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Lettura: Spartacus: la recensione della serie
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Spartacus: la recensione della serie

Giorgio Tedeschi 5 anni fa Commenta! 10
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Spartacus è una serie TV di produzione statunitense, realizzata tra il 2010 e il 2013 per un totale di 33 episodi. La prima stagione è girata interamente in Nuova Zelanda, terra che ha dato i natali a grandi capolavori quali Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit. La prima stagione debutta sul canale via cavo a pagamento StarZ il 22 gennaio 2010.

Contenuti
Spartacus: Sangue e SabbiaSpartacus: gli dei dell’arenaSpartacus: la vendettaSpartacus: La guerra dei dannatiConclusione

Spartacus: Sangue e Sabbia

La serie vede come protagonista un trace di cui non conosciamo il vero nome. Tutto inizia quando i soldati romani raggiungono la Tracia e ordinano agli uomini del villaggio di unirsi all’esercito per sconfiggere il popolo dei geti. Ribellatosi agli ordini del legato Claudio Glabro, Spartacus viene catturato e condannato a morte, mentre sua moglie Sula viene venduta come schiava. Condotto nella città di Capua, è qui condannato a morte; dovrà combattere nell’arena contro quattro abilissimi gladiatori e l’esito sembra chiaro. Ma andando contro tutti i pronostici, Spartaco vince il combattimento e la sentenza di morte si tramuta in schiavitù.

Spartacus diventa un allievo nella scuola di gladiatori gestita dal lanista Quinto Lentulo Batiato (interpretato da John Hanna) il quale, in cambio delle vittorie del trace e dei soldi che gli farà guadagnare, gli promette di ritrovare sua moglie. Batiato è affiancato dalla moglie Lucrezia. Nella scuola di Batiato, Spartacus viene addestrato nelle arti gladiatorie dal maestro Enomao (interpretato da Peter Mensah). Durante l’addestramento Spartacus stringe amicizia con Varro, un romano che è diventato gladiatore di sua spontanea volontà per pagare i suoi numerosi debiti di gioco e per sostenere economicamente la sua famiglia.

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Se da un lato il trace si fa un amico, dall’altro lato non è ben visto dagli altri gladiatori, in particolare da Crisso (Manu Bennet), denominato l’indomito gallo, il campione di Capua, e anche dal cartaginese Barca. In occasione dei giochi in onore del Senatore Tito Calavio, Crisso e Spartacus si trovano a dover collaborare per sconfiggere il possente quanto spaventoso Theocoles, campione di Solonio, lanista avversario di Batiato. Sebbene inizialmente abbiano collaborato, l’istinto di gloria di Crisso lo porta a voler sconfiggere il gigante da solo. La scelta si rivela una catastrofe, Crisso viene ferito gravemente dai fendenti di Theocoles; a questo punto Spartacus, con destrezza e con pochi colpi, mette al tappeto l’avversario. Una volta messo in ginocchio Theocoles, la folla ne chiede l’uccisione e il trace lo finisce staccandogli la testa. Con la sua vittoria Spartacus diventa il nuovo campione di Capua mentre Crisso si fa da parte.

Non molto tempo dopo, Spartacus scopre che la sua amata sta arrivando con un carro da Napoli. Tuttavia, le cose non vanno come sperato e sono più complicate del previsto. Sula arriva alla scuola di Batiato, ma per ordine dello stesso lanista la donna viene pugnalata prima ancora di vedere il suo amato sposo, in modo che Spartacus non possa riuscire a ottenere la libertà da lui desiderata e che rimanga sempre un gladiatore.

Le cose cambiano radicalmente durante una rappresentazione in onore del giovane Numerio Calavio, figlio del magistrato Calavio. La perfida Ilizia, che nutre un odio profondo nei confronti di Spartacus, seduce il giovane affinché condanni a morte colui che perderà lo scontro. Nello scontro si affrontano Varro e Spartacus, malauguratamente Spartacus vince e quindi è costretto a uccidere l’amico. Le conseguenze per il trace sono devastanti: egli non si dà pace per la morte dell’amico, il quale gli appare in sogno assieme a sua moglie Sula, e insieme gli rivelano i dettagli sulla morte della donna. Saputa la verità dall’uomo che ha eseguito l’ordine, Spartacus decide di ribellarsi e, insieme agli altri gladiatori, organizza una rivolta. Durante una celebrazione scatta la rivolta, Batiato muore e come lui molti altri romani. Una volta terminato il massacro Spartacus giura vendetta contro Roma, in particolare contro Claudio Glabro.

