. I genitori di Ellian sono stati trasformati in creature mostruose a causa della magia oscura. E la loro figlioletta deve occuparsi di loro per tenerli a bada affinché non seminino terrore tra gli abitanti del Regno.
Una condizione che l’affligge, anche perché il Re e la Regina nemmeno si ricordano di lei. A questo punto urge una soluzione: contattare gli Oracoli del Sole e della Luna, Luno e Sunny, poiché solo questi ultimi sanno come poter sciogliere l’incantesimo. Comincia così l’avventura per Ellian che, accompagnata dagli amici e dai suoi stessi genitori, ancora ignari, potrebbe scoprire la verità.
Posso dirti? Per quanto mi riguarda Spellbound-L’Incantesimo è perfetto. Forse ti sembrerà riduttivo in tal guisa, lo capisco, infatti permettimi di spiegarti meglio. Gli elementi di cui è composto sono in equilibrio tra loro e nulla eccede rispetto all’altro. Ma procedo con ordine. La trama è avvincente, senza troppe complicazioni, pulita e lineare ma non banale, anzi, arricchita da piacevoli ingredienti.
Innanzitutto non manca l’aspetto divertente. In alcune scene si ride di gusto attraverso le battute e le espressioni di personaggi tra cui si citino Flink (l’amico topino viola, oltretutto tenerissimo), Bolinar (il Ministro del Regno) e Re Solon (papà di Ellian). C’è una parte musicale che si inserisce molto bene nella storia, anche in questo caso senza eccessi, tra allegria, rabbia e malinconia.
Un ventaglio di emozioni e le canzoni stesse permettono una migliore comprensione dello stato d’animo dei protagonisti nei singoli contesti. Un altro grande pregio di Spellbound-L’Incantesimo sono gli effetti speciali, come si suole dire pochi ma buoni: ad esempio, le balle di fieno che si trasformano in simpatici cagnolini oppure la comparsa di due enormi mani d’acqua che aprono una cascata.
Incredibile cosa possa creare la fantasia! E si voglia aggiungere anche il dettaglio degli animali fantastici ovvero ibridi tra un gatto e una tigre, volanti. Tra le particolarità tecniche ancora da sviscerare di Spellbound-L’Incantesimo resta la grafica: straordinaria. Dall’ambientazione ai protagonisti medesimi, il disegno è realistico, per il genere fantasy, reso ancor più unico dai colori.
Ebbene, ho voluto lasciare l’aspetto più importante per ultimo. Spellbound-L’Incantesimo non è solamente un film d’animazione gradevole poiché cela un messaggio davvero prezioso. Purtroppo devo trattenermi dal svelartelo perché esso è correlato al motivo per il quale Re e Regina di Lumbria si trasformano – lo potrai scoprire tu stesso – ma ci si auspica che lo guardino anche i genitori.