Speak No Evil sarà uno di quei film che dal 13 settembre, quando uscirà nei cinema americani e prosssimamente nelle nostre sale, promette di essere uno di quei titoli da non perdere per gli amanti dell’horror-thriller. La casa di produzione è la Blumhouse Productions, la sceneggiatura e la regia sono state curate da James Watkins (The Woman in Black) .
Il film sarà un remake del film danese omonimo del 2022 di grande successo diretto e scritto da Christian Tafdrup. In questa produzione anglo-americana ci saranno come protagonisti attori importanti del calibro di James McAvoy (Split, Xmen) e Mackenzie Davis (The Martian, Blade Runner 2049), Aisling Franciosi (The Fall – Caccia al serial killer) e Scot McNairy a completare il terrificante quartetto di attori in questo ben ben poco rilassante weekend di vacanza.
Le riprese principali si sono svolte in Croazia e a Gloucester. Iniziate nel maggio 2023, sono state interrotte durante l’estate scorsa per lo sciopero indetto dal sindacato SAG-AFTRA che ha portato tante produzioni in corso o in progetto in quei turbolenti mesi a rallentare, arrivando addirittura a rischi di cancellazione definitiva. In questo caso però i lavori, già ben avviati al momento dello sciopero, sono poi tranquillamente riprese nel novembre dello stesso anno e in breve tempo ultimate.
Originariamente prevista per il 9 agosto 2024, la distribuzione nelle sale statunitensi è stata posticipata al 13 settembre, mentre per la distribuzione europea ed italiana del film si attendono ulteriori sviluppi nei prossimi mesi.
Speak No Evil e l’horror che spesso bussa due volte
Come accennato in precedenza, quest’horror è una riproposizione del film omonimo di Christian Tafdrup che nel 2022 terrorizzò i cinema di tutto il mondo, ottenendo molti consensi dal pubblico che lo ha particolarmente apprezzato, e tra le diverse candidature in vari festival, ha ottenuto anche dei prestigiosi riconoscimenti come quelli di miglior regia al Bucheon International Fantastic Film Festival e al MOTELx – Festival Internacional de Cinema de Terror de Lisboa.
Non si tratta comunque di un caso isolato riferente solamente a Speak No Evil.
Quello infatti di replicare lo stesso film, ma con ingredienti diversi e di riprendere a pochi anni di distanza un film dello stesso genere cambiando gli attori protagonisti, ridandogli nuova vita e nuova linfa vitale, non è infatti una novità recente e rara, soprattutto per film non americani.
Alcuni di essi magari essendo poco conosciuti nella patria del cinema e visto l’eccelsa qualità degli originali stranieri, si cerca di replicarli e farli conoscere al grande pubblico in lingua inglese, inserendo nel cast attori di grande livello, con ovvio ritorno in popolarità e in incassi al botteghino.
Un caso emblematico fu quello di Funny Games del regista austriaco Micheal Haneke, il quale dopo il successo in patria nel 1997 di questo agghiacciante thriller, lo stesso regista replicò il film dieci anni dopo in una sorta di remake shot-for-shot con un cast e un’ambientazione statunitense a quattro stelle tra cui spiccavano nomi come Naomi Watts, Tim Roth e Micheal Pitt, con ovviamente annesse polemiche sul valore dei due film messi al confronto a distanza di una decade.
Altro classico esempio di questo tipo fu quello del famosissimo e sconvolgente Old Boy del 2003 dal regista sudcoreano Park Chan-wook, il quale, dopo il grandissimo successo di pubblico e critica, venne replicato con alterne fortune da Spike Lee dieci anni più tardi, con anche qui attori importanti del calibro di Josh Brolin e Elisabeth Olsen a guidarne il prestigioso cast.
Il cercare quindi di dare ad un film già di successo e di grande qualità un’altra dimensione più internazionale con attori di grande seguito al timone di esso, se da una parte attira molto più pubblico, dall’altro è sempre comunque un rischio non banale, perché il pericolo di un’imitazione riuscita male o di non essere riusciti a raggiungere il livello qualitativo dell’originale non aggiungendo granché altro, ma anzi rifacendo una pallida copia di esso, è sempre e comunque un pericolo a cui i registi di questi remake conoscono bene.
In questo caso, la scelta di puntare su un grande attore come James McAvoy, decisamente a suo agio negli ultimi anni a ruoli controversi in film a tematica horror come nel reboot di IT- Capitolo 2, ma soprattutto indimenticabile il suo straordinario Kevin Wendell- The Beast nei due film di M. Night Shyamalan, Split (2016) e Glass (2019), ci hanno dimostrato che l’attore scozzese, con la sua sempre eccezionale mimica facciale e il suo innato carisma, quando c’è da trasformarsi in un mostro spaventoso sa esattamente come farlo egregiamente.
Speak No Evil, Un tranquillo weekend a tinte horror
Speak No Evil, come il suo archetipo originale, partirà dalla volontà di una famiglia americana di staccare dalla frenetica vita di città, e approfittare di un invito di una famiglia britannica conosciuta recentemente in vacanza, per passare un weekend a Gloucester, nella tranquilla campagna inglese, che sostituisce quella toscana rispetto all’originale film danese del 2022.
Questa ordinaria famiglia americana composta da tre elementi, moglie, marito e figlia, decisa a cambiare aria e respirare un po’ di tranquillità in un grazioso borgo di campagna, si appresterà quindi a lasciare per un weekend la vecchia vita per abbracciarne una, un po’ più serena.
Tutto sembra quindi far presagire un fine settimana fatto di pace e aria buona per questa tranquilla e tutto sommato normale famiglia americana.
Fin dal principio però gli altrettanto “ordinari vicini”, incominceranno dapprima con diverse e quanto mai invadenti intromissioni nelle loro abitudini e nelle loro attività quotidiane, arrivando poi a vere e proprie persecuzioni tra sangue e vero e proprio terrorismo psicologico a terrorizzare la giovane famiglia Dalton, la quale dovrà lottare strenuamente con le unghie con i denti per sopravvivere agli attacchi del demoniaco nucleo familiare composto da Paddy (James McAvoy), la moglie Ciara (Aisling Franciosi) e il loro altrettanto strano ed inquietante figlio.
Se avete quindi sempre pensato che la campagna inglese sia un luogo perennemente tranquillo e ben protetto dallo stress della vita di città, come in tantissimi film ci è stato raccontato, forse è meglio considerare un’alternativa diversa perché probabilmente questo film ti farà cambiare radicalmente idea, se poi il vicino è James McAvoy, meglio scappare subito!
Godiamoci quindi questo scampolo di primavera rimasta e l’estate che verrà, perché il 13 settembre nei cinema americani, e prossimamente nelle nostre sale, il tanto bistratto logorio cittadino a cui dovremmo tornare dopo le vacanze, probabilmente non ci apparirà poi più così terribile…