Spartacus: gli dei dell’arena

Dustin clare nei panni di gannicus nella serie tv spartacus

La seconda stagione è un prequel e vede come protagonisti Batiato e Gannicus, un gladiatore celta. Qui non vedremo Spartacus poiché ciò che viene raccontato è antecedente alle vicende di Spartacus nella scuola di Batiato. Gannicus è interpretato da Dustin Clare. Il guerriero celtico è il primo gladiatore a ottenere grazie alle sue vittorie nell’arena il Rudio (un pugnale di legno che rappresenta la libertà). Ritroviamo anche un giovane Crisso, non ancora campione di Capua, mentre Enomao non ha ancora ricevuto il rango di maestro, ma compare in uno dei combattimenti dove Solonio e Batiato diventano nemici giurati. Qui scopriamo anche come Ashur sia diventato storpio e come sia iniziata la relazione adultera tra Lucrezia e Crisso (in modo da poter dare un figlio a Batiato). Con la partenza per il nord di Gannicus, la serie si conclude con un flashforward di diversi anni nel momento in cui Spartacus uccide Batiato.

Spartacus: la vendetta

Da qui Spartacus è interpretato da Liam McIntyre a seguito della prematura scomparsa a soli 39 anni di Andy Whitfield.

Andy whitfield e liam mcintyre, i due volti di spartacus

In questa seconda stagione assistiamo alla fuga di Spartacus e degli altri gladiatori dalla scuola di Batiato. Essi sono braccati dal nuovo pretore Claudio Glabro. Glabro assieme alla moglie Ilizia giunge alla scuola di Batiato e qui trovano Lucrezia ancora in vita. Alcuni degli schiavi sono stati fatti prigionieri nelle miniere dai romani, tra questi c’è Naevia la donna amata da Crisso. Crisso che aveva condotto una rappresaglia per liberarla viene tuttavia fatto prigioniero, anche Enomao viene catturato da Ashur, il quale ora è al servizio di Glabro. Crisso e Enomao vengono condannati a morte nell’arena, assieme a loro scopriamo che Gannicus è tra i gladiatori che dovranno compiere la sentenza di morte. Ma in aiuto dei compagni arriva Spartacus che assieme ad altri gladiatori mette a ferro e fuoco e nel caos generale libera i compagni. I ribelli si dirigono in un vecchio tempio greco alle pendici del Vesuvio. Gannicus, che si è unito alla causa di Spartacus, in una rappresaglia cattura Ilizia, offrendone la vita a Spartaco. Tuttavia Glabro non nutre molto interesse nella vita della moglie e Spartacus, impietosito, decide di liberarla. Grazie alle informazioni fornite da Ilizia Glabro scopre dove si nascondono i ribelli e parte verso le pendici del Vesuvio. Con un’azione diversiva Spartacus si fa calare dal Vesuvio e coglie di sorpresa sui due fronti, massacrando i soldati romani e uccidendo Glabro.

Spartacus: La guerra dei dannati

Sono passati diversi mesi dalla morte di Glabro e l’esercito di Spartacus continua ad ottenere vittorie sull’esercito romano. Spartacus è determinato a voler annientare l’intera Repubblica Romana. La guerra contro Roma è imminente. Il senato è disperato al punto da chiedere aiuto al ricco Marco Licinio Crasso, il quale è dotato di grande astuzia, ed è determinato a non compiere gli errori commessi da chi l’ha preceduto. Insieme a lui un giovane Giulio Cesare. Crasso è determinato a schiacciare Spartacus e le sue forze ribelli. La conclusione è epica, degna di essere cantata nei secoli a venire.

Conclusione

Liam mcintyre è spartacus

Io ho adorato questa serie TV, mi ha fatto vivere tanti bei momenti. La serie, inoltre, si ispira per le scene più violente ai fumetti di Frank Miller (300 e Sin City). Spartacus è una serie che ti tiene incollato allo schermo dalla prima all’ultima puntata. Mi è dispiaciuto molto per la scomparsa di Andy Whitfield, perché comunque quando cominci a vedere una serie TV e ti affezioni al protagonista e poi scopri che scompare prematuramente e che quindi viene sostituito all’inizio può dare fastidio. Ma devo dire che anche Liam McIntyre ha fatto un ottimo lavoro come Spartacus. Tu che ne pensi?

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