How d’you do, I
See you’ve met my
Faithful handyman
He’s just a little brought down because
When you knocked
He thought you were the candy man
See you’ve met my
Faithful handyman
He’s just a little brought down because
When you knocked
He thought you were the candy man
Don’t get strung out by the way that I look
Don’t judge a book by its cover
I’m not much of a man by the light of day
But by night I’m one hell of a lover
Don’t judge a book by its cover
I’m not much of a man by the light of day
But by night I’m one hell of a lover
I’m just a sweet transvestite
From Transexual, Transylvania, ha ha
From Transexual, Transylvania, ha ha
Se non l’hai letta cantando probabilmente non sei un fan del musical più famoso, stravagante e sexy della storia del cinema, The Rocky Horror Pictures Show, nato come opera teatrale creata da Richard O’Brien e portato sul grande schermo nel 1975 con la regia di Jim Sharman. Non molti sapranno però che nel 1981 uscì un sequel intitolato Shock Treatment, nato per cavalcare l’onda del successo dell’originale, ma che non riuscì nell’intento.
Diretto sempre da Jim Sharman, alla sceneggiatura troviamo ancora Richard O’Brien, Riff Raff in The Rocky Horror mentre in Shock Treatment ha il ruolo del Dr.Cosmo, Patricia Quinn, in TRHPS Magenta e nel sequel la Dr.ssa Nation, ma comunque sempre nel ruolo di due fratelli incestuosi. E ancora Charles Gray, criminologo in entrambi i film, Nell Campbell o Columbia o infermiera Ansalong, Cliff De Young/ Brad, Jessica Harper/ Janet, Barry Humphries/ Bert, Ruby Wax/ Betty e Jeremy Newson/ Ralph.
In Shock Treatment troviamo ancora Brad Majors e Janet ora uniti in matrimonio anche se le “lezioni” libertine e libertarie acquisite al castello di Frank non hanno lasciato niente alla coppia, la quale vive un unione stanca e monotona, degni rappresentanti dell’America conservatrice. I due vivono a Denton, una città completamente monopolizzata da Farley Flavors, il proprietario di un fast food e produttore televisivo, il quale è riuscito a sottomettere i cittadini ad una schiavitù televisiva a cui non riescono a sottrarsi.
Innamorato di Janet, con l’inganno Farley organizza un gioco a premi in cui viene coinvolta la coppia e dove sono soggetti al severo giudizio del pubblico i quali, non gradendo Brad e con l’ausilio del ricco uomo, fanno finire il giovane in un finto manicomio gestito dal Dr. Cosmo McKinley e dalla sorella Dott.sa Nation McKinley. Al falso ospedale i due dottori diagnosticano a Brad una malattia mentale derivata dal fatto che non prova più desiderio nei confronti della moglie, così Janet, nel tentativo di aiutare il marito e convinta da un conduttore televisivo che si finge cieco, si trasforma diventando una rock star senza morale nè freni inibitori.
Dopo aver visto la moglie così cambiata, Brad ha una strana reazione e gli viene prescritto un elettroshock. Nel frattempo, il sindaco della città, criminologo e conduttore televisivo Oliver Wright, insieme all’amica di Janet Betty, indagano su Farley e i fratelli McKinley e scoprono che entrambi sono attori di teatro e che il Dr.Cosmo è in realtà il fratello gemello di Brad, separati poco dopo la nascita. I due, dopo aver liberato Brad, provano a smascherare tutto quello che nascondono i falsi programmi televisivi, ma la popolazione non recepirà il messaggio. Alla fine, il giovane Brad si riprenderà la sua Janete lei uscirà definitivamente dal mondo ipocrita e falso della Tv.
Anche se Shock Treatment anticipò l’avvento di reality show e programmi di dubbio gusto molto in voga ai giorni nostri, fu un film che non riuscì ad eguagliare minimamente il successo del predecessore ma soprattutto ad entrare nelle grazie dei fan. Una giovane che si lascia tentare dal mondo platinato dello spettacolo e, dopo che le telecamere sono sempre puntate su di lei si trasforma, diventando narcisista e facilmente manipolabile, è un chiaro esempio di quello che i social e la popolarità possono fare ad una persona normale che si ritrova catapultata in quel falso mondo ricoperto da luccicanti lustrini e paillettes.
Il tutto mostrato con la solita stravaganza a cui Sharman e O’Brien ci avevano abituato, le musiche Rock’n’Roll e New Wave di Richard Hartley e O’Brien, scenografie coloratissime come i costumi e la fotografia dallo stile fumettistico, esagerato, ingredienti che però non riuscirono a risollevare le sorti di Shock Treatment, considerato un flop persino dagli sceneggiatori, i quali dettero la colpa al fatto di “aver voluto creare un cult”.
Seguendo la scia di The Rocky Horror Picture Show infatti, il quale fece fortuna con le proiezioni di mezzanotte, la 20th Century Fox pensò di proporre il sequel a quell’ora saltando la distribuzione classica, come se il film avesse già un seguito consolidato, ma il risultato fu che in pochi videro Shock Treatment e quei pochi non ne furono entusiasti, così la pellicola rimase nel dimenticatoio fino ad una modesta rivalutazione quando uscì la versione VHS.
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