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Sofia Coppola e il suo Cinema: The Bling Ring

Angelo De Giacomo 6 anni fa Commenta! 6
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“Non ci bastava conoscere le celebrità, volevamo vivere come loro”

Per il suo quinto film Sofia Coppola decide di ispirarsi a un articolo apparso su Vanity Fair nel marzo del 2010 dal titolo I sospetti indossavano Louboutins, firmato dalla giornalista Nancy Jo Sales. L’argomento è particolare: la storia di una banda di ragazzi di buona famiglia a Los Angeles che, tra il 2008 e il 2009, si introduce di nascosto e saccheggia le case di alcune star di Hollywood, per lo più giovanissime icone di stile, come Lindsay Lohan. Alla produzione del film partecipano ancora una volta il padre e il fratello della regista con la società American Zoetrope, mentre in Italia il film viene distribuito da Lucky Red. Il titolo evidenzia il termine “Bling” che in slang inglese indica qualcosa di vistoso e appariscente, proprio come l’anello (ring) rubato dalla banda di teenager protagonista del film in casa dell’ereditiera Paris Hilton.

Contenuti
“Non ci bastava conoscere le celebrità, volevamo vivere come loro”The Bling Ring (2013)

The Bling Ring (2013)

Il giovane Marc Hall (Broussard, apparso poi in serie tv di successo come Sons of Anarchy e Fear The Walking Dead) arriva come nuovo studente nella Indian Hills High School di Calabasas, California. Diventa il migliore amico di una ragazza ossessionata dalla fama, Rebecca Ahn (Chang). I due iniziano a compiere furti quando, durante un party a casa di Rebecca, trovano auto aperte in strada e rubano soldi e carte di credito. Quando Marc racconta che un suo conoscente ricco è fuori città, Rebecca gli propone di entrare nella sua villa. Qui la ragazza ruba una borsa dicendo che il suo idolo, Lindsay Lohan, ne ha una uguale. Inoltre ruba anche denaro contante e le chiavi di una Porsche. Con i soldi rubati i due cominciano a comprarsi vestiti e accessori che prima potevano solo ammirare.

Ai due piace frequentare discoteche alla moda assieme all’amica Nicki (Watson), a sua sorella adottiva Sam (T. Farmiga) e a Chloe (Julien).I locali sono frequentati da vip, tra cui Kirsten Dunst e Paris Hilton. Su Internet si accorgono che la Hilton sarà fuori città e organizzano un primo furto, di una lunga serie. La banda si reca in numerose ville tra cui quelle di Audrina Patridge, Megan Fox, Orlando Bloom e la sua ragazza Miranda Kerr. In ogni villa i ragazzi rubano accessori di lusso, mentre Marc si concentra su orologi Rolex. Le telecamere a circuito chiuso riescono a filmare i ragazzi e il cerchio inizia a stringersi.

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I giornali intanto diffondono sempre più notizie sui furti della banda denominata “The Bling Ring”. Tramite i video di sorveglianza la polizia riesce ad identificare il gruppo, tranne Sam che non è identificata ed evita l’arresto. Marc collabora con la polizia, indicando l’amica come il capo del gruppo. Nicki invece, a sua discolpa concede un’intervista dove si presenta come una pura vittima, traviata dalle cattive compagnie. I ragazzi finiscono comunque in prigione e sono costretti a risarcire le celebri vittime dei loro furti. Quando esce di prigione Nicki è ospite ad un talk show dove racconta del suo tempo in carcere. Infine si gira verso il pubblico e, per aumentare la sua notorietà, promuove il suo sito personale divenuto ormai popolare.

Bling ring di sofia coppola
I cinque giovani protagonisti di bling ring: da sinistra claire julien (chloe tainer) ,israel broussard (marc hall), emma watson (nicki moore), katie chang (rebecca ahn),taissa farmiga (sam moore).

Anche in questo film i genitori brillano per la loro assenza e, quando sono presenti, sembrano così ingenui e impreparati davanti ai loro figli, da lasciarsi travolgere dagli eventi. Il film viene presentato a Cannes, aprendo la prestigiosa sezione Un Certain Regard e ha un certo successo. Se però il talento della regista, che gira con un ritmo incalzante scandito da una colonna sonora tra l’hip hop, il rap e l’elettronica che annovera Super Rich Kids di Frank Ocean, Bad Girls di M.I.A. e All Of The Lights di Kanye West appare notevole, quello da sceneggiatrice sembra un po’ appannato e l’ironia sulle star che si sentono al sicuro nel loro mondo dorato fatto di apparenza, superficiale.. “Sicuramente, le protagoniste de Il giardino delle vergini suicide erano innocenti, quelle di Bling ring no. Si tratta di due epoche diverse e m’interessava analizzare proprio questa moderna cultura pop.” dichiara Sofia Coppola. L’intento riesce solo in parte: i teenager, totalmente assuefatti ai reality show, abbagliati dal benessere ostentato dai loro beniamini, non desiderano altro che essere come loro, ma non vengono giudicati, soltanto mostrati nel loro vuoto tour de force imitativo. Soltanto Nicki sfrutta la sua popolarità, dimostrando di avere una certa intelligenza e ostenta un carisma tale da incantare tutti. A 23 anni, dopo la saga di Harry Potter, Emma Watson si conferma come una giovane attrice talentuosa, spiccando sugli altri.

Voto: 6 su 10

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