Sneakerentola: il musical pop/hip-hop, ambientato nella vivace New York, che reinterpreta la favola di Cenerentola in chiave moderna.
Once upon a pair of sneakers…
Sinossi Sneakerentola
El, un aspirante designer di scarpe da ginnastica del Queens, lavora come magazziniere in un negozio di sneakers e nasconde il suo talento artistico. Un incontro casuale con Kira King, la figlia della famiglia reale delle scarpe da ginnastica e una sorta di Principessina di Manhattan, fa scattare immediatamente la scintilla tra i due. E, grazie a una spinta da parte del suo migliore amico e con un tocco di magia, El trova il coraggio di allacciarsi le scarpe e sognare.
Il film musicale risulta troppo infantile e forse il suo punto debole è proprio ripercorrere la trama dell’iconica favola di Cenerentola, perché avrebbe avuto una maggiore credibilità se fosse stato un Disney Original Movie con una storia tutta nuova, perché la trama di base non è affatto male e c’è della creatività davvero sprecata.
I Disney Original Movies che ricordo, dai tempi di Disney Channel (vedi High School Musical, Camp Rock, etc…) erano si per un target giovanile e disseminati di canzoni, ma avevano tutta un’altra verve e sono diventati addirittura dei cult. Sneakerentola non ha quella scintilla e non è colpa degli interpreti, né delle canzoni prese singolarmente. E’ l’insieme che semplicemente non funziona, non completamente.
Occasione sprecata nel banalizzare un’idea moderna che aveva un grande potenziale. Un giovane aspirante designer di sneakers povero e pieno di talento inespresso, orfano di madre, con un sogno nel cassetto nella magnifica New York…e loro se ne escono con Sneakerentola. A sto punto perché non Sneakeronzolo!
La colonna sonora è originale, opera di artisti vari, il cast canta bene ma sarebbe fantastico se non cantasse anche i dialoghi (!); i personaggi sono concepiti bene ma risultano un po’ grotteschi e poco convincenti, come già specificato, a causa dell’associazione di Sneakerentola alla fiaba. Il film nel complesso sembra un prodotto decisamente più adatto agli spettacoli a buon mercato Off-Off–Broadway, concepiti per attrarre turisti